Stefenelli
Ferruccio
nato
nel 1898 a Trento
Sottotenente
di complemento
3° Reggimento
Alpini
Battaglione“Moncenisio”
102ª
Compagnia
Motivazione
della Medaglia d’Oro al valor militare “decorato vivente”:
Nativo
di Trento e volontario di guerra, fu sempre primo in ogni combattimento.
Vibrante di entusiasmo e di fede, volle partecipare ad un aspro
attacco per la conquista di una posizione singolarmente ardua. Conscio
del pericolo cui si esponeva e che per la sua condizione speciale
era di estrema gravità, alla testa di un nucleo di arditi, risolutamente
si slanciava all’assalto, incurante dell’intenso fuoco nemico, che
diradava sensibilmente i suoi uomini, e, superati i due ordini di
reticolati, con impeto travolgente raggiungeva l’obiettivo. Fatto
segno a violenti raffiche di fuoco da una vicina posizione avversaria,
con audacia indomabile, si slanciava anche su di questa, impiegandovi
una violenta lotta corpo a corpo. Ferito gravemente ed accerchiato,
coi pochi suoi uomini superstiti, da soverchianti forze nemiche,
continuava a combattere con fulgido valore fino all’estremo, rinunciando
ad ogni cura e rimanendo infine sopraffatto dal numero.
Col
Caprile, 16 dicembre 1917
Note
biografiche:
(altre
decorazioni: Medaglia d’Argento (Monte Ortigara, 1917) ; Medaglia
di Bronzo (Monte Tomba, 1917)
Arruolatosi
volontario a 18 anni nell’8° reggimento alpini col nome di guerra
di “Giuseppe Gennaro”, venne poco dopo nominato aspirante ufficiale
nel battaglione “Monte Baldo” di nuova formazione del 6° reggimento.
Qualche mese dopo si distingueva combattendo sull’Ortigara dove
rimase ferito mentre conduceva i suoi alpini all’assalto. Appena
guarito, volle ritornare in linea come sottotenente nel battaglione
“Moncenisio”, pure di nuova formazione, del 3° reggimento, e sul
Monte Tomba rinnovò le sue valorose gesta. Qualche giorno dopo,
a Col Caprile cadde ferito nelle mani del nemico, il quale fortunatamente
non lo riconobbe che altrimenti gli avrebbe fatto fare la fine degli
altri patrioti irredenti. Avendo tentato di fuggire, la sua prigionia
fu acutizzata da tre mesi di segregazione. Rimpatriato dopo lo sfacelo
dell’esercito e della monarchia austriaca, in seguito alla nostra
vittoria dell’ottobre-novembre 1918, ottenne la nomina a tenente
in Servizio Attivo Permanente degli alpini ed ora (1925) è addetto
al comando della Divisione del Brennero di stanza a Trento.
(la
motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le
Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor
militare d’Italia, Torino 1925)
(La
M.O. Stefenelli Ferruccio è deceduto a Mezzolombardo, Trento, l'11 maggio
1980)