MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pagina aggiornata al 15 gennaio 2009

Gasparotto Leopoldo

nato nel 1902 a Milano
Partigiano combattente
C.te formazioni lombarde "Giustizia e Libertà"

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Tenente di complemento
Scuola Centrale Militare di Alpinismo di Aosta
nel 1938

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Avversario di antica data del regime fascista, già prima dell’armistizio dell’8 settembre 1943 organizzava il movimento partigiano nella Lombardia. Nominato successivamente comandante militare delle formazioni lombarde “Giustizia e Libertà” dava impulso all’iniziativa, esempio a tutti per freddo e sereno coraggio dimostrato nei momenti più difficili della lotta. Caduto in agguato tesogli per vile delazione, sopportava il carcere di San Vittore subendo con superbo stoicismo le più atroci sevizie che non valsero a strappargli alcuna rivelazione. Trasportato nel campo di concentramento di Fossoli per essere deportato in Germania, proseguiva imperterrito a lottare per la causa e tentava organizzare la fuga e l’attacco ad una tradotta tedesca per salvare i deportati avviati al freddo esilio e alla lenta morte. Sospettato per la nobile attività veniva vilmente trucidato dalla ferocia nazista.

Lombardia, settembre 1943 - Fossoli, 21 giugno 1944

Note biografiche:

Di origine friulana, figlio dell’onorevole Luigi che fu più volte Ministro, stabilitosi a Milano e laureatosi in legge esercitava la professione di avvocato. Prestò servizio come sottotenente di complemento nel 2° reggimento artiglieria da montagna nel 1924. Nel 1933 fu promosso tenente a scelta dopo un breve periodo di richiamo. Appassionato della montagna e nominato accademico del C.A.I. (Club Alpino Italiano), compì ascensioni di rilievo sulle Alpi. Nel 1938 fu anche istruttore alla Scuola militare di alpinismo in Aosta. All’armistizio dell’8 settembre 1943 dopo aver invano col padre cercato di organizzare la difesa di Milano dalla occupazione tedesca, si trasferì in montagna e sul Pian del Tivano, in Val Codera e in Val Grembo diede vita a formazioni partigiane per la resistenza di cui doveva assumere per primo il comando. Fu arrestato in Piazza Castello l’11 dicembre 1943 e venne trucidato senza processo sei mesi dopo, nel campo di concentramento di Fossoli.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)