MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° settembre 2005

Giani Nicolò

nato nel 1909 a Muggia (Trieste)
Tenente di complemento
11° Reggimento Alpini
Battaglione “Bolzano”
Comandante Reparto Arditi del Battaglione

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Volontariamente, come aveva fatto altre volte, assumeva il comando di una forte pattuglia ardita, alla quale era stato affidato il compito di una rischiosa impresa. Affrontato da forze superiori, con grande ardimento le assaltava a bombe a mano, facendo prigioniero un ufficiale. Accerchiato, disponeva con calma e superba decisione gli uomini alla resistenza. Rimasto privo di munizioni, si lanciava alla testa dei pochi superstiti, alla baionetta, per svincolarsi. Mentre in piedi lanciava l’ultima bomba a mano ed incitava gli arditi col suo eroico esempio, al grido “Avanti Bolzano! Viva l’Italia”, veniva mortalmente ferito. Magnifico esempio di dedizione al dovere, di altissimo valore e di amor di patria.

Punta Nord-Mali Scindeli (Fronte greco), 14 marzo 1941

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia di Bronzo sul campo (Cirenaica, settembre-dicembre 1940), Croce di Guerra (Fronte occidentale, giugno 1940)

Laureatosi a Milano in giurisprudenza, venne ammesso nel luglio 1931 alla Scuola allievi ufficiali della specialità alpini e nel dicembre dello stesso anno fu nominato sottotenente. Assegnato all’11° reggimento alpini, fu congedato nell’agosto 1932. Rientrato nella vita civile dedicò la sua attività al giornalismo ed all’insegnamento quale libero docente nell’Università di Pavia, segnalandosi anche nel campo politico. Nel 1935, messo a disposizione della Milizia Volontaria Sicurezza Nazionale, partì col CXXVIII battaglione Camice Nere mobilitato per l’Africa Orientale. Rimpatriato nel giugno 1936 e congedato, riprese la direzione del quotidiano “Cronaca Prealpina” e l’insegnamento a Pavia. Richiamato nel 1939, prestò prima servizio al battaglione “Bassano” e poi, al battaglione “Bolzano” dell’11° alpini col quale entrò in guerra sul fronte alpino occidentale. Fu poi corrispondente di guerra del “Popolo d’Italia” in Africa Settentrionale fino alla fine del 1940. Rientrato al deposito dell’11°, chiese di raggiungere il reggimento allora impegnato sul fronte greco-albanese e il 19 febbraio 1941 partì per l’Albania. Addetto al comando del “Bolzano”, rinunciava all’incarico per assumere il comando di un reparto d’assalto.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)