archivio Giuseppe Martelli
dedicato agli alpini in armi e in congedo

Rifugi e Bivacchi di montagna intitolati agli alpini

 

Rifugio Cap. Larcher Guido

Questo Rifugio intitolato a Guido Larcher sorge in Val Venezia a quota 2607 metri, al cospetto della Vedretta de la Mare, delle Cime del Cevedale, Zufall, Palon de la Mare e Viòz. Il rifugio, costruito per la prima volta nel 1882 dalla S.A.T. (società alpinisti trentini) come un semplice bivacco d'alta quota, nel 1907 questa piccola costruzione venne ampliata con due stanze, una per signore e una per signori. Nel secondo dopoguerra venne intitolato al senatore trentino Guido Larcher che fu presidente della S.A.T. per diversi periodi tra il 1902 e il 1937. Il nuovo Rifugio è stato reinaugurato nel 1992 dopo quattro anni di lavori. Lo sfondo paesaggistico è quello del Parco Nazionale dello Stelvio con la sua flora caratteristica e la fauna tipica di un ambiente incontaminato di alta montagna. Nel corso degli anni il Rifugio è stato più volte ammodernato e nell’estate 2009 è stato completamente ristrutturato da parte della S.A.T che ne ha la proprietà, al suo interno è dotato di un moderno impianto di riscaldamento che consente l’apertura da marzo ad aprile per la stagione dello sci alpinismo.

 

 

Guido Larcher nasce il 16 gennaio 1867 a Trento. Completati gli studi di Ragioneria prima a Trento poi a Milano, nel 1886 è praticante nella Casa industriale Enrico Crespi e C. di Busto Arsizio ed è inviato a Buenos Aires per iniziare il collocamento dei tessuti italiani in Argentina. Rientrato nel 1893 a Busto Arsizio si trasferisce poi a Trento dove si occupa del patrimonio paterno ed altri prestigiosi impieghi che lo portano nel 1910 a Venezia. Il tempo libero lo dedica con passione alla Società Alpinisti Trentini (S.A.T.) della quale ne ricopre prima l'incarico di segretario poi di presidente. Nell'agosto 1914, scoppiata la guerra, passa in Lombardia a Milano dove fonda con Cesare Battisti la "Commissione dell'Emigrazione Trentina" allo scopo di aiutare i fuoriusciti trentini. Nel 1915, già quarantottenne, si arruola volontario nel Regio Esercito Italiano e viene assegnato prima come semplice alpino al 6° Rgt. Btg. "Vicenza" dove milita l'amico Cesare Battisti, poi transita nel ruolo Ufficiali quale Sottotenente al Btg. "Edolo" nella 50ª compagnia del 5° Rgt. alpini, partecipando a numerose azioni di guerra sul fronte dell'Adamello. Congedato nel 1919 con il grado di Tenente, viene rieletto presidente della S.A.T. e l'anno successivo, esattamente il 18 luglio 1920 viene eletto quale primo presidente della neo costituita sezione alpini dell'A.N.A. di Trento alla cui guida rimane fino al 1925. Aderisce al regime fascista del quale diviene prima Console poi Generale della M.V.S.N. (milizia volontaria sicurezza nazionale) e nel 1939 viene nominato Senatore del regno con incarico nella Commissione lavori pubblici e delle comunicazioni. Nel 1943 con la caduta del fascismo si ritira a vita privata. Muore a Trento il 20 agosto 1959.