residenti illustri nel territorio bolognese romagnolo

Un luminare della scienza medica : il Prof. Attilio Branzi
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° marzo 2017

Ogni tanto, raffinando con l'esperienza le ricerche storiche, emergono nomi che hanno dato lustro alla nostra storia. Fra questi ho scoperto che il Prof. Attilio Branzi ha risieduto per quasi tutta la sua vita a Bologna. Oggi ricollochiamo anche questa bella figura nella storia del nostro territorio, ritenendo cosė di onorarne la personale degna memoria e quella dei tanti che hanno indossato ed onorato le fiamme verdi e la penna nera.

 

 


al centro in piedi

Attilio Branzi era nato il 31 maggio 1909 a Dimaro (Trento) da Angelo e Alda Slucca. Dopo gli studi classici arriva a Bologna per iscriversi all’Università nella facoltà di Medicina e Chirurgia dove si laurea con lode il 5 luglio 1935. Ammesso al ritardo alla chiamata alle armi per motivi di studio, appena laureato viene chiamato al servizio militare ed inviato quale allievo ufficialo medico di complemento nella Scuola di applicazione di sanità militare a Firenze al termine del quale, presta servizio di prima nomina presso l’11° Rgt. Alpini a Trento.

Rientra quindi alla vita civile e riprende gli studi universitari per la specializzazione in Odontoiatria conseguendo nuovamente nel 1938 il massimo dei voti ed iniziando la carriera universitaria quale assistente alla cattedra di Odontoiatria. L’anno successivo deve lasciare Bologna in quanto nell’agosto 1939 con il grado di Sottotenente medico viene richiamato per istruzione ed assegnato al battaglione “Val Fassa” dell’11° Reggimento alpini. Pochi giorni dopo il suo arrivo il reparto riceve l’ordine di partire per la Val Susa poi verso Sauze d’Oulx ai confini con la Francia. Con l’entrata in guerra dell’Italia partecipa nel giugno 1940 alle operazioni sul fronte occidentale svolgendo le funzioni di ufficiale medico nell’ospedaletto da campo della compagnia.

Qui si adopera con efficacia e senso del dovere nel proprio ruolo ed è insignito di Croce di guerra “sul campo” con la seguente motivazione: “Ufficiale medico di una compagnia alpina, dava prove di grande serenità e sprezzo del pericolo, sotto l’infuriare del fuoco nemico” Pressi di Plan du Fond, 22 giugno 1941.

Al termine delle operazioni, nel dicembre il reparto rientra a Trento dove viene sciolto. Essendo di “classe anziana” e promosso Tenente è posto in congedo assoluto.

Rientra quindi a Bologna per riprendere la carriera universitaria.

Di seguito riproponiamo i passi più salienti delle sua biografia redatta dal prof. Riccardo Filicori all’indomani della prematura scomparsa avvenuta a Bologna il 2 maggio 1971.

Omissis….


il Prof. Branzi, docente
al nostro Ateneo

Dopo la specializzazione in Odontoiatria, conseguita col massimo dei voti e la lode nel 1938, aveva iniziato, sempre a Bologna, la carriera universitaria quale assistente e quindi come aiuto di ruolo, conseguendo dal 13 agosto 1942 la libera docenza.
Fu del 1948 al 1959 incaricato della direzione e dell'insegnamento di Clinica Odontoiatrica, quindi dal 1960 fino alla sua scomparsa ricoprì la carica di ordinario presso l'Istituto di Clinica Odontoiatrica dell'Ateneo Bolognese.
All'attività didattica alternava quella di ricercatore, della quale sono il frutto oltre centocinquanta pubblicazioni. Rivestono spiccato interesse i suoi studi riguardanti l'istologia dentale e la conservatrice, ed in particolare per l'originalità di impostazione, le ricerche sui rapporti tra carie dentaria e costituzione morfologica, sui bioritmi in stomatologia, ed in merito al controllo biologico dei materiali per otturazione canalare, lo studio sui fondamenti teorici e pratici della protesi cosiddetta ammortizzata, ecc. Né può essere dimenticato il suo volume: «Lezioni di Clinica Odontostomatologica», su cui tanti allievi hanno acquisito le cognizioni fondamentali della Disciplina.
Non era soltanto uno studioso e indagatore di lucida mente e di sicura e vasta dottrina; possedeva altresì doti umane non comuni per cui, nella sua attività di Maestro, ha saputo suscitare l'interesse alla sua disciplina di gran numero di collaboratori; sotto la sua guida sono state rese di pubblica ragione settecentodiciannove pubblicazioni.
Numerosissimi suoi allievi hanno conseguito la libera docenza e alcuni ricoprono incarichi di notevole importanza sia nel campo universitario che ospedaliero. La Sua scuola stomatologica è stata in tutto la degna continuatrice di quella gloriosa fondata a Bologna da Arturo Beretta.
Signorile d'aspetto, parlatore pacato e garbatissimo è stato relatore a congressi nazionali, ha tenuto numerosissime conferenze, è stato organizzatore di riusciti convegni, simposi e congressi nazionali e internazionali.
Ha fondato una rivista ed ha fatto parte del comitato scientifico di numerose altre.
Vice-presidente nazionale dell'A.M.D.I., (n.d.r. Associazione Medici Dentisti Italiani) fu sempre fervido assertore del principio stomatologico.
I riconoscimenti a tanto esemplare e infaticabile attività e a tanto merito non sono mancati; il Prof. Branzi fu insignito di molteplici titoli e onorificenze italiane e straniere.
Uomo moderno per apertura mentale, dinamicità, vivezza e molteplicità di interessi spirituali, uomo d'altri tempi per la fede in antichi valori, come l'amore al lavoro, il culto degli affetti familiari e dell'amicizia, la devozione alla Scienza e al suo Paese, Egli ha lasciato nell'animo di quanti lo hanno conosciuto un sincerissimo e profondo sentimento di rimpianto.

Nel corso delle ricerche non sono emerse notizie di un suo rapporto associativo con la nostra Sezione. Anche nelle note biografiche, stranamente, non si fa nessun accenno alla sua esperienza di ufficiale medico alpino e di decorato al valor militare.

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note : vedi anche altra fotografia in divisa al link - foto Branzi Attilio