rassegna stampa da L’ALPINO

periodico dell’Associazione Nazionale Alpini

Città di Contrin
Albo Pretorio della Podesteria

di Alessandro Stagni*

pubblicato il 15 giugno 2016
testo trascritto da Giuseppe Martelli

dalla propria collezione cartacea de L'ALPINO


il titolo dell'articolo pubblicato sul giornale

L'ALPINO n° 14 del 15 luglio 1931


 


Il simpatico disegno che correda l'articolo e che rappresenta il
"Nettuno" trasferito ai piedi della Marmolada.

La Città di Contrin ha ripreso la sua vita estiva. E' arrivato il Nettuno. Il Dio delle acque e del mare - nudo copme il Gianbologna lo ha magistralmente modellato - non ha dimostrato di soffrire troppo la noia del lungo viaggio e nemmeno ha avuto un brivido, quando la brezza pungente della Marmolada l'ha sfiorato. e' anche rimasto impassibile alla ammirazione della folla...
Di bronzo addirittura - erto sulla sua base, adorno di putti e di sirene, come a Bologna fra i cotti medievali della sua bella piazzetta, rosseggianti al tramonto. Qui la cornice è più vasta ed altrettanto degna e le guglie della Marmolada e dell'Ombretta si infiammano anch'esse a sera, nell'ultimo bacio del sole.
Il Podestà di Bologna, nel donarci questo minuscolo capolavoro, fedelissima riproduzione in minore del più bel monumento che Bologna vanta a sua gloria, ha fatto incidere nella targhetta d'argento della base:

Bologna
Allo spirito già richiamata
dal sacro bronzo della vicina cappella (0)
qui parli alle ardimentose giovanili energie
col geniale simbolo della vetusta bellzza.
Giugno - Anno IX

Noi Vi siamo grati, egregio commendatore Berardi (1), e del dono generoso, e della Vostra simpatia per la nostrapiccola, cara Metropoli, che Voi ben conoscete e che vorreste, speriamo, ancora e presto onorare della Vostra presenza.
Bontadini (2) - Bunta il Mago - scamiciato fino all'ombelico e «scalzonato» oltre il ginocchio - guarda il Nettuno attraverso gli occhiali da sole : approva - e gravemente propone di farci regalare una copia della Madonnina del Dom (3). - Da non metterci però vis a vis - mormora qualcuno...
E' arrivata anche la radio.
La nostra torpedo, l'altra notte, era carica da non garantire le balestre nemmeno per un chilometro : il Nettuno - nel suo poco allegro imballo, che ricordava senza indugio certi altri imballi consimili, che di solito sono accompagnati, a passo lento, da preti salmodianti, da ceri accesi, e da gente pensierosa e mesta per via dell'eredità - dicevamo dunque, dal Nettuno, dalla radio, dagli accumulatori, dal telaio e da tutta la interminabile batteria di aggeggi annessi e comnnessi.
Tutto è arrivato ottimamente, e ad Alba, distribuiti i carichi su varie some, ha proseguito per il Contrin. L'operatore, quando si è messo all'opera per il montaggio, aveva attorno una attenta folla di spettatori attendenti con ansia quel complesso di rumori intraducibili, che di solito danno inizio alla serie di audizioni e delle scocciature radiofoniche.
...Silenzio assoluto...
L'ansia e l'attesa si moltiplicano.
Sembra he dalla cassetta nera dipenda la sorte di tutti. Ad un tratto, finalmente, una canzoncina a note gutturali - che ha perciò tutte le caratteristiche attese e necessarie - si ode un po' in confuso. Sollievo immediato dei presenti; si preparano perciò ad ascoltare con religiosa attenzione: capo inclinato, occhi e sguardo perdutamente rivolti in alto, verso il gran trave centrale che Bontadini ha dovuto mettere a sostegno del soffitto e con grave danno all'estetica; labbra leggermente socchiuse; atteggiamento da intenditore e buongustaio...
L'operatore, che ha orecchie tappate dalla «cuffia», guarda attorno esterefatto, senza capire. Dai ricevitori non viene neppure un soffio. Viene invece in sala il cantore, che dopo avere ammirato soddisfatto il panorama, vuol conoscere lo stato dei lavori...
L'operatore prende in fretta tutta la sua roba e aiutato da qualche volonteroso, esce per cercare un posto più tranquillo. La radio ora funziona - nel trasporto da Alba a Contrin - si era spaccato un accumulatore - ma ora è stato sostituito e tutto funziona egregiamente. Anche l'antenna è stata regolata e l'alto parlante, che ha sostituito la cuffia, è sonoro e canoro come del resto deve esserlo un pari suo, addetto al servizio esclusivo di un «otto valvole» di gran classe. Dobbiamo quindi ringraziare l'ingegner Bellocchio di Milano, che generosamente l'ha donata.

