MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2005

Arena Giuseppe

nato nel 1899 a Pizzoni (Catanzaro)
Capitano in servizio permanente effettivo
7° Battaglione Eritreo
Comandante 3ª Compagnia

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Capitano in servizio permanente effettivo
4° Reggimento Alpini
nel 1934

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Al comando di una compagnia di ascari in avanguardia, nella urgenza di irrompere al più presto nel dispositivo nemico, dimostrava rara perizia e suprema energia. Di fronte a uno sbarramento roccioso, saldamente occupato dal nemico, l’affrontava con rapida decisione e, pur seriamente ferito ad una mano, slanciandosi alla baionetta, dopo rapida ed aspra lotta lo conquistava occupandolo. Attaccato impetuosamente e circondato da forti formazioni nemiche sopraggiunte, seppe fronteggiare cos’ grave situazione per dare tempo al restante del battaglione di contromanovrare, rimanendo una seconda volta ferito ad una gamba. Fasciate alla meglio le sue ferite, agli urli furibondi del nemico che gli intimava la resa, rispondeva: “Vedrete tra poco come si arrendono gli ascari del Re d’Italia”. E ciò dicendo egli e i suoi tenevano in rispetto il nemico a colpi di bombe a mano. Nello strazio del dolore trovava la forza di gridare: “Evviva l’Italia”. Supremo esempio di olocausto nel nome d’Italia, orgoglio del reparto che ebbe la gloria di averlo comandante.

Manué (battaglia del Bararus) Africa Orientale, 28 febbraio 1936

Note biografiche:

(Altre decorazioni: sottotenente in servizio permanente effettivo per meriti di guerra (novembre 1917)

Conseguita la maturità classica nel Liceo Ginnasio di Vibo Valentia, venne chiamato alle armi, appena diciottenne, nell’aprile 1917. Nominato aspirante pochi mesi dopo, partecipò alla prima guerra mondiale prima col 225° reggimento fanteria “Arezzo” col quale si distinse sul Piave nel 1918 e poi col grado di tenente nel 14° reggimento della Brigata “Pinerolo”. Nel 1925 fu trasferito al 7° reggimento alpini e con la promozione a capitano, nel 1930, all’8° alpini. Nel febbraio 1934 passò al 4° reggimento alpini e un anno dopo, trasferito al Regio Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea, si imbarcava a Napoli per l’Africa Orientale. Sbarcato a Massaua il 14 marzo 1935, assumeva il comando della 3ª compagnia del 7° battaglione eritreo.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)