MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
aggiornato il 1° luglio 2016

Cavarzerani Anto Maria (Antonio)

nato nel 1914 a Udine
Sottotenente di complemento
8° Reggimento Alpini
Battaglione “Tolmezzo”

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Volontario di guerra, sempre primo ad ogni impresa difficile e rischiosa, già distintosi in aspri combattimenti per ardimento e valore, nel corso di una durissima azione, assolveva volontariamente delicate e pericolose missioni, attraversando zone intensamente battute dall’artiglieria e dalle armi automatiche nemiche. Durante aspro combattimento, verificatasi una pericolosa infiltrazione nemica, assumeva volontariamente il comando di un reparto di formazione e si lanciava a fronteggiare l’avversario. Ripetutamente attaccato da forze preponderanti, resisteva con incrollabile tenacia e contrassaltava il nemico alla testa dei propri uomini, rimanendo mortalmente ferito. Conscio della prossima fine, con sublimi parole di fede e di amor patrio, continuava ad incitare i suoi alpini alla lotta e si diceva lieto di aver potuto compiere fino all’estremo sacrificio il proprio dovere di soldato. Fulgido esempio di elevato sentimento del dovere e di elette virtù militari.

Quota 1615-quota 1143 di Monte Golico (Fronte Greco) 27 febbraio-9 marzo 1941

Note biografiche:

Figlio di un generale degli alpini, frequentata la Scuola allievi ufficiali di Bassano venne nominato sottotenente di complemento nell’8° reggimento alpini nel 1937. Assegnato al battaglione “Tolmezzo” fu congedato nel febbraio del 1938. Richiamato nel marzo 1939, partecipò, sempre nel battaglione “Tolmezzo”, all’occupazione dell’Albania. Rimpatriato nel luglio seguente ed inviato in licenza straordinaria, riprese gli studi universitari presso l’Università di Padova ove, nel 1940, conseguì la laurea in giurisprudenza. Entrata l’Italia in guerra otteneva di essere richiamato in servizio e nel gennaio 1941 ritornava in Albania con l’VIII battaglione complementi. Rifiutata l’assegnazione ad un comando di grande unità, volle ritornare fra i suoi alpini del “Tolmezzo”. Ferito gravemente all’addome il 9 marzo 1941, decedeva all’ospedale da campo 628 sei giorni dopo.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

aggiornamento inserito il 1° luglio 2016.
Da aggiornate ricerche sul giornale il Resto del Carlino del 1° maggio 1941, è emerso che negli anni della pre-guerra (1939-1940) ha risieduto a Bologna come Avvocato legale nella Società delle Assicurazioni Generali ed anche, sempre come legale, nella società TIMO (Telefoni Italia Medio Orientali S.A.)
che aveva la sede principale a Bologna mentre la direzione generale era a Torino. Quindi in questo biennio alterna periodi di residenza e di lavoro a Bologna e a Torino.