MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2005

Buffa di Perrero Carlo

nato nel 1867 a Torino
Ten. Colonnello in servizio permanente effettivo
Brigata “Barletta”
138° Reggimento Fanteria

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Maggiore in servizio permanente effettivo
7° Reggimento Alpini
C.te Battaglione “Pieve di Cadore”
nel 1916

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Alla testa del suo reggimento, con sereno sprezzo del pericolo, lo condusse alla conquista di una forte e contrastata posizione nemica. Superatala, con meraviglioso ardimento e mirabile slancio, sempre in prima linea, proseguì nell’azione inseguendo il nemico, frustrandone ogni tentativo di resistenza, spingendosi fino alla linea più avanzata del campo di battaglia. Ivi, con insuperabile serenità ed incrollabile fermezza, per un’intera notte e fino al mezzogiorno dell’indomani, seppe col suo valoroso reggimento resistere agli accaniti contrattacchi dell’avversario ed alle sue ripetute minacce di avvolgimento, assicurando così la completa, brillantissima vittoria conseguita dai nostri nel pomeriggio dello stesso giorno. Sulla stessa linea più avanzata, trovò morte gloriosa mentre si studiava di affermare la vittoria col consolidamento delle posizioni conquistate.

Locvizza, Kostanie, 1-4 novembre 1916

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia Argento (Monte Cristallo,1915)

Passato dal Collegio Militare di Milano alla Scuola Militare di Modena, ne uscì nel 1887 sottotenente nel 50° Fanteria (brigata “Parma”). Tre anni dopo andò in Eritrea quale ufficiale d’ordinanza del generale Gandolfo. Rimpatriato e promosso tenente, si meritò nel 1893 un encomio per il contegno tenuto in momenti critici a Caltagirone. Passò poi negli Alpini al 4° reggimento, divenendo capitano al 2°, dove fu ancora encomiato per la sua prestazione durante un alluvione a Crissolo. Un terzo encomio ebbe nella campagna di Libia nella quale comandava il battaglione “Fenestrelle” del 5° reggimento. Promosso maggiore nel 7° reggimento Alpini partì per la guerra europea al comando del battaglione “Pieve di Cadore” di nuova formazione, e combattendo con questo riportò due ferite sul Monte Cristallo. Ebbe la promozione a tenente colonnello il 17 marzo 1916 e poco dopo fu nominato comandante del 138° reggimento Fanteria di nuova formazione, al comando del quale cadde da prode.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)