MEDAGLIE d’ORO al Valore Militare della Guerra 1915–1918
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 settembre 2005

Feruglio Manlio

nato nel 1892 a San Trovaso di Preganziol (Treviso)
Capitano di complemento
7° Reggimento Alpini
Battaglione “Monte Pavione”
Comandante 148ª Compagnia

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Fulgido esempio di eccelse virtù militari, durante vari violenti attacchi nemici, ritto sui ruderi della trincea distrutta dai bombardamenti avversari, sempre primo fra tutti ove più grave era il pericolo, seppe infondere nella propria compagnia la ferrea volontà di non cedere, non ostante le ingenti perdite. Ferito una prima volta egli stesso alla testa, non desisteva dal combattere, respingendo valorosamente e tenacemente, coi pochi superstiti, i reiterati attacchi di forze soverchianti nemiche, finché una scheggia di granata al petto ne troncava la nobile esistenza.

Val Calcino, 11-12 dicembre 1917

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia di Bronzo (Passo Cinque Croci, 1915)

Commerciante di professione, fu per lungo tempo all’estero, ove maggiormente amò la Patria che, volle servire quando entrò in guerra contro l’eterna nemica. Fu perciò soldato nell’8° reggimento alpini, donde passò nel 2° quale allievo ufficiale e poi nel 6° colla promozione di sottotenente di complemento. Nel primo anno di guerra si meritò una Medaglia di Bronzo ed un encomio solenne e riportò una ferita; tenente poco dopo, divenne capitano nel 1917 e passò dal 2° al 7° reggimento addetto alle salmerie. Volle tornare in linea e venne destinato al battaglione di nuova formazione “Monte Pavione”, al comando di una compagnia del quale valorosamente combattendo cadde colpito in pieno petto.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)