MEDAGLIE d’ORO al Valore Militare della Guerra 1915–1918
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 18 settembre 2005

Stefenelli Ferruccio

nato nel 1898 a Trento
Sottotenente di complemento
3° Reggimento Alpini
Battaglione“Moncenisio”
102ª Compagnia

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “decorato vivente”:

Nativo di Trento e volontario di guerra, fu sempre primo in ogni combattimento. Vibrante di entusiasmo e di fede, volle partecipare ad un aspro attacco per la conquista di una posizione singolarmente ardua. Conscio del pericolo cui si esponeva e che per la sua condizione speciale era di estrema gravità, alla testa di un nucleo di arditi, risolutamente si slanciava all’assalto, incurante dell’intenso fuoco nemico, che diradava sensibilmente i suoi uomini, e, superati i due ordini di reticolati, con impeto travolgente raggiungeva l’obiettivo. Fatto segno a violenti raffiche di fuoco da una vicina posizione avversaria, con audacia indomabile, si slanciava anche su di questa, impiegandovi una violenta lotta corpo a corpo. Ferito gravemente ed accerchiato, coi pochi suoi uomini superstiti, da soverchianti forze nemiche, continuava a combattere con fulgido valore fino all’estremo, rinunciando ad ogni cura e rimanendo infine sopraffatto dal numero.

Col Caprile, 16 dicembre 1917

Note biografiche:

(altre decorazioni: Medaglia d’Argento (Monte Ortigara, 1917) ; Medaglia di Bronzo (Monte Tomba, 1917)

Arruolatosi volontario a 18 anni nell’8° reggimento alpini col nome di guerra di “Giuseppe Gennaro”, venne poco dopo nominato aspirante ufficiale nel battaglione “Monte Baldo” di nuova formazione del 6° reggimento. Qualche mese dopo si distingueva combattendo sull’Ortigara dove rimase ferito mentre conduceva i suoi alpini all’assalto. Appena guarito, volle ritornare in linea come sottotenente nel battaglione “Moncenisio”, pure di nuova formazione, del 3° reggimento, e sul Monte Tomba rinnovò le sue valorose gesta. Qualche giorno dopo, a Col Caprile cadde ferito nelle mani del nemico, il quale fortunatamente non lo riconobbe che altrimenti gli avrebbe fatto fare la fine degli altri patrioti irredenti. Avendo tentato di fuggire, la sua prigionia fu acutizzata da tre mesi di segregazione. Rimpatriato dopo lo sfacelo dell’esercito e della monarchia austriaca, in seguito alla nostra vittoria dell’ottobre-novembre 1918, ottenne la nomina a tenente in Servizio Attivo Permanente degli alpini ed ora (1925) è addetto al comando della Divisione del Brennero di stanza a Trento.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)

(La M.O. Stefenelli Ferruccio è deceduto a Mezzolombardo, Trento, l'11 maggio 1980)