La prima giornata d'apertura è stata densa di avvenimenti; oltre alle varie inaugurazioni ed agli episodi drammatici qui riportati, dobbiamo dire che davvero la stagione si è iniziata in modo assai lusinghiero. Domenica a Cantrin, sono convenute almeno 100 persone, di cui oltre 70 anno pernottato. Diverse cordate per la parete sud della Marmolada, carovane, dopolavoristi, alpinisti, tedeschi, gente allegra da ogni parte d'Italia. La Jori nell'imbarazzo - perchè certo non si aspettava tutta quella grazia di Dio - (tuttavia se l'è cavata, come sempre, molto bene). Bontadini in pantaloncini corti e torso nudo, una carovana di escursionisti bolognesi, che per farla più breve sono passati da Treviso, ove hanno pernottato, e per arrivare fin qui: da Pieve di Cadore, Cortina e Pordoi, montati su di un enorme torpedone-pulmann, che per poco non si arrischiava anche sulle scale di Val Contrin: fotografo ufficiale della comitiva l'ottimo Orsini, con macchine e lastre a getto continuo....


l'imbocco della galleria realizzata dalla 206ª compagnia alpini
a Passo Ombretta.

Siamo saliti a Passo Ombretta. Peccato che non avessimo con noi gli sci! Tutta la conca sotto il Passo è ancora ricoperta di uno strato di neve, buona abbastanza, non inferiore agli 80-90 cenimetri. Si potrebbe sciare certamente tutto il mese di luglio. Avviso ai soci! Come vedete, la Commissione (4) dei Rifugi nulla tralascia e nulla trascura per offrirvi il masimo confort. Non abbiamo finora pensato al tennis (pallacorda, per dirla alla nostrana) e nemmeno al ping-pong. E forse non ne faremo niente per un bel po' di tempo ancora. Abbiamo invece provveduto con regolare contratto, per la fornitura della neve, in modo adeguato da assicurare ai nostri concittadini un bel campo estivo di sport invernali. E non chiediamo ringraziamenti, non vogliamo encomi...
Rimetteremo in efficenza la casetta e la galleria che la 206ª compagnia del 7° Alpini costruì nel 1918. La casetta sarà ricovero per la notte per coloro che, volendo fare la parete sud, crederanno opportuno di risparmiare quasi due ore di marcia all'alba, per portarsi da Contrin al Passo. Sarà così il trampolino di partenza per l'ardita arrampicata. Verrà collegata con Contrin per telefono e sarà dotata di qualche cuccetta e di un fornello per riscaldare il caffè o qualche provvista. Potrà servire come meta di belle passeggiate da Contrin, come base per gli sciatori...estivi...(vedi sopra!) e per gli scalatori dell'Ombretta, che da qui è assai fascile. La galleria - ottimamente conservata - verrà ripristinata, rimettendo a posto le poche tavole mancanti del rivestimento e del tavolato per la truppa; resterà come ricordo della grande guerra e ad esempio delle opere indistruttibili che gli alpini hanno ovunque creato sulle posizioni da loro valorosamente tenute. La Città di Contrin stende il suo dominio fino alla base della parete sud in attesa che altri lavori le aggiudichino il progetytato laghetto verso valle...Ma di questo se ne riparlerà un'altra volta.

