MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° agosto 2005

D’Eramo Italo

nato nel 1906 a Lamia (Grecia) da famiglia originaria di Rocca di Mezzo (L’Aquila)
Tenente di complemento
1° Reggimento Alpini
Battaglione “Pieve di Teco”
Compagnia Comando

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Ufficiale informatore di reggimento alpini, durante sanguinoso combattimento sostenuto con spiccato ardimento, caduti la maggior parte dei suoi uomini, assumeva d’iniziativa il comando di un plotone di formazione ed accorreva nel folto della mischia contrassaltando valorosamente il nemico. Ferito al torace, rifiutava di abbandonare i suoi alpini e fattosi adagiare su una slitta così partecipava ai successivi aspri combattimenti sostenuti dal reggimento durante dodici giorni di ripiegamento per tentare di sfuggire all’accerchiamento nemico. Attaccato il suo plotone da forze preponderanti, rifiutava sdegnosamente di arrendersi e, imbracciato il suo fucile automatico, continuava a sparare fino a che cadeva crivellato dai colpi. Luminoso esempio di stoica fermezza.

Fronte russo, 17-28 gennaio 1943

Note biografiche:

Allievo sottufficiale nel 2° reggimento alpini nel 1926, con promozione a sergente nell’ottobre 1927, fu assegnato al battaglione “Ceva” del 1° alpini dal quale venne congedato nel dicembre 1928. Impiegato come geometra presso l’Ufficio tecnico del comune di Genova, nel febbraio 1941 fu richiamato a domanda col grado di tenente e destinato al battaglione “Pieve di Teco”. Comandato prima a prestare servizio presso l’Ufficio censura di Milano, nel settembre rientrò al reggimento e il 25 luglio del 1942 partì per la Russia.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)