MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare della guerra 1940-1945
conferite a militari in servizio nelle Truppe Alpine all’atto del fatto d’armi
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
pubblicato il 1° settembre 2005

Vincenti Giovanni

nato nel 1908 a Piazza al Serchio (Lucca)
Sergente Maggiore di complemento
2° Reggimento Alpini
Battaglione “Saluzzo”
106ª Compagnia Armi Accompagnamento

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare “alla memoria” :

Capopezzo cannone anticarro da 47/32, di retroguardia ad una colonna in ripiegamento, visti cadere tutti i suoi serventi in un agguato notturno, unico superstite difendeva a lungo a colpi di moschetto il pezzo contro un nemico numericamente superiore. Ferito ad una spalla, riusciva, dopo aver reso inservibile il cannone, ad aprirsi un varco a colpi di bombe a mano ed a raggiungere il grosso della colonna. Si offriva poi volontario assieme ad altri per recuperare il pezzo perduto e dopo aspra lotta riusciva nell’intento. Durante il trasporto verso le proprie linee cadeva colpito mortalmente da una raffica di mitragliatrice. Eroismo che assurge a leggenda.

Zona di Popowka (Fronte russo), 20 gennaio 1943

Note biografiche:

Minatore di mestiere, assolse gli obblighi di leva nel 2° reggimento alpini raggiungendo il grado di caporalmaggiore. Congedato nel 1930, nel 1939 venne richiamato col grado di sergente. Assegnato alla 106ª compagnia armi di accompagnamento del battaglione “Saluzzo”, partecipò prima alle operazioni di guerra sulla frontiera alpina occidentale nel giugno 1940 e in seguito, dal dicembre dello stesso anno, alla campagna contro la Grecia. Promosso sergente maggiore, nell’agosto 1942, partiva per la Russia.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Roma 1965)