alpini del territorio bolognese romagnolo

il Generale Domenico Montanari

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° settembre 2004


Nel corso delle ricerche sugli alpini del nostro territorio, alle quali l’amico e collaboratore Mario Gallotta del Gruppo di Ferrara sta collaborando di sua iniziativa, è emersa la bella figura di questo romagnolo, che va ad aggiungersi con nostro orgoglio nella storia alpina del territorio bolognese romagnolo, in quel “per non dimenticare” che è la motivazione ed il perché è nato questo sito.

 

Domenico Montanari nasce il 27 settembre 1901 a Forlì. Qui frequenta i primi studi completati con la licenza di Ragioniere all’Istituto Tecnico di Ravenna, città nella quale si è trasferito per ragioni famigliari. Le stesse ragioni lo portano ad un nuovo trasferimento nella provincia di Verona dove risulta iscritto a tale Distretto Militare. Chiamato alla visita di leva il 25 settembre 1920 viene dichiarato idoneo per il corso allievi ufficiali di complemento e lasciato in congedo in attesa dell’apertura dei corsi. Il 31 luglio 1921 è inviato alla Scuola Allievi Ufficiali del Corpo d’Armata di Roma, arma Fanteria. Il 13 dicembre, superati gli esami, è Caporale ed il 1° marzo 1992 Sergente. Con la nomina a Sottotenente conseguita il 3 agosto 1922 viene inviato per il servizio di prima nomina presso il 28° Rgt. Fanteria di Ravenna concluso il 28 febbraio 1923. Attratto dalla vita militare partecipa il 5 giugno 1924 al concorso per l’ammissione al servizio permanente effettivo venendo ammesso all’Accademia Militare di Modena. Concluso il corso e promosso il 26 agosto 1926 Tenente nel servizio effettivo, sceglie il Corpo degli Alpini e viene assegnato al 6° Rgt. Alpini, Btg. “Edolo” quale comandante di plotone. Il 1° giugno 1929 si sposa a Forlì con Teresa Angelini e dal loro matrimonio nasce il 2 marzo 1931 a Riva del Garda, dove è di stanza il reparto e risiede, l’unica figlia Vanda. Quale Tenente in s.p.e. viene scelto ed ha il privilegio di frequentare nell’estate del 1929 il 1° Corso alpinistico di perfezionamento in Val Malenco ripartando la classifica di 15/20. Sempre come comandante di plotone dal marzo 1932 transita al Btg. “Trento” di stanza a Trento. Nel gennaio 1936 viene ammesso al corso presso l’Istituto Superiore di Guerra di Torino conseguendo nel febbraio 1937 il grado di Capitano. Completato il corso a luglio, viene assegnato in servizio presso il comando della Divisione Alpina “Taurinense” rimanendovi fino al 10 luglio 1938, per essere quindi trasferito al 5° Rgt. Alpini dove assume il comando della 50ª compagnia del Btg. “Edolo” di stanza a Borgofranco di Ivrea. Il 9 giugno 1940 nel clima di mobilitazione generale e dell’imminente entrata in guerra dell’Italia, promosso al grado di Maggiore, viene assegnato in servizio, quale ufficiale di Stato Maggiore, al Comando della Divisione Alpina “Pusteria” mobilitata e partecipa alle prime operazioni di guerra sul fronte occidentale alpino (francese). Il 2 dicembre 1940 si imbarca con il Comando Divisione a Brindisi per raggiungere il fronte greco-albanese. Nell’aprile 1941 viene decorato della Croce di Guerra al Valor Militare con la seguente motivazione:

Ufficiale in servizio di Stato Maggiore presso una grande unità, si offriva volontariamente per il servizio di collegamento presso un battaglione in prima linea. In dieci giorni di lotta dava costante prova di coraggio recandosi più volte sulle posizioni maggiormente esposte attraversando zone fortemente battute per recare ordini e controllare le posizioni raggiunte dai reparti avanzati”. Ciafa Piracut-Orsekoc, 13-22 aprile 1941.

Il suo nome compare ancora nell’ordine del giorno n° 9 del 27 maggio in quanto gli viene tributato un Encomio Solenne sul campo dal Generale M.O. Giovanni Esposito Comandante la 5^ Div. Alpina “Pusteria” perché:

Capo ufficio operazioni di una Divisione alpina in guerra, portava il vivo contributo della sua dottrina alla preparazione di operazioni difensive. Più volte si recava sulle primissime linee per meglio far rispondere le disposizioni date dal Comando alla situazione in atto”.

