MEDAGLