MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 ottobre 2005

Failla Giuseppe

nato nel 1922 a Vercelli
Sottotenente in servizio permanente effettivo
Partigiano combattente
27ª Divisione partigiana jugoslava
Brigata “Kraiska”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente in servizio permanente effettivo
4° Reggimento Alpini
Battaglione “Intra”
24ª Compagnia
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Datosi alla macchia dopo un mese di cruenta lotta contro i tedeschi in terra straniera ed immesso successivamente in un battaglione partigiano locale, ne diventava ben presto il più apprezzato combattente. Ferito in un accanito combattimento, assumeva egualmente il comando del battaglione e trascinava all’attacco vittorioso i suoi alpini ed i partigiani slavi. Declinata l’offerta di rimpatrio, combatteva ancora aspramente nelle file partigiane finché, colpito da una greve malattia ed abbandonato in posto, riusciva dopo infiniti stenti a raggiungere altre unità partigiane, ove diventava l’organizzatore e l’animatore di connazionali dispersi. In un durissimo combattimento difensivo, mentre più cruenta era la lotta, si slanciava in avanti per recuperare un soldato gravemente ferito. Nel generoso tentativo, indice dell’amore per i suoi soldati, cadeva colpito a morte, suggellando così un anno di lotte accanite, di eroismi senza pari, di sacrifici senza nome, per amore e per l’onore della Patria.

Bosnia- Montenegro, 3 settembre 1943-3 agosto 1944

Note biografiche:

Iscritto nella facoltà di giurisprudenza presso l’Università di Torino, scelse la carriera delle armi ed ammesso nell’Accademia Militare di Modena nell’ottobre 1941, ne uscì sottotenente nell’aprile 1943. Assegnato a sua domanda al 4° reggimento alpini, frequentò prima il corso applicativo di Parma, poi quello di specializzazione alpinistica a Cortina d’Ampezzo, quindi, raggiunse nel Montenegro il reggimento mobilitato. Destinato alla 24ª compagnia del battaglione “Intra”, pochi giorni dopo il suo arrivo lo sorprese l’armistizio. Fece parte con i suoi alpini della Divisione “Garibaldi”, ma ammalatosi e lasciato sul posto, raggiunse e si arruolò in un battaglione jugoslavo della Brigata “Kraiska” della 27ª Divisione partigiana. Combattente audace, apprezzato dai partigiani jugoslavi, per il coraggio e per la perfetta conoscenza della lingua e dei costumi locali, si distinse nella zona di Trovo, nei pressi di Sarajevo e nella zona di Mostar.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)