i Gruppi bolognesi romagnoli

Il Museo del Gruppo di Ozzano dell’Emilia

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 15 febbraio 2004


Fra le varie notizie, merita certamente di essere segnalato il MUSEO DEGLI ALPINI presso il Gruppo di Ozzano dell’Emilia, inaugurato nel settembre 1992 in occasione della Festa del Gruppo. E’ certamente una meritoria iniziativa rivolta allo scopo appunto di raccogliere e conservare le memorie storiche del Corpo degli Alpini, che è una delle prerogative e scopi evidenziati nello Statuto dell’Associazione Nazionale Alpini. Oggi, grazie a continue ricerche e donazioni, sono esposti anche cimeli e documenti storici appartenuti a particolari personalità della Sezione bolognese romagnola e Gruppi del territorio. Vi si ritrovano anche fotografie ricordo della naja ed una sezione dedicata a cimeli di altri Corpi dell’Esercito Italiano ed esteri. Completano la raccolta una discreta biblioteca e manichini con divise d’epoca. Il percorso parte dalla prima guerra mondiale 1915-’18, prosegue con il periodo fra le due guerre e la seconda guerra mondiale 1940-’45, per concludersi con gli alpini di oggi. Da diversi anni, a testimonianza della sua validità, viene regolarmente visitato da scolaresche che gratificano così con la loro presenza l’impegno del Gruppo alpini e l’idea del MUSEO, realizzato in onore e rispetto al motto “per non dimenticare”.

Il Museo può essere visitato nelle normali sere di apertura della sede sociale del Gruppo, oppure per visite guidate anche in giorni ed orari diversi, contattare il Capogruppo. L’ingresso ovviamente è libero e gratuito ed è sempre molto gradito.

Il paese di Ozzano dell’Emilia è sito a pochi chilometri a sud di Bologna sulla Strada Statale Emilia.

la Sede del Gruppo di Ozzano dell’Emilia dove è inserito anche il Museo degli Alpini

alcuni dei cimeli conservati nel Museo

il primo cappello ideato per il Corpo degli Alpini. Dono dal Gruppo Alpini di Ferrara.

cappello del 1915-’18 del Magg. Amedeo Casalis poi Consigliere negli anni ’30 della Sezione bolognese romagnola

cappello del Col. comandante il 5° Rgt. Artiglieria da Montagna, Pier Luigi Cavallari di Ferrara, da lui donato  al Museo.

valigetta per Cappellano Militare nella guerra 1940-’45 con l’occorrente per la S. Messa

elmetto, gavetta e gavettino del bolognese capitano Mario Jacchia, poi socio
fondatore nel 1922 della Sezione bolognese romagnola e Medaglia d’Oro
della Resistenza, donati al Museo dalle figlie.

gagliardetto del 1934 del Gruppo di Fognano, in forza alla Sottosezione di Faenza,
conservato ed oggi donato al Museo dal Gruppo di Brisighella.

uno sguardo al suo interno

una delle vetrine dedicate al mulo delle Truppe Alpine

un’altra serie di vetrine con il materiale in esposizione

studenti in visita al Museo

studenti in visita al Museo