MEDAGLIE d’ORO al Valore Militare della Guerra 1915–1918
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 settembre 2005

Gioppi conte Antonio

nato nel 1863 a Sermide (Mantova)
Colonnello in servizio permanente effettivo
Comandante 6° Gruppo Alpini

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria”:

Comandante di gruppo alpini, impresse alle sue truppe tale slancio, e col suo grande ascendente morale trasfuse in esse tale ardimento, che, non ostante le gravi difficoltà, trionfava della fiera resistenza di un nemico in forze e risoluto, conquistando importanti posizioni, ed affermandovisi. Sprezzante di ogni pericolo, seguendo da presso le colonne moventi ai sanguinosi attacchi, pronto ad intervenire di persona quando la circostanza lo richiedessero, il 13 ottobre, al suo posto di comando, battuto da micidiale fuoco avversario, cadeva mortalmente colpito da una granata nemica.

Monte Pasubio, 9-13 ottobre 1916

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia d’Argento (Oslavia, 1915); Cavaliere Ordine Militare di Savoia (Val Posina, 1916)

Dalla Scuola Militare di Modena uscì sottotenente nel 62° reggimento fanteria (brigata “Sicilia”). Da capitano passò negli alpini, al 7° reggimento ove rimase per sempre, divenendo maggiore nel 1910 e tenente colonnello nel 1914. Era un ufficiale praticissimo di tutta la nostra frontiera orientale, di cui aveva scalato coi suoi alpini le più impervie vette. Col 7° reggimento partì per la guerra europea divenendo poco dopo colonnello comandante il 70° reggimento fanteria (brigata “Ancona”), che valorosamente guidò al fuoco ad Oslavia. Ritornato negli alpini, comando il VI gruppo nella zona del Pasubio, dove, dopo essersi più volte assai distinto, riportò la grave ferita per la quale morì il giorno dopo, 14 ottobre 1916. La sua salma riposa nel cimitero di Schio, ma sarà trasportata nella primavera del 1926 in quello monumentale eretto sul Monte Pasubio, ch’egli difese coi suoi alpini strenuamente, cadendovi da prode.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)