MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° novembre 2005

Salvatoni Giovan Battista

nato nel 1909 a Gandino (Bergamo)
Caporalmaggiore di complemento
Divisione “Centauro”
2° Gruppo “Bandera”
2ª batteria d’accompagnamento

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Caporalmaggiore di complemento
2° Reggimento Artiglieria da Montagna
nel 1931

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Puntatore scelto a capopezzo di un cannone, rimaneva coraggiosamente al suo posto sotto un violento bombardamento di artiglieria, sino a quando una granata metteva fuori combattimento l’arma ed i serventi. Rimasto miracolosamente illeso, accorreva ad altro pezzo della batteria riuscendo con esso a colpire ed immobilizzare un carro armato nemico. Essendosi inceppato il congegno di tiro, incurante del grandinare dei proiettili, ritornava al suo pezzo distrutto, ne toglieva l’otturatore e, rimesso in efficienza il secondo pezzo, seguitava a battere efficacemente altri carri armati nemici, finché, colpito a morte da una granata, cadeva abbracciato al suo cannone.

Palacio Ibarra, 14 marzo 1937

Note biografiche:

Chiamato alle armi nell’aprile 1930, prestò servizio nel 2° reggimento artiglieria da montagna fino al settembre 1931 allorché venne congedato col grado di caporalmaggiore, idoneo al grado di sergente. Nel novembre 1936, arruolatosi volontario per l’Africa Orientale, fu destinato dal deposito del 7° artiglieria divisionale al gruppo artiglieria divisionale di marcia. Successivamente ottenne di passare fra i volontari per la Spagna, e si imbarcò a Napoli il 5 febbraio. Fu assegnato alla 2ª batteria di accompagnamento del 2° gruppo “Bandera” della Divisione “Centauro”.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)