albo d’oro degli alpini bolognesi romagnoli

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : "anche gli alpini e artiglieri da montagna CADUTI su fronti opposti"

l'alpino Giorgio Cremonini
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° settembre 2019

Rileggendo e catalogando gli oltre 5.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla breve, giovane, intensa vita di Giorgio Cremonini, del quale ho "scoperto l'inedita notizia" che dopo la pur breve naja come alpino, sceglie la via di combattente nella lotta partigiana contro i tedeschi fino al sacrificio della vita, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.

 

Giorgio Cremonini nasce il 24 marzo 1924 a Castel Guelfo, Bologna, poi residente a Pianoro, Bologna, dove svolge la professione di macellaio.


il ruolo matricolare rintracciato

Chiamato alla visita di leva il 17 novembre 1942 e giudicato abile arruolato, è lasciato in congedo illimitato. Chiamato alle armi il 15 maggio 1943 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini e giunge al Deposito di Brunico, quindi transita per l’addestramento al Btg. “Bassano” in Bassano del Grappa.

Pochi mesi dopo sbandatosi a seguito degli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre, rientra “a casa”.

Dal 2 febbraio 1944 entra nella formazione partigiana 36ª brigata “Bianconcini” della divisione Bologna montagna “Lupo” che opera sull’Appennino bolognese, quindi transita sempre nella 36ª brigata “Bianconcini” ma nella formazione che opera in Romagna, nell’alto imolese, Monte La Fagiola, Monte Battaglia, poi a Cà di Guzzo e Monte Falterona in Toscana.

Durante i combattimenti del 30 maggio 1944 proprio a Monte Falterona se ne perdono le traccia e risulta disperso in combattimento. Sul Ruolo matricolare, invece viene annotato : Disperso in combattimento in Firenzuola (verbale di irreperibilità in data 16-12-1948 del Distretto Militare di Bologna) 30 maggio 1944.

Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle forze armate nella lotta di liberazione.

Nella scheda biografica a cura dell'Ass. Partigiani, viene indicato sepolto (in contrasto con dichiarato disperso n.d.r.) nel Monumento Ossario ai Caduti Partigiani della Certosa di Bologna.

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna dedicato ai partigiani caduti.