residenti illustri nel territorio bolognese romagnolo

La Medaglia d’Oro al valore militare Tenente Antonio Cantele

di Giuseppe Martelli

puibblicato il 1° novembre 2016

Nel rileggere la storia alpina a tutto campo, nella quale si ritrovano costantemente fatti e curiosità legate al territorio bolognese romagnolo che meritano di essere ricollocate nella nostra memoria, è emersa questa notizia-curiosità del suo trascorso bolognese.

Antonio Cantele nasce il 21 febbraio 1918 a Villanova di Camposampiero (Padova) da Girolamo e Ida Cesarina Paccanaro (chiamata da tutti Rina) dove trascorre l’infanzia e la gioventù.
Dopo il Liceo frequentato a Padova, porta la residenza a Bologna e si iscrive alla nostra Università nella facoltà di Agraria. Di sentimenti patriottici, interrompe gli studi al 3° anno di corso, rinunciando ai benefici del ritardo previsto dalla legge per gli studenti universitari. Presenta domanda per essere arruolato come volontario e nel febbraio 1941 raggiunge Belluno destinato come “recluta” al 7° Rgt. Alpini.
Per il titolo di studio viene inviato ad Aosta alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo quale allievo ufficiale di complemento. Con la promozione a Sergente conseguita in giugno, è assegnato per il prescritto servizio all’11° Rgt. alpini. Con la promozione a Sottotenente nella primavera 1942, presenta domanda per essere assegnato a “reparto combattente”.
Viene quindi inviato a Merano in forza  al VI battaglione complementi mobilitato del 6° Rgt. alpini della Divisione Tridentina, che si sta preparando per essere destinato al fronte russo con il CSIR, Corpo di Spedizione Italiano in Russia. Il 15 ottobre 1942 “finalmente” parte per la Russia assegnato al battaglione “Vestone” del 6° alpini dislocato sul fronte prima a Porgonoje poi a Dtscha.

In dicembre è trasferito alla 265ª Compagnia del battaglione “Val Cismon” del 9° Rgt. alpini della Divisione Julia schierata sul fiume Don con comando operativo a Kurennyi e la base logistica a Popowka ed i vari reparti dislocati a difesa fra Nowo Kalitwa e Krinitschnaja. A metà dicembre il battaglione, schierato a Seleji Yar (Deresowka), sostiene duri combattimenti.
Con la grande determinante offensiva russa di fine dicembre 1942, dopo continua accanita resistenza, il 16 gennaio 1943 giunge l’ordine di ripiegamento che si svolge con cruenti combattimenti per aprirsi la strada verso “casa” e mettersi in salvo dall’accerchiamento. Che il ripiegamento fosse ostacolato lo dimostra il fatto che, come messo in evidenza nella motivazione della Medaglia d’Oro, “…pur col braccio perforato da pallottola, contrassaltava vittoriosamente alla testa dei suoi alpini...” questo non lo ferma, anzi, “freme” per riprendere il suo posto di comandante di plotone. Nei giorni fra il 19 e 20 gennaio1943, i resti del 9° alpini giungono in località Popowka presidiata dai russi. Nella furiosa battaglia, mentre è alla testa dei suoi alpini, cade eroicamente sul campo.

Con decreto presidenziale dell’8 settembre 1950 viene decretata l’assegnazione “alla memoria” della Medaglia d’Oro al valor militare, così motivata:
Comandante di plotone, nel corso di cruenta lotta contro agguerrite preponderanti forze, pur col braccio perforato da pallottola, contrassaltava vittoriosamente alla testa dei suoi alpini. Ricoverato in ospedale da campo ne usciva dopo pochi giorni, non ancora guarito, per tornare al suo reparto che sapeva duramente provato e impegnato. Incurante di nuova ferita rifiutava ogni soccorso e in violenti combattimenti sulla neve, intesi ad aprirsi un varco tra il nemico accerchiante, coronava con l’estremo sacrificio le fulgide ripetute prove di eccezionale ardimento, di eroismo e di stoica fermezza d’animo.
Fronte russo, 30 dicembre 1942-20 gennaio 1943

 


note:
A Cantele Antonio, quale studente Caduto in guerra, l'Università di Bologna in data del 15 ottobre 1955 ha conferito la laurea "honoris causa" proclamandolo dottore in Agraria.


Antonio Cantele
studente a Bologna.

Immagini gentilmente concesse
dall'Archivio Storico dell'Università.


Bologna, 15 ottobre 1955: la Sig.ra Rina Cantele,
mamma di Antonio Cantele riceve dalle mani del
Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi la
laurea “honoris causa”. Si noti che porta sul cappotto
la Medaglia d'Oro al v.m. conferita al figlio.

note:
A Villanova di Camposanpiero, a Padova e a Roma vi sono dedicate una “via Antonio Cantele”