MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° ottobre 2005

Curotti Silvestro

nato nel 1920 a Domodossola (Novara)
Partigiano combattente
Divisione “Beltrami”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Artigliere Alpino
1° Reggimento Artiglieria Alpina
Gruppo “Aosta”
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Subito dopo l’armistizio militava nelle formazioni partigiane dell’Ossola e poi in quelle di Vallestrona distinguendosi per valore e per capacità ed ottenendo il comando di un plotone di arditi sabotatori. Sorpreso nel corso di una azione da un’ottantina di SS. Germaniche, con calma e decisione riusciva a disimpegnare i suoi uomini, salvando il prezioso materiale di sabotaggio da poco aviolanciato. Per questo fare si attardava per coprire con il fuoco la ritirata.  Tagliato fuori e serrato da presso si chiudeva in un casolare resistendo per quattro ore respingendo ripetuti inviti di resa. In mezzo all’incendio, provocato da nutrito tiro di mortai, lanciava le ultime bombe a mano e dopo aver risposto alla reiterata intimazione: “ I patrioti muoiono ma non si arrendono”, con l’ultimo colpo della sua pistola si dava la morte prima di cadere prigioniero. L’eroico contegno del valoroso partigiano si imponeva anche al feroce nemico che concedeva l’onore delle armi.

Oira (Novara), 3 giugno 1944

Note biografiche:

Giovane sportivo e decoratore edile, chiamato alle armi, prese parte alle operazioni di guerra svoltesi alla frontiera occidentale nel giugno 1940 come artigliere nel gruppo “Aosta” del 1° reggimento artiglieria alpina. Dalla fine di aprile del 1941 partecipò col reparto alla campagna jugoslava e alle successive operazioni di guerriglia nei territori occupati. Dopo l’armistizio dell8 settembre 1943, rientrato in Patria, raggiungeva una formazione partigiana della Divisione “Beltrami”. Al comando di una squadra volante di arditi, si distinse combattendo a Gravellona, a Celio e a Strona dove, bloccato in una casa, riuscì a mettersi in salvo dopo aver ucciso tre militari tedeschi. Poco tempo dopo, in identico episodio nella località Oira perdeva la vita.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)