Fronte greco-albanese. Il Gen. Esposito in visita ad un caposaldo
accompagnato, a destra, dal Magg. Montanari

Rientrato in Italia l’11 agosto 1941 per assumere il comando del battaglione “Tirano” del 5° Rgt. Alpini, il 26 agosto 1941 riparte per il fronte balcanico. Il 24 aprile 1942 lascia il comando del battaglione per essere trasferito, quale ufficiale di Stato Maggiore, al Comando Divisione Alpina “Taurinense”. Promosso Ten. Colonnello già dal 31 ottobre 1942, viene richiamato in patria il 1° gennaio 1943 e trasferito al Comando della 223^ Divisione Costiera (1), poi da febbraio alla 224ª Div. Costiera (1). A seguito degli eventi legati alla dichiarazione di armistizio dell’8 settembre, si presenta al Comando Difesa zona di Tenda confermando la sua volontà di continuare , se necessario la guerra, ed onorare il giuramento di fedeltà al Re. Nel suo Stato di Servizio si legge testualmente: Sottrattosi dopo l’8 settembre 1943 alla cattura in territorio metropolitano, per ricongiungersi ad un comando italiano, ha partecipato alle operazioni di guerra contro le forze armate tedesche nel territorio della penisola col comando della 224ª Div. Costiera. Il 27 novembre 1944 si presenta al Comando Gruppo Carabinieri di Forlì per essere assegnato in servizio al Distretto Militare. Con la conclusione della guerra nell’aprile 1945, prosegue nel servizio presso il Distretto quale Capo Ufficio Reclutamento fino al 30 giugno 1949. Il giorno successivo viene trasferito a Udine presso il Comando della Brigata Alpina Julia e dal settembre a Tarvisio per assumere il comando del battaglione alpini “L’Aquila” che mantiene fino al 31 agosto 1950. Con la promozione a Colonnello viene destinato a disposizione del Comando Militare Territoriale di Padova per assumere dal gennaio 1951 il comando del 5° Centro Addestramento Reclute di Modena, poi trasferito ad Imperia. Concluso il 20 gennaio 1952 il periodo di comandante del 5° C.A.R. viene destinato a disposizione del 2° Comando Militare Territoriale di Genova e dopo soli due mesi, esattamente dal 15 marzo 1952, viene destinato al Distretto Militare di Ferrara quale comandante. In questa funzione rimane fino al 31 agosto 1957 per essere trasferito a Firenze a disposizione del Comando Militare Territoriale Tosco-Emiliano e collocato in ausiliaria per età dal 27 settembre. Con la promozione a Generale di Brigata nel luglio 1958, viene richiamato in servizio quale vincitore del concorso nel ruolo dei Commissari di leva, rientrando al Distretto Militare di Ferrara. Collocato nella riserva dal settembre 1965, viene posto in congedo assoluto dal 28 settembre 1974.

Residente per molti anni a Ferrara, il suo rapporto e l’iscrizione quale socio del locale Gruppo alpini è documentato nell’archivio, ancora oggi conservato, dove è stato rintracciato un documento autografo datato 5 marzo 1968 nel quale aveva presentato un promemoria del suo Stato di Servizio. La sua figura è ancora ricordata dai “vecchi” soci del Gruppo.

Adunata Nazionale Alpini del 1964 a Verona. Il Gen. Domenico Montanari, a destra,
sfila accanto al Gen Emilio Battisti, al centro, altro illustre socio della Sezione, ripreso mentre saluta.

 

 

 

la notizia del lutto pubblicata su L’ALPINO.

Il Generale degli Alpini Domenico Montanari muore a Ferrara il 12 gennaio 1976. La notizia è riportata anche su L’ALPINO di aprile nella rubrica LUTTI riservata al ricordo dei soci “andati avanti”.


(1) La 223ª Divisione Costiera era costituita anche con elementi residui del 2° Rgt. e 3° Rgt. Alpini, da un distaccamento del 5° e 8° Rgt. Alpini e dal 26° Btg. Alpini. La 224ª Divisione Costiere era costituita anche dal 1° Gruppo e 2° Gruppo Alpini.

Note: il curricolo militare è tratto dallo Stato di Servizio pervenutomi da Mario Gallotta del Gruppo di Ferrara, che ha messo a disposizione anche i documenti di archivio del Gruppo.