Bagnolini 
              Attilio
            nato 
              nel 1913 a Villadossola (Novara)
              Alpino
              11° Reggimento 
              Alpini
              Battaglione 
              “Intra”
              7ª Compagnia
            Motivazione 
              della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:
            Capo-arma 
              leggera in piccola ridotta avanzata di capitale importanza, spiegava 
              efficace e instancabile azione di fuoco contro le orde nemiche attaccanti. 
              Accortosi che l’avversario, con grave pregiudizio della difesa, 
              tentava, defilato alla vista, l’aggiramento per un roccione sovrastante, 
              non esitava a balzare fuori della ridotta con la sua arma e una 
              cassetta di munizioni e raggiunto il roccione sorprendeva col suo 
              fuoco micidiale il nemico, ergendosi in piedi con l’arma imbracciata 
              per meglio colpirlo. Gravemente ferito al petto, mosso solo dalla 
              preoccupazione di salvare l’arma, riusciva, grondante di sangue, 
              a trascinarla, col suo corpo martoriato, nella ridotta. Quivi, benché 
              stremato di forze, si ergeva nuovamente in piedi e riprendeva a 
              sparare contro il nemico che imbaldanzito ritornava all’assalto. 
              Colpito una seconda volta, ripiegandosi in estremo amplesso sull’arma, 
              lanciava nel dialetto natio, suprema sfida al nemico, l’ultimo grido: 
              “Paìs, feila veddi” (Compagni, vendicatemi). Sublime esempio delle 
              più fulgide virtù guerriere di nostra stirpe.
            Passo 
              Meccan (Mai Ceu), 31 marzo 1936
            Note 
              biografiche:
            Di 
              modeste condizioni economiche dovette dedicarsi al lavoro ancora 
              in giovane età onde sopperire alle necessità famigliari. Chiamato 
              alle armi nell’aprile 1934, venne assegnato al battaglione “Intra” 
              del 4° alpini. Ultimato il servizio di leva nell’ottobre 1935, veniva 
              trattenuto alle armi e nel gennaio 1936 partiva per l’Africa Orientale 
              col suo battaglione assegnato per mobilitazione all’11° alpini. 
              Nel combattimento di Mai Ceu del 31 marzo 1936 l’intero plotone 
              venne decorato per il suo comportamento.
            (la 
              motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le 
              Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor 
              militare d’Italia, Roma 1965)