soci illustri della Sezione bolognese romagnola

La prestigiosa figura del diplomatico e Ambasciatore : Sottotenente Attilio Cattani

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° maggio 2018


Ogni tanto, raffinando con l'esperienza le ricerche storiche, apro i nostri vecchi tabulati soci degli anni '20-'30 cercando, se mi sono sfuggiti, nomi che oggi riconosco e che hanno dato lustro alla storia della Sezione bolognese romagbnola. Fra questi ho scoperto che la prestigiosa figura dell'Ambasciatore Attilio Cattani ha risieduto per molti anni a Bologna, che è stato a tutti gli effetti cittadino bolognese e socio. Oggi quindi, ricollochiamo anche questa bella figura nella storia degli alpini e della sezione, ritenendo così di onorarne la personale degna memoria e quella dell'elenco dei soci illustri della sezione bolognese romagnola.

 


nel 1928 a Durazzo

Attilio Cattani nasce il 1° aprile 1900 a San Remo (Imperia). Si trasferisce molto giovane con la famiglia a Bologna che prende residenza in via Farini 7. Qui frequenta tutti gli studi, dalle elementari, al Liceo, all'Università dove si laurea in Giurisprudenza il 23 novembre 1921.


copia del suo ruolo matricolare

Iscritto di leva al Distretto Militare di Bologna, il 6 febbraio 1918, senza attendere la chiamata alle armi della sua classe di leva, si presenta come soldato volontario presso il Deposito del 5° Rgt. Alpini e nello stesso giorno, assegnato in forza al Btg. "Edolo", raggiunge il reparto dislocato nella zona di Cima Presena, in territorio dichiarato in stato di guerra. Dieci giorni dopo, il 15 febbraio iniziano le operazioni di leva della sua classe 1900 ed il 25 marzo viene iscritto nel ruolo matricolare del Distretto Militare di Bologna, come soldato di leva di 1ª catergoria "continuando il servizio volontario intrappreso per la durata della guerra".

In considerazione del titolo di studio, il 16 agosto 1918 viene nominato d'ufficio Aspirante ufficiale di complemento ed assegnato per il servizio al 7° Rgt. Alpini e giunge nuovamente in territorio dichiarato in stato di guerra. Con la conclusione della guerra (4 novembre) il mese successivo viene posto in congedo per fine ferma volontaria. Richiamato nel 1920 per per il "normale" servizio di prima nomina presso il Deposito nel 7° Rgt. Alpini a Belluno, nel marzo del 1921 viene congedato con il grado di Sottotenente.

Riprende quindi gli esami universitari laureandosi pochi mesi dopo in Giurisprudenza.


il suo talloncino di socio

Nel 1923, sicuramente aveva letto sui giornali che nel novembre 1922 a Bologna era stata costituita la Sezione bolognese romagnola dell'Associazione Nazionale Alpini e che questa avrebbe organizzato la cerimonia di inaugurazione del Gagliardetto (oggi Vesillo) a dicembre, prende quindi contatti e si iscrive come socio individuale. Ne comprova l'iscrizione il ritrovato talloncino azzurro per la spedizione del giornale L'ALPINO ai soci e da questo sappiamo che il dott. Cattani Attilio numero di matricola associativa 1222, in questo periodo risiede in Via Santo Setefano 58.

Discendente da nobile famiglia di tradizione ambasciatori, si iscrive al corso di formazione professionale per Diplomatici, al termine del quale sostiene gli opportuni esami ed inizia la carriera diplomatica.

Nel 1927 lascia definitivamente Bologna (e la sezione) per raggiungere gli uffici consolari di Durazzo (Grecia) quindi a Mentone (a sud-est della riviera francese) poi Parigi. Promosso secondo segretario d'ambasciata svolge questo incarico in diverse altre sedi consolari, Atene (Grecia), Città del Messico e Kaunas (Lituania). Nel giugno 1940, con l'entrata in guerra dell'Italia, viene richiamato in patria ed assegnato all'ambasciata italiana presso la Santa Sede nella città del Vaticano.

Nel periodo di residenza ad Atene, conosce e sposa Marinette Dimitracopoulos e dal loro matrimonio nascono i due figli Carlo e Simonetta.

Con i fatti legati all'8 settembre 1943 e la caduta del governo fascista, da un anno è console aggiunto a Zurigo (Svizzera), si schiera apertamente con la monarchia rifiutando di aderire alla Repubblica Sociale di Mussolini, rimanendo nell'ambasciata di Zurigo fino alla fine della guerra ed il ritorno alla pace.


