MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2005

Chilesotti Giacomo

nato nel 1912 a Thiene (Vicenza)
Partigiano combattente
C.te Formazione partigiana “Pasubio”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente di complemento
Genio Alpino
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Anima ardente di patriota, ebbe larga schiera di giovani seguaci dal suo entusiasmo trascinata nella santa e cruenta lotta delle liberazione della Patria. Dai Berici all’Altopiano di Asiago fu condottiero valoroso e le cinque Brigate partigiane da lui organizzate e da lui fieramente addestrate, rifulsero per indomito valore in numerose azioni di guerriglia e sabotaggio. Durante le radiose giornate insurrezionali si infiltrava arditamente fra le colonne tedesche portando lo scompiglio nelle file nemiche. Catturato e condannato alla fucilazione, affrontava con eroico stoicismo il plotone di esecuzione e le sue ultime parole furono di incitamento ai compagni a perseverare nella lotta. All’alba dell’agognata vittoria il piombo nemico stroncava la sua eroica esistenza. Fulgido esempio di coraggio, di mirabile forza d’animo e di combattente.

Sandrigo, 28 aprile 1945

Note biografiche:

Laureato in ingegneria meccanica e navale. Chiamato alle armi nel gennaio 1941 ed arruolato nel 4° reggimento genio, prestò servizio per qualche tempo all’Istituto Geografico Militare col grado di sergente. Inviato nell’agosto 1942 al corso allievi ufficiali di Pavia e nominato sottotenente nel gennaio 1943, fu assegnato alla compagnia artieri del 4° reggimento genio allora in Africa Settentrionale. Dopo la battaglia di El Alamein, ritornò al deposito reggimentale dove si trovava alla data dell’armistizio. Rifugiatosi nell’alto Vicentino organizzò le prime bande partigiane, e con esse, nella primavera del 1944, costituì la Brigata “Mazzini”. Di poi organizzò e costituì altro gruppo di Brigate con le quali, all’inizio del 1945, dette vita alla Divisione alpina “Ortigara” di cui divenne comandante col grado di tenente colonnello. Nella fase finale della lotta, avventuratosi con soli due gregari fra le colonne nemiche in ritirata, fu riconosciuto e catturato.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)