MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pagina aggiornata al 1° marzo 2009

Dacomo Pietro Augusto

nato nel 1921 a Monticello d’Alba (Cuneo)
Partigiano combattente
Formazione “Maggiore Mauri”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente di complemento
104° Reggimento alpini di marcia
2° Battaglione
607ª Compagnia
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Giovanissimo, animato da fede incrollabile, accorse fra i primi al richiamo santo della Patria, cui prodigava con ardore ineguagliabile ogni energia. In lunghi giorni di lotta acerrima contro il nemico tedesco, soverchiante per numero e mezzi, dava prove esemplari di coraggio, finché, stremato di forze, ma intatto nello spirito indomito, veniva catturato con l’arma in pugno. Rinchiuse in una orribile cella sotterranea, torturato ferocemente, privato di cibo e acqua, ma sorretto da gigantesco amore per l’Italia, taceva resistendo ad ogni sevizia. Nel momento estremo, il corpo piagato ed infranto, trovava ancora la forza per gridare agli invasori la sua fede negli eterni destini dell’Italia. Fulgido esempio di eroismo e di fede alle generazioni future.

Cairo Montenotte, 16 aprile 1944

Note biografiche:

Figlio di modesti proprietari terrieri, pur non disdegnando il lavoro dei campi, conseguì nel 1940 il diploma magistrale a Brà. Chiamato alle armi nel marzo dell’anno successivo ed inviato alla Scuola centrale militare di alpinismo di Aosta, vi conseguiva nel giugno 1941 la promozione a sergente quindi, ammesso al corso allievi ufficiali di Bassano del Grappa, fu promosso sottotenente nel marzo 1942. Destinato al 3° reggimento alpini, venne assegnato nell’agosto dello stesso anno al II battaglione del 104° reggimento alpini di marcia della “Cuneense” col quale partecipò alle operazioni di guerra nei territori già jugoslavi riportando una ferita in combattimento e meritando un encomio dal Comando del IV Corpo d’Armata. Trovatasi ancora in licenza di convalescenza quando sopravvenne l’armistizio. Organizzata una squadra di volontari nella borgata natia, raggiungeva nel novembre 1943 le formazioni partigiane del maggiore Mauri operanti nelle Langhe. Fu catturato in un rastrellamento in Val Casotto a fine marzo del 1944.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)