MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2005

Bellocchio Giovanni

nato nel 1908 ad Alessandria
1° Caposquadra (1)
Brigata mista fanteria “Frecce Azzurre”
2° Reggimento
1° Battaglione

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sergente di complemento
4° Reggimento Alpini
nel 1930

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Vicecomandante di plotone arditi in seguito a morte dell’ufficiale, assumeva, sebbene egli stesso ferito ad una gamba, il comando del plotone incitando i suoi uomini a vendicare il comandante e guidandoli all’attacco. Colpito a morte a pochi passi dall’obiettivo, ricusava ogni soccorso incitando i dipendenti ad ultimare l’azione e pregandoli di salutare gli ufficiali del battaglione. Spirava serenamente volto alla ormai conquistata trincea.

Paridera de Arriba, 24 settembre 1937

Note biografiche:

Rinunciò al beneficio della ferma minore per arruolarsi, nel maggio 1928, in qualità di musicante nella banda presidiarla del 2° Corpo d’Armata in Alessandria. Promosso caporale musicante e sostenuto con successo l’esperimento di capofanfara passò nel luglio 1929 nel 4° reggimento alpini col grado di sergente trombettiere. Congedato per fine ferma nel luglio 1930 ed iscrittosi nella Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, fu mobilitato, quale volontario, in servizio non isolato all’estero, col grado di 1° caposquadra. Sbarcato a Cadice il 5 gennaio 1937, veniva destinato al 1° battaglione del 2° reggimento della Brigata mista “Frecce Azzurre”.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

(1) 1° Caposquadra, grado della Milizia, corrisponde nell’Esercito a Sergente Maggiore.