Cattani, a destra, nel 1959 a Bruxelles

Nel novembre 1945 il Ministro degli Esteri Alcide De Gasperi lo richiama in patria e lo nomina capo ufficio della Direzione degli Affari Politici del Ministero. Nel 1947 il nuovo Ministro Carlo Sforza lo promuove vice direttore generale per gli Affari economici e poi lo invia a Parigi quale sostituto del delegato italiano alla Conferenza per il piano per la ripresa europea (Piano Marshall). Dal rapporto riservato inviato al suo diretto superiore politico, emergono alcune sue perplessità emerse nella conferenza e propone al Ministro di insistere affinchè l'Italia abbia non un ruolo di "anello debole" ma alla pari con gli altri Stati anche in previsione del costituendo dispositivo di difesa occidentale (N.A.T.O.) dove l'Italia, inizialmente esclusa dal progetto di alleanza, viene presentata strategicamente "indispensabile" alla difesa del confine transalpino.


1961, nel suo Ufficio al Ministero degli
Affari esteri alla Farnesina

Questa sua capacità diplomatica viene riconosciuta ed al rientro dalla Conferenza viene promosso Ministro plenipotenziario di II classe e nel febbraio 1949 Delegato aggiunto della rappresentanza italiana permanente presso l'Organizzazione per la Cooperazione Economica Europea (O.E.C.E) con sede a Parigi. Qui rimane fino al 1955 quando il nuovo Ministro degli Esteri Gaetano Martino lo richiama a Roma quale direttore generale per gli Affari economici. In tale veste è il principale negoziatore, per l'Italia, dei princìpi e delle clausole diplomatiche che sono discusse nella Conferenza del giugno 1955 a Messina in una riunione interministeriale dei sei stati membri della Comunità Europea del Carbone e dell'Acciaio (C.E.C.A.), quindi segue anche i lavori del marzo 1957 per l'istituzione della Comunità Economica Europea (C.E.E). Nel 1958, per la profondità del suo ideale europeo e per la competenza in materia di economia, viene inviato a Buxelles in qualità di capo della rappresentanza italiana presso le Comunità europee.

Nel 1961 il Ministro degli Esteri Antonio Segni lo promuove Ambasciatore e nel luglio Segretario generale del Ministero degli Esteri, cioè la più alta carica della diplomazia italiana. In queste veste viene ricordato per l'illuminata azione diplomatica sia europea che oltre oceano, in particolare nei rapporti con gli Stati Uniti.

Lascia la carriera diplomatica per raggiunti limiti di età, il 19 maggio 1965 e trasferisce la residenza a Milano, ma non si ritira a vita privata, ed è tra i fondatori dell'Associazione Italiana per gli Studi di Politica Estera (AISPE) e della Rivista “Affari Esteri".

Nel 1967 viene chiamato dalla Divisione Elettronica Olivetti nel consiglio di amministrazione che lo nomina presidente della Olivetti-General Electric, con sede legale a Roma, incarico che mantiene anche dopo che la società viene fusa con l'americana Honeywell Information System Italia. Questo suo prestigioso impegno manageriale si interrompe per l'improvviso decesso.

ATTILIO CATTANI, 72, AN ITALIAN DIPLOMAT
SPECIAL TO THE NEW YORK TIMES  OCT. 11, 1972

MILAN, Italy, Oct. 10—Ambassador Attilio Cattani, in 1948 the head of Italy's first delegation to the Organization for European Economic Cooperation and 10 years later Italy's first envoy to the European Economic Community, died here of a heart attack yesterday. He was 72 years old.
Mr. Cattani joined the Italian diplomatic service in 1927 and held posts in Paris, Athens, Mexico City and Zurich.
After heading the Italian delegation to the O.E.E.C. for several years, Mr. Cattani was appointed in 1955 director of the Department of Economic Affairs, a position he held until 1958 when he was sent to Brussels. Three years later he became Secretary‐General of the Italian Foreign Ministry and held that post until his retirement in 1965.
Mr. Cattani later became president of Olivetti‐General Electric and retained that office after the company was merged with Honeywell Information Systems Italia.
He is survived by his widow, Marinette, and two children, Carlo and Simonetta.

 

Muore prematuramente per attacco cardiaco a Milano il 10 ottobre 1972.

 

All'indomani della morte, sul giornale News York Times compare un breve articolo che ne ricorda gli alti incarichi e la prestigiosa carriera diplomatica. A fianco è riprodotta la pagina e l'articolo originale in inglese.


 

 

Nel 1987 il Servizio Storico del Ministero degli Esteri pubblica il libro monografico "Attilio Cattani" dove sono raccolti dispacci, telegrammi, promemoria, ecc. della sua vita di diplomatico, destinato ai giovani che frequentano i corsi per Diplomatici. Si tratta di una forma di riconoscimento per le sue capacità ed il ruolo svolto nella diplomazia italiana.

Per concludere questo sentito, breve ricordo biografico, ricordiamo alcune delle più significative e meritate Onorificenze :
Cavaliere dell'Ordine coloniale della stella d'Italia (1936)
Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia (1938)
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana (1961)
ed altre Onorificenze straniere in varie date nel dopoguerra (Brasile, Grecia, Germania).