MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° novembre 2005

Del Din Renato

nato nel 1922 ad Auronzo (Belluno)
Sottotenente in servizio permanente effettivo
Partigiano combattente
Gruppo “Osoppo e Friuli”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente in servizio permanente effettivo
8° Reggimento Alpini
Battaglione “Gemona”
70ª Compagnia
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Subito dopo l’8 settembre iniziava decisamente la lotta partigiana. Compiva numerosi e rischiosi atti di sabotaggio, meritando in breve tempo il comando della 1ª banda di montagna del Gruppo Divisioni d’Assalto “Osoppo-Friuli”. Allo scopo di fare insorgere Tolmezzo, fortemente presidiata dal nemico, con soli 12 partigiani irrompeva di notte nella città aprendosi la strada a colpi di mitra e bombe a mano. Con audacia temeraria attaccava la caserma. Colpito mortalmente cadeva a terra, ma ancora non domo, si rialzava gridando “Viva l’Italia!, Osoppo avanti!” finché una nuova raffica ne stroncava l’eroica vita.

Tolmezzo, 26 aprile 1944

Note biografiche:

Figlio di ufficiale degli alpini, conseguiva la maturità classica nel Collegio Militare di Milano, entrava alla Scuola Militare di Modena e nel marzo 1943 era nominato sottotenente in servizio permanente effettivo. Dopo aver frequentato il corso d’applicazione veniva assegnato nell’agosto successivo al battaglione “Gemona” dell’8° alpini della Divisione “Julia” dove assumeva il comando di un plotone della 70ª compagnia. Dopo l’8 settembre 1943, fu tra i primi a raggiungere le formazioni partigiane su monti del Friuli e al comando di una banda del Gruppo Divisioni “Osoppo-Friuli” si distinse a Plastichis e nella zona di Morsano al Tagliamento. Raggiunta Pielungo nelle prealpi carniche, decise con supremo sprezzo della vita di attaccare in Tolmezzo il forte presidio tedesco; ma travolto nel combattimento, cadde da prode. Iscritto nella facoltà di scienze politiche a Padova, gli venne conferita da quella Università la laurea “ad honorem” alla memoria.

(n.d.r: aggiuntiva: sua sorella Paola, classe 1923, partigiana nella stessa formazione, era stata decorata vivente, di Medaglia d’Oro al valor militare.)

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)