archivio Giuseppe Martelli
dedicato agli alpini in armi e in congedo

Rifugi e Bivacchi di montagna intitolati agli alpini

 

Rifugio Brigata Alpini "Cadore"

Il Rifugio intitolato alla Brigata Alpini "Cadore" sorge a quota 1617 metri sul Col Faverghera, nei pressi della stazione di arrivo della seggiovia che sale dal Nevegal nel gruppo montuoso bellunese nella bassa Valle di Zoldo nel gruppo del Col Visentin. Realizzato nel 1958 è di proprietà del CAI di Belluno.

 

La Brigata alpina "Cadore" si costituisce il 1° luglio 1953 a Belluno con il 7° reggimento alpini, già appartenuto alla Divisione Alpina "Pusteria" ed il 6° reggimento artiglieria da montagna della "Alpi Graie". La Brigata, è inserita nel Comando Truppe Carnia e Cadore prima poi nel 4° Corpo d'Armata Alpino, sarà sciolta il 31 gennaio 1997. Nonostante la breve esistenza la "Cadore" ha avuto modo di distinguersi in molte occasioni. I suoi alpini sono i primi ad accorrere nel 1963 a Longarone, sui luoghi colpiti dal disastro del Vajont. Il Presidente della Repubblica concede alle Bandiere del 7° Alpini e del 6° Artiglieria da Montagna, la Medaglia d'Oro al Valor Civile. Anche in occasione delle alluvioni del 1966 la Brigata opera di nuovo in soccorso alle popolazioni delle valli bellunesi duramente colpite. Per effetto della ristrutturazione dell'Esercito, nel 1975, la Brigata assume la fisionomia su 3 Battaglioni Alpini, "Feltre", custode della Bandiera del 7° Reggimento Alpini, "Pieve di Cadore", "Belluno", 2 Gruppi di Artiglieria da Montagna, "Lanzo", custode della Bandiera del 6° Reggimento Artiglieria da Montagna ed "Agordo", Battaglione logistico "Cadore", Reparto Comando e trasmissioni "Cadore", Compagnia Genio Pionieri e Compagnia controcarri. La Brigata ha i reparti dislocati a Belluno, Tai di Cadore, Pieve di Cadore, S. S. Stefano di Cadore, Feltre e Bassano del Grappa; dispone inoltre di basi logistiche ad Arabba dove si svolgono i corsi alpinistici e sciistici di Brigata, Agordo, Strigno e Pian del Cansiglio. Nel 1976 concorre all'opera di soccorso alle popolazioni friulane colpite dal terremoto, contribuendo attivamente alla successiva opera di ricostruzione. Nel 1980 partecipa al soccorso delle popolazioni irpine e lucane colpite dal terremoto. Nel 1983, in occasione del 30° della Costituzione, riceve la Cittadinanza Onoraria dalla Città di Belluno. Nel 1985 è in val di Stava a seguito del cedimento dell' invaso minerario. Nel 1988, in occasione del 25° anniversario del disastro del Vajont riceve la Cittadinanza Onoraria della città di Longarone. Nel 1991 la brigata perde l' "Agordo" e la compagnia controcarri mentre si ricostituiscono il 7° Alpini su base "Feltre", il 12° Alpini su base "Pieve di Cadore", il 6° Artiglieria su base "Lanzo" e il 16° Alpini su base "Belluno". In quel periodo , in concomitanza con la guerra del Golfo, la Brigata assolve compiti di ordine pubblico e si prodiga nell'assistenza ai profughi albanesi, croati e bosniaci organizzando e gestendo strutture di accoglienza in Puglia e nelle caserme di Strigno e di Pieve di Cadore. Nel 1992 la "Cadore" concorre alle operazioni di protezione delle popolazioni minacciate dalla frana di Lamosano e nel 1994 in favore dei colpiti dall'alluvione in Piemonte. A più riprese, poi, reparti della Brigata hanno agito in Sicilia, Calabria e Sardegna nelle operazioni "Vespri Siciliani", "Riace" e "Forza Paris". Per la grande opera di impegno civile le sono state conferite le cittadinanze onorarie di Belluno (1983), Longarone (1988), Arcade (1990), Cardeto (1991), Marostica (1992), Bassano del Grappa (1994) e Conegliano (1995) . La Brigata "Cadore" è stata inoltre insignita dei premi' "L'Agordino d'oro" nel 1994 e "Sala di Cultura De Luca" nel 1995. Nel 1997, la brigata "Cadore" viene sciolta.