MEDAGLIE d’ORO al Valore Militare della Guerra 1915–1918
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 15 settembre 2005

Polla Arduino

nato nel 1884 a Venezia
Tenente di complemento
6° Raggruppamento Alpini
Reparto d’assalto “fiamme verdi”

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “decorato vivente”:

Ferito gravemente due volte nella stessa azione, disdegnò ogni cura, animato dal solo pensiero di offrire alla Patria ciò che ancora gli rimaneva di forze. Fulgida figura di eroe, rimase imperterrito sulla posizione, sotto l’infuriare dell’ira nemica, esempio di meravigliosa tenacia; finché colpito una terza volta e gravemente, trascinato al posto di medicazione, trovava l’energia di gridare di voler tornare ancora tra i suoi soldati. Audace fra gli audaci, temprato dal pericolo mortale più volte affrontato, abituato a volere per se l’impresa più rischiosa e più ardita, in tutti i combattimenti fu espressione di vero eroismo, trasfondendo col suo valoroso contegno, colla costante audacia la forza e la energia nei suoi dipendenti.

Ponte di Vidor, Montefera, Monte Asolone, 10 novembre-20 dicembre 1917

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia d’Argento (Monte Forame, 1916)

Semplice e modesto quanto valoroso ufficiale non volle saperne di esonero cui avrebbe potuto aver diritto. Organizzò un reparto di volontari “fiamme verdi” di Longarone con 27 dei quali si slanciò alle spalle di un battaglione austriaco riuscendo a catturare 140 prigionieri. Cinque giorni dopo, sul Monte Forame, si cimentava in altra ardita impresa. Nel novembre del 1917, coll’animo angosciato e col desiderio di vendicare la morte del padre vittima di un’incursione aerea nemica nel cielo di Venezia, diede nuove prove del suo grande valore : con un reparto d’assalto del VI raggruppamento alpini si pose alla retroguardia onde proteggere il grosso delle truppe ripieganti. Nella difesa del Montefera andò in soccorso del battaglione “Val Pellice” del 3° reggimento alpini e rimase ferito. Guarito, gli venne concessa una licenza di convalescenza, ma la rifiutò e rientrò in linea sul Monte Asolone in mezzo alle sue “fiamme verdi”. Rimase gravemente ferito, riuscì a guarire dopo molte cure ed ora (1925) vive a Longarone.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)

(La M.O. Polla Arduino è deceduto a Longarone, Belluno, il 27 ottobre 1955)