MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pagina aggiornata il 15 ottobre 2010

Chanoux Emilio (Emile)

nato nel 1906 a Rovenaud Valsavaranche (Aosta)
Partigiano combattente
Capo dell'antifascismo valdostano
Comitè de Libèration

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente di complemento
4° Reggimento Alpini
nel 1940

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Uomo di azione, oltre che di pensiero e di studi, mai arresosi al fascismo, alimenta clandestinamente in terra valdostana la fiaccola della resistenza passiva e quindi della ribellione armata, organizzando fin dall’inizio la lotta partigiana, confermandosi capo indiscusso del movimento di liberazione della Valle d’Aosta. Consapevole del suo imminente arresto e conscio delle conseguenze, affronta il rischio e rimane responsabilmente al suo posto. Catturato e sottoposto ad atroci torture perché riveli i nomi e i piani dell’organizzazione, non si piega, non si arrende e non parla, sopportando il martirio, fino al supremo sacrificio, con serena fermezza e lucido eroismo, destando l’ammirazione dei suoi stessi aguzzini. Altissimo esempio per tutti i combattenti della Valle d’Aosta di cosciente coraggio e di fede indomabile negli ideali di giustizia e libertà.

Aosta, 19 maggio 1944

Note biografiche aggiornate:

Dopo aver frequentato le scuole medie presso il Piccolo Seminario di Aosta, diventa strenuo difensore dei principi della “patrie valdotaine” (patria valdostana) a difesa delle tradizioni e istituzioni della Valle. Osteggiata dal regime, l’associazione divenne clandestina ed i suoi aderenti perseguitati. Nonostante l’impegno “politico” riesce, nel 1927 a ventuno anni, a laurearsi in legge. Nell’anno precedente era stato chiamato alle armi e dopo il corso di allievo ufficiale di complemento e promosso sergente allievo uffiale viene lasciato in congedo per motivi di studio. Ripresa la vita civile divenne segretario comunale a Valsavaranche ed a Cogne poi apre uno studio di notaio ad Aosta. Nominato sottotenente di complemento nel dicembre 1939 viene comunque lasciato in congedo.Richiamato alle armi nel settembre 1940 svolge il prescritto serviziodi prima nomina nel 4° Rgt. Alpini. Nel febbraio 1943 viene nuovamente richiamato alle armi fino al 25 luglio. Con l’armistizio dell’8 settembre 1943 organizzò la lotta partigiana in Valle d’Aosta e divenne il capo del Movimento di Liberazione. Arrestato il 18 maggio 1944 fu barbaramente seviziato e, nell’estremo tentativo di strappare preziose informazioni, gli condussero davanti la moglie, anche lei arrestata, ed alla sua presenza ebbe soltanto la forza di sussurrare in valdostano “ Non ho parlato, Celeste”.

(essendogli stata conferita la Medaglie d’Oro in data successiva al 1965, il suo nominativo non compare nel libro le Medaglie d’Oro al valor Militare - Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

Le note biografiche sono tratte da varie pubblicazioni consultate.

note biografiche aggiuntive inserite il 15 ottobre 2010, pervenute da Alessandro Celi, direttore de "L'Alpin Valdoten", organo della Sezione ANA Valle d'Aosta, tratte dal foglio matricolare o stato di servizio redatto dal Regio Esercito Italiano. Queste note sono corredate da altre notizie aggiuntive tratte dal suo curricolo civile.

*L'1 settembre 1926 è allievo ufficiale di complemento presso la Scuola di Bra.
*Il 15 dicembre 1926 è promosso caporale.
*Il 15 marzo 1927 è promosso sergente.
Negli anni Trenta supera il concorso di notaio e, dopo un periodo in altre località della Valle e del Canavese, si stabilisce ad Aosta con la famiglia.
*L'1 novembre 1940 nominato sottotenente con anzianità 1 gennaio 1940, bollettino ufficiale pag. 8217, anno 1940 dispensa 76.
*Ha giurato fedeltà alla Patria il 16 settembre 1940 a Prè-Saint-Didier (dove svolge servizio di prima nomina nel 4° Rgt. Alpini).
Posto in congedo illimitato provvisorio fino alla fine di febbraio 1943, quando viene richiamato e assegnato all'Ufficio Censura posta militare di Milano, dal quale viene inviato in servizio a Chambéry.
A Chambèry stringe contatti con la Resistenza locale, soprattutto dopo il 25 luglio 1943 (data in cui si trova ad Aosta, sembra).
L'8 settembre sfugge alla cattura e viene ospitato da un sacerdote savoiardo, rientra poi in Valle a piedi e riprende l'attività di notaio, costituendo, nel frattempo, il primo Comitato valdostano.
Arrestato il 18 maggio 1944 e torturato, muore durante la notte successiva.