storia del territorio bolognese romagnolo

c'era una volta la Funivia Bologna-San Luca :
progettata e realizzata dall'artigliere da montagna bolognese Ing. Ferruccio Gasparri

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° novembre 2016

I più "grandi" di età ricorderanno certamente e forse l'avranno anche utilizzata, questa storica funivia che collegava Bologna con il Santuario di San Luca. La "scoperta" della notizia che il suo progettista e realizzatore fosse l'artigliere da montagna bolognese *Ing. Ferruccio Gasparri, va al co-autore del sito Mario Gallotta. Ovviamente, anch'io sollecitato dalla curiosità ho iniziato alcune ricerche e finalmente ho rintracciato sulla rivista mensile del Comune di Bologna (pubblicato dal 1915 al 1939) nel numero del marzo 1933 questo lungo ma interessante articolo a firma proprio di Ferruccio Gasparri, dove ripercorre la storia della funivia. Abbiamo ritenuto nostro "dovere" pubblicare questa "storia" che porta la firma di un "montagnino" bolognese.
La funivia, iniziata nell'ottobre 1928, portata a termine ed aperta al pubblico il 21 aprile 1931, ha poi chiuso la sua storia per "fine concessione" il 7 novembre 1976.

 



la notizia che compare sul numero di ottobre 1928

sotto invece l'articolo che compare sul numero di marzo 1933



il ruolo ritrovato nel corso delle ricerche

*Ferruccio Gasparri nasce a Bologna il 29 marzo 1899. Non ancora diciassettenne, il 12 agosto 1916 si arruola volontario e giunge "in territorio in stato di guerra" presso il comando del 3° Rgt. Art. da campagna. Il mese successivo viene inviato al corso per ufficiali di complemento presso l'Accademia militare di Artiglieria di Torino. Al termine del corso con la nomina ad Aspirante Ufficiale di Artiglieria, il 22 marzo 1917 viene destinato al 3° Rgt. Artiglieria da Montagna. Dopo quasi un anno, con la promozione a Sottotenente, viene destinato al 36° Rgt. Art. da campagna e con questo reparto combatte in particolare sul Monte Grappa dove rimane anche ferito fortunatamente in maniera non grave. Conclude l'esperienza militare e viene congedato nel 1920 con il grado di Capitano.
Va chiarito che il 36° Rgt. Art. da Campagna con il Gruppo "Messina" su tre batterie, in realtà erano batterie da montagna armate da cannoni da 65/17 montagna, discendenti delle storiche batterie da montagna siciliane (22° Rgt. Art. Camp.) che si coprirono di gloria nella battaglia di Adua (Etiopia) del 1° marzo 1896.
Nell'autunno 1918 si era iscritto all'Università di Bologna nella facoltà di Ingegneria, e nel primo biennio alterna esami universitari e servizio militare. Rientrato definitivamente nel 1920 alla vita civile, riprende gli studi e consegue la laurea in Ingegneria il 10 novembre 1922 poi il diploma di libera professione l'8 maggio 1926. Affermato professionista è ancora oggi ricordato per la sua più importante opera, la realizzazione della finivia Bologna-San Luca, iniziata nell'ottobre 1928 portata a termine ed aperta al pubblico il 21 aprile 1931.
Non siamo riusciti a rintracciare un qualche documento che comprovi la sua eventuale iscrizione come socio della Sezione bolognese romagnola, ma solo la notizia che compare sul giornale L'ALPINO del 15 dicembre 1934 dove si rende noto ai soci che l'Ing. Ferruccio Gasparri, artigliere alpino di Bologna, è stato chiamato a far parte del Consiglio Nazionale delle Corporazioni.
Ritroviamo poi otto anni dopo la notizia che, raggiunto il grado di Tenente Colonnello di complemento di Artiglieria, nel marzo 1942 gli viene affidato il comando della difesa contraerea di una piccola base avanzata dipendente dal Comando Marina di Lampedusa, dove rimane fino al febbraio 1943. Per il suo lodevole comportamento di comandante gli è conferita la Croce di guerra al valor militare.
Con la caduta del fascismo (8 settembre 1943) essendo stato un gerarca del Regime e temendo le conseguenze di condanna dei partigiani per il suo passato, riesce a sfuggire riparando prima in Svizzera poi dopo qualche mese rientra stabilendosi in anonimato a Firenze. Nei primi mesi del 1947 ottenuto il "perdono" ritorna a Bologna. Nel 1948 riceve l'incarico dal Sindaco Giuseppe Dozza di "ripristinare" la funivia che riprende il suo regolare servizio. Purtroppo con subentrati gravi problemi economici di gestione, dovuti in particolare al drastico calo di viaggiatori divenuti "tutti automobilisti", dopo quasi 45 anni di onorato servizio la "sua creatura" chiude definitivamente il 7 settembre 1976.
Ferruccio Gasparri muore a Bologna il 25 dicembre 1990.


cartolina storia dedicata alla funivia

cartolina storica che rappresenta la stazione di partenza

a destra in automobile con il padre e alcuni famigliari, l'allievo
ufficiale di artiglieria all'Accademia di Torino, Ferruccio Gasparri.

viaggio inaugurale della funivia sabato 21 marzo 1931. In primo piano
a destra l'ing. Ferruccio Gasparri.