MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° novembre 2005

Spellanzon Luigi

nato nel 1913 a Conegliano Veneto (Treviso)
Sergente Maggiore di complemento
Comando Truppe Coloniali
Ufficio Amministrativo

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sergente Maggiore di complemento
11° Reggimento Alpini
nel 1936

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Già volontario in parecchie azioni di guerra, durante un combattimento guidava più volte la sua banda in un susseguirsi di aspri sanguinosi episodi. Gravemente ferito all’addome, sebbene conscio del suo grave stato, non abbandonava i gregari, che continuavano l’azione infiammati dal suo ardimentoso contegno. Due giorni dopo, nuovamente attaccato, mentre barellato e scortato da gregari armati si trasferiva in località sede di ospedale tra spasimi della carne, con sublime eroismo, impegnava nuovo cruento combattimento, rimanendo ancora ferito al torace. Caduti ad uno ad uno i vicini, pressato da ogni parte trovava ancora la forza di impugnare la pistola, uccidendo parecchi avversari, finché colpito alla fronte cadeva travolto dalla selvaggia irruenza nemica. Fulgido esempio di virtù militari.

Augodegò, 31 maggio 1938

Note biografiche:

Arruolatosi volontario nel battaglione “Bassano” del 9° alpini il 23 settembre 1933, otteneva i galloni di caporale nel febbraio dell’anno dopo, di caporalmaggiore il 23 giugno successivo e di sergente il 23 settembre. Nel gennaio 1936, assegnato all’11° battaglione complementi della Divisione alpina “Pusteria”, partiva per l’Eritrea e, sbarcato a Massaua il 20 dello stesso mese, prendeva subito parte alle operazioni di guerra col l’11° reggimento alpini. Trasferito nel Regio Corpo Truppe Coloniali dell’Eritrea dopo la conclusione del conflitto, veniva assegnato alla Residenza di Batiè dall’agosto 1936 e, nonostante le sue mansioni amministrative, partecipava, volontario, ad azioni di polizia con bande irregolari. Ferito ripetutamente e gravemente nel combattimento di Augodegò del 31 maggio 1938, decedeva due giorni dopo nell’ospedaletto di Hangar Cott.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)