La Città ha ripreso la vita d'ogni estate. La chisetta è pronta ad accogliere, come per il passato, fedeli per la Messa, coppie per gli sponsali, neonati per il battesimo... Ci manca solo il parroco. Ed è qualcosa! Ne il Podestà, ne il grande architetto (volgliamo intendere il «Bunta») e nemmeno la Jori (5), possono farne le veci... Possibile che fra tanti Cappellani che conta l'A.N.A. non si riesca ad averne uno per ogni domenica, ed altre feste comandate? Sarebbero 12 od al massimo 15 in tutta l'estate! Se i vostri buoni e bravi sacerdoti, fossero davvero affezionati alla montagna ed a Contrin come lo sono all'Associazione, le cose si dovrebbero risolvere in un momento.
Vediamo un po' chi vuole essere il primo?
Per domenica 19 luglio, chi si presenta?
E per domenica 26?
E dopo?
Suvvia reverendissimi camerati e consoci, vedete un poco di mettervi in rango anche voi... Ma intendiamoci: la vostra promessa deve essere proprio un debito d'onore! Non si ammetteranno e non si passerà sopra a nessun caso di forza maggiore, impedimenti, accidenti a secco e simili facezie. Ognuno rispetti il suo turno e non manchi al duplice appuntamento; col buon Dio e cogli scarponi del Contrin, che di scuse non ne vogliono sapere.
IL PODESTA' DEL CONTRIN

 


 

Alessandro Stagni (Sandro) è il personaggio certamente più di rilievo. Nato a Bologna, ufficiale in guerra nel 5° Rgt. Alpini, promotore e fondatore nel 1922 della Sezione bolognese romagnola della quale è stato Presidente dal 1927 al 1930 e dal 1934 al 1938. Con la nomina nel giugno 1928 del bolognese Angelo Manaresi a Commissario straordinario, Stagni è fra i primi ad essere convocato per formare il nuovo direttivo nazionale dell’Ass. Naz. Alpini del quale ne verrà confermato consigliere dal maggio 1929. Si legge sulle cronache de L’ALPINO che Stagni è fra accompagnatori nella prima visita nel luglio 1928 di Manaresi al Contrin ed in tale occasione accetta la proposta di presiedere la Commissione autonoma di gestione del Contrin. Nel maggio 1929 viene ufficializzata la sua nomina a Presidente della Commissione, nomina modificata nel 1932 nell’altisonante “Podestà della Città di Contrin”. Questo incarico, che svolge con solerte dedizione, lo vede impegnato fino al marzo 1946 quando, per ovvie ragioni “politiche” rassegna le dimissioni.

 

note:
(0) ...dal sacro bronzo della vicina cappella... fa riferimento al bronzo della campana donata dalla Sezione bolognese romagnola alla chiesetta-cappella.
(1)
Giovanni Battista Berardi, nato a Lugo di Romagna, è stato Podestà (Sindaco) di Bologna dal 1929 al 1933.
(2) Ernesto Bontadini, nato a Milano, combattente nella Grande Guerra, pluridecorato Capitano nel 2° Rgt. Alpini, poi "nominato ufficialmente l'Archietto del 10° Alpini" (Ass. Naz. Alpini) ed autore nel 1929 del progetto di ritrutturazione della "Città di Contrin" e della "nuova" chiesetta-cappella.
(3) La Madonnina del Dom, così è scritto, non è un errore, ovviamente non si riferisce alla futura Madonna del Don, "reduce dalla Russia", icona conservata nella chiesa dei Cappuccini di Mestre. Sicuramente fa riferimento alla Madonnina del Domm, così indicata nel dialetto milanese la Madonnina del Duomo, con velata simpatica ironia riferita al milanese progettista Bonntadini.
(4) Della Commissione hanno fatto parte anche soci bolognesi romagnoli, vedi altra pagina al link - il nostro contributo alla gentione dei rifugi Contrin
(5) Si riferisce alla moglie della coppia Jori che ne erano i gestori.