albo d’oro degli alpini bolognesi romagnoli

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : "anche gli alpini e artiglieri da montagna CADUTI su fronti opposti"

l'alpino Dante Elmi
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° settembre 2019

Rileggendo e catalogando gli oltre 5.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla breve, giovane, intensa vita di Dante Elmi, del quale ho "scoperto l'inedita notizia" che dopo la pur breve naja come alpino, sceglie la via di combattente nella lotta partigiana contro i tedeschi fino al sacrificio della vita, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.

 

Dante Elmi nasce l’11 settembre 1922 a Camugnano, Bologna, dove svolge la professione di meccanico tornitore.


il ruolo matricolare rintracciato

Chiamato alla visita di leva il 23 aprile 1941 e giudicato abile arruolato, è lasciato in congedo illimitato.

Chiamato alle armi il 29 gennaio 1942 viene assegnato all’11° Rgt. Alpini predesignato per il Btg. “Bolzano”. Il 22 luglio transita all’8° Rgt. Alpini e, ricoverato all’ospedale militare di Udine, viene dichiarato non più idoneo al servizio incondizionato (alle fatiche di guerra n.d.r.), ma solo idoneo al servizio in patria.

Il 27 luglio 1943 viene ricoverato per cure all’ospedale militare di Bologna e qui viene colto dagli eventi legati all’armistizio dell’8 settembre. Non rientra al reparto e nel Ruolo matricolare viene indicato : Sbandatosi in seguito agli avvenimenti sopravvenuti all’armistizio.

Dal 6 giugno 1944 entra nella formazione partigiana Giustizia e Libertà che opera nella zona metropolitana di Bologna. Ferito in combattimento il 13 ottobre, viene trasportato all’ospedale militare di Firenze dove muore il giorno dopo 14 ottobre.

Sul Ruolo matricolare invece viene indicato : Morto all'Ospedale Militare di Firenze per ferita accidentale d'arma da fuoco. 14 ottobre 944 (Espresso raccomandato n°..... del M.D.E. 28-4-52. Parificato a Bologna 1 luglio 1955.

Equiparato a tutti gli effetti per il servizio partigiano ai militari volontari che hanno operato in unità regolari delle forze armate nella lotta di liberazione.

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna dedicato ai partigiani caduti.