albo d’oro degli alpini bolognesi romagnoli

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : "gli alpini e artiglieri da montagna CADUTI su fronti opposti"

il Sottotenente Giuseppe De Bernardi
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° giugno 2019

Rileggendo e catalogando gli oltre 5.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla breve, giovane, intensa, eroica vita del Sottotenente De Bernardi Giuseppe, artigliere alpino combattente sul fronte balcanco, poi per scelta sempre su quel fronte, combattente nella lotta partigiana contro i tedeschi fino al sacrificio della vita, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.

 

Giuseppe De Bernardi nasce a Bologna il 6 novembre 1919.


il ruolo matricolare rintracciato sul quale è stato
applicato nel dopoguerra copia del ruolo originario

Chiamato dal Distretto Militare alla visita di leva il 10 gennaio 1939 è lasciato in congedo e indicato come professione studente, residente in via Jacopo della Quercia 1.

Il 9 marzo 1940 è ammesso al ritardo alla chiamata alle armi quale studente del 1° anno di Ingegneria. Il 3 gennaio 1941 viene ammesso alla continuazione del ritardo quale studente del 2 ° anno di Ingegneria. Il 5 marzo rinuncia al ritardo e chiede di arruolarsi volontario. Il giorno dopo giunge al 3° Rgt. Art. Alpina a Gorizia. Il 16 marzo viene inviato alla Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta quale studente universitario allievo ufficiale. (1) Fra i compagni di corso ritrova molti bolognesi romagnoli. Promosso Caporale il 16 aprile quindi Caporale Maggiore, conseguita la nomina a Sergente il 16 giugno 1941, rientra a Gorizia al 3° Rgt. Art. Alpina. Il 1° settembre viene inviato alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento a Bra, Cuneo nella 5ª batteria di Art. Alpina.

Concluso il corso il 15 febbraio 1942 con la nomina a Sottotenente di complemento e dopo breve licenza in attesa del decreto di nomina, il 15 marzo viene assegnato in servizio nel 1° Rgt. Art. Alpina inquadrato nella Divisione Alp. "Taurinense" a Torino. Il 18 marzo è trasferito a Condovè (Mondovì) in forza al Gruppo "Val Chisone" del 6° Rgt. Art. Alpina della Divisione Alpina "Alpi Graie". Il 27 marzo 1942 rientra al 1° Rgt. Art. Alpina mobilitato per la Croazia ed il 4 aprile giunge in territorio dichiarato in stato di guerra.

Il 5 novembre riabbraccia i famigliari a Bologna per una breve "licenza straordinaria senza assegni" ed al termine, rientra al Corpo in Balcania.

A seguito degli aventi politici legati all'8 settembre 1943 con lo sbandamento anche del Regio Esercito ed a seguito dell'armistizio che vede gli ex alleati tedeschi ora divenuti nemici, ed alleati con il rinato partito fascista della Repubblica Sociale Italiana, riesce a sottrarsi alla cattura da parte dei tedeschi e, costituitasi in Jugoslavia la formazione partigiana Divisione "Garibaldi" entra a far parte della 1ª Brigata Taurinense, nel 40° Btg. dove assume l'incarico di comandante di compagnia.

Durante i combattimenti contro i tedeschi che si svolgono nella giornata del 23 gennaio 1944 in località Vrbica, Montenegro, si prodiga in una coraggiosa altruistica azione nel corso della quale viene poi dichiarato "disperso" ma comunque riconosciuto l'atto di valore, gli viene conferita la Medaglia d'Argento al valor militare "alla memoria" così motivata : Comandante di compagnia, ricevuto l'ordine di ripiegare su una posizione retrostante per evitare che il proprio reparto venisse accerchiato da irruenti forze nemiche, svolgeva l'azione con grande capacità e con particolare spirito combattivo, infliggendo forti perdite all'avversario. Venuto a conoscenza che un suo ufficiale era rimasto gravemente ferito sulla posizione in precedenza occupata, pur conscio dei gravi rischi cui si esponeva, noncurante del violento fuoco nemico, si slanciava con eroico ardimento in soccorso del proprio subalterno. Nel nobile tentativo rimaneva disperso.

Nelle note biografiche redatte dal commilitone Nilo Pes, per il libro Aosta'41, viene indicato deceduto successivamente nei pressi di Berane (Montenegro) per ferite riportate in combattimento contro i Tedeschi e qui sepolto.

 


(1) Fra i compagni di corso ritrova molti bolognesi romagnoli....per approfondire apri la pagina al link AOSTA'41

n.d.r. La fotografia in divisa è stata gentilmente concessa in esclusiva dal fratello Ing. Antonio, per interessamento di Mario Gallotta. Sempre su iniziativa ed interessamento di Mario Gallotta, in data 23 aprile 2013, quale studente caduto in guerra e con significativa cerimonia, gli è stata conferita dall'Università di Bologna la Laurea Honoris Causa in Ingegneria Mineraria.