MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 luglio 2005

Brevi don Giovanni

nato nel 1908 a Rocca del Colle (Bergamo)
Tenente Cappellano di complemento
9° Reggimento Alpini
Battaglione “Val Cismon”

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare - decorato vivente -:

Apostolo della fede, martire del patriottismo, in ogni situazione, in ogni momento si offriva e si prodigava in favore dei bisognosi, noncurante della sua stessa persona. Sacerdote caritatevole ed illuminato,infermiere premuroso ed amorevole, curava generosamente gli infetti di mortali epidemie. Intransigente patriota, con adamantina fierezza, affrontava pericoli e disagi, senza mai piegarsi a lusinghe e minacce. Di fronte ai doveri ed alla dignità di soldato e di italiano preferiva affrontare le sofferenze e il pericolo di morte pur di non cedere. Eroicamente guadagnava il martirio ai lavori forzati. Esempio sublime di pura fede e di quanto possa un apostolo di cristo ed un soldato della Patria.

Prigionia in Russia, 1942-54

Note biografiche:

(altre decorazioni: Croce di Guerra , Mali Scindeli, Fronte greco, aprile 1941)

Compì i suoi studi nel Seminario di Albino (Bergamo) e in quello regionale di Bologna. Laureato in teologia nel 1934, venne consacrato sacerdote e nel 1935 divenne missionario nel Camerun francese. Dispensato dal servizio di leva, fu chiamato alle armi quale cappellano militare col grado di tenente nel gennaio 1941 ed inviato in Albania col battaglione “L’Aquila” del 9° reggimento alpini. Partecipò alle operazioni di guerra svoltesi sul fronte greco-albanese. Nell’aprile dello stesso anno rientrò col reparto al deposito del reggimento e nell’agosto 1942 partì per la Russia col battaglione “Val Cismon” della Divisione alpina “Julia”. Durante il ripiegamento dalle posizioni del Don, la sera del 21 gennaio 1943, al bivio della strada Rossosch-Waluiki, cadde prigioniero dei russi con i superstiti del reggimento. Trasferito prima in un campo di punizione unitamente al tenente colonnello Russo, ai maggiori Massa Gallucci e Zigiotti, al capitano Magnani, al tenente medico Reginato, al tenente Loli e al tenente Pennisi, fu poi condannato ai lavori forzati in base a insussistenti accuse. Rimpatriato nel gennaio 1954, nel 1958 fu promosso capitano e dal luglio 1961 cappellano militare capo, assegnato alla 2ª legione della guardia di finanza a Torino.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

(la M.O. Brevi don Giovanni è deceduto a Ronco Biellese il 31 gennaio 1998)

note: ulteriori notizie biografiche sono già pubblicate nel mio sito, apri la pagina - padre Giovanni Brevi -