MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pagina aggiornata al 15 gennaio 2009

Fincato Giovanni

nato nel 1891 ad Enego (Vicenza)
Tenente Colonnello in servizio permanente effettivo
Partigiano combattente
C.te della piazza di Verona

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Tenente Colonnello in servizio permanente effettivo
6° Reggimento Alpini
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Prode ufficiale, già tre volte decorato della medaglia d’argento al valor militare, durante l’occupazione tedesca del Paese organizzò tra i primi la resistenza armata nella Zona di Verona. Affrontando per sé e per i famigliari gravi privazioni e seri pericoli, animò la lotta con la fede e con l’esempio. Comandante clandestino della piazza di Verona, dopo un anno di indifesa e coraggiosa attività, cadde nelle mani del nemico durante uno scontro nelle vicinanze della città. Ripetutamente interrogato e barbaramente seviziato per circa un mese, mantenne contegno fiero ed esemplare nulla rivelando sino a che il 6 ottobre 1944, dopo sedici ore di torture, stoicamente affrontate, il suo nobile cuore cessò di battere. Il suo corpo, gettato nell’Adige, più non venne trovato, ma il suo spirito continuò a levarsi, animatore della lotta, per la Patria e per la Libertà.

Zona di Verona, settembre 1943-ottobre 1944

Note biografiche:

(Altre decorazioni: 3 Medaglie Argento (Crepaggio, giugno 1916 ; Monte Ortigara, giugno 1917 ; Fellette, ottobre 1918), tenente in servizio permanente effettivo per meriti di guerra (1917)

Entrato in guerra nel maggio 1915 col grado di sergente, nel dicembre dello stesso anno venne nominato sottotenente di complemento. Dopo avere combattuto valorosamente col 6° reggimento alpini, due volte ferito nel 1916 e nel 1917 e nominato tenente in servizio permanente effettivo per meriti di guerra (1917), terminò la prima guerra mondiale col grado di capitano, in Albania col battaglione “Feltre”. Trasferito a domanda nel ruolo mobilitazione nel 1934, per quattro anni disimpegnò le funzioni di giudice effettivo presso il Tribunale militare di Bologna e per altri quattro anni quelle di giudice supplente presso il Tribunale Militare di Verona, col grado di maggiore. Promosso tenente colonnello dal 1° gennaio 1942, prestò prima servizio presso il deposito del 6° alpini e dal 1° agosto 1943, poi, come comandante del CLXVII battaglione costiero schierato a difesa delle coste della Provenza. Sopraggiunta la dichiarazione dell’armistizio, dopo l’8 settembre 1943 si rifugiò in un primo tempo in Piemonte, poi sui monti del vicentino ed infine si portò a Verona, dove svolse anche opera di collaborazione con militari di una speciale missione segreta delle Nazioni Unite.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)