curiosità varie sugli alpini bolognesi romagnoli
i rifugi intitolati ai nostri
alpini
di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2023
Forse
non tutti sanno che fra i numerosissimi rifugi di montagna, ve ne
sono alcuni dedicati ad alpini del nostro territorio. Quindi anche
fra i bolognesi romagnoli vi sono state figure che hanno meritato
l’intitolazione di rifugi in alta montagna che ritengo giusto ricordarle,
in onore al nostro motto “per non dimenticare”.
IL
RIFUGIO “PIETRO GALASSI ”
chi
era Pietro Galassi?
copia del suo ruolo matricolare |
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Pietro Galassi nasce a Bologna il 4 dicembre 1884 di Cleto e Diomira Simoni. Chiamato alla visita di leva dal Distretto militare il 9 agosto 1904 e lasciato in congedo viene indicata come professione studente. Attratto dalla vita militare presenta domanda di arruolamento volontario quale allievo ufficiale. Avendo il titolo di studio necessario ed accolta la domanda, il 5 novembre viene inviato quale allievo ufficiale alla Scuola militare di Modena ed ammesso al 1° anno di corso. Il 30 settembre 1905 è promosso al 2° anno di corso. Superati tutti gli esami, il 14 settembre 1906 viene promosso Sottotenente nel servizio permanente effettivo del Regio Esercito ed assegnato al 35° Rgt. Fanteria per il servizio di prima nomina. Con la promozione a Tenente il 14 settembre 1909 passa nel Corpo degli Alpini assegnato al 7° Rgt. Alpini Btg. “Pieve di Cadore". Il 21 settembre 1912 per esigenze belliche, passa in forza al Btg. "Feltre" mobilitato e viene inviato con il reparto in Libia per la guerra italo-turca. Il 23 marzo 1913 per il valore espresso nella battaglia di Assaba, viene decorato di medaglia d'argento con la seguente motivazione “Di sua piena iniziativa, con coraggio e prontezza ammirabili, aiutando egli stesso a trasportare la mitragliatrice, collocava la sua sezione in terreno affatto scoperto e battuto presso l’ala sinistra, e col suo tiro efficace metteva in fuga gli arabi, il cui fuoco decimava la vicina compagnia”.
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Successivamente deceduto per malattia in località El-Azizia, Tripolitania, il 9 maggio 1913.
In tale località viene sepolto nel cimitero tombale italiano.
Sul ruolo matricolare viene indicato deceduto ad Azizia.
(La fotografia di Pietro Galassi è stata gentilmente
concessa dall'amico Italo Riera,
socio del Gruppo
alpini
di Fonzaso, Belluno.)
La tomba del Ten. Pietro Galassi nel cimitero tombale italiano in Libia.
il RIFUGIO
Il Rifugio intitolato al Ten. Pietro Galassi, è situato appena sotto la Forcella Piccola, a 2018 metri di quota nel comune di Calalzo di Cadore, ai bordi del sentiero percorso dall'Alta Via n° 4 (di Grohmann) e dall'Alta Via n° 5 (di Tiziano), immersi tra le Marmarole e i ghiacciai dell'Antelao. La prima costruzione, intitolata al tenente Pietro Galassi, era nel 1912 ricovero militare per 250 uomini e 10 quadrupedi con annesso un osservatorio in legno capace per 16 uomini. Sulle strutture della caserma, il 19 ottobre 1913 venne inaugurato il "Ricovero Galassi". Nel 1930, rinnovato e ristrutturato, venne reinaugurato il rifugio che la coppia Marco Moretti e Celina Zugliani gestirono per conto della sezione C.A.I. di Pieve di Cadore fino al 1950 e successivamente, per conto della Sezione C.A.I. di Mestre fino al 1960. Dal 1970 il rifugio è il fiore all'occhiello della Sezione C.A.I. di Mestre, soprattutto per quella splendida pagina di volontariato e altruismo che ogni estate felicemente si rinnova: l'autogestione, esperienza gratificante dai molti aspetti morali e sociali.
Oltre un centinaio di soci ogni anno si alternano gratuitamente con turni settimanali nelle attività di cucina, bar, servizi vari, dedicando parte delle proprie vacanze a tale servizio. Una commissione sezionale è preposta a curare le opere di manutenzione ordinaria e straordinaria, l'aspetto economico e amministrativo, nonchè a raccogliere ed organizzare la disponibilità alla gestione dei soci che ne fanno esplicita richiesta. Il Rifugio, che ha una capienza di circa 100 posti letto, è aperto dall'ultima decade di giugno alla penultima di settembre.

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