MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° novembre 2005

Micheletti Andrea Giovanni

nato nel 1924 a Cuneo
Partigiano combattente
Divisione autonoma “Alpi”
Brigata “Corsaglia”

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Caporale di complemento
2° Reggimento Alpini
Battaglione “Dronero”
nel 1943

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Partigiano di purissima fede e di eccelse virtù guerriere, combatteva sin dall’inizio della lotta di liberazione con leonino coraggio, con grande perizia e spirito di abnegazione, essendo sempre di esempio ai suoi uomini e di prezioso ausilio ai suoi superiori. Tra le molti epiche imprese: una missione in zona fortificata di frontiera brillantemente conclusa nonostante le più gravi difficoltà di situazione e di ambiente; una violenta reazione con un nucleo di ardimentosi ad un improvviso attacco avversario ed un successivo sganciamento nel corso del quale provvedeva al salvataggio da sicura cattura, in sella al suo cavallo lanciato al galoppo, di un commilitone ferito; un aspro combattimento in alta montagna durante il quale riusciva con eroica azione personale a sottrarre da sicuro annientamento il suo reparto accerchiato ed a salvare un partigiano gravemente congelato trasportandolo a spalla per 15 ore di estenuante marcia attraverso montagne nevose ed insidiate dal nemico. Catturato successivamente e sottoposto alle più crudeli sevizie, manteneva durante una tormentata agonia contegno mirabile e stoico, finché suggellava con il suo estremo sacrificio la più incondizionata dedizione alla causa della libertà.

Regione Roccarisa S. Anna (Cuneo), 24 marzo 1945

Note biografiche:

Di modesta famiglia, appena concluse le scuole elementari dovette mettersi a lavorare come manovale. Divenuto maggiorenne entrò nei Vigili del fuoco. Nel 1943 chiamato alle armi, prestò servizio di leva nel battaglione “Dronero” del 2° reggimento alpini guadagnandosi i galloni di caporale. Sorpreso dall’armistizio dell’8 settembre scelse senza esitare la lotta partigiana in montagna. Divenuto ben presto leggendario nelle valli del Cuneese non solo per l’imponente mole e la forza fisica per le quali i compagni di lotta lo chiamavano Tartan, ma soprattutto per il suo straordinario coraggio, dimostrato in molteplici azioni, alcune delle quali sono citate nella motivazione della massima ricompensa al valor militare conferitagli. Aggregatosi da subito come semplice partigiano nella Brigata garibaldina “Curto”, divenne poi comandante di distaccamento della Brigata “Val Corsaglia” della Divisione autonoma “Alpi”.

(n.d.r. con decreto del Presidente della Repubblica, il conferimento della massima ricompensa al valor militare porta la data del 21 giugno 1971)

(essendogli stata conferita la Medaglia d’Oro in data successiva al 1965, il suo nominativo non compare nel libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)

Le concise note biografiche sono tratte da varie pubblicazioni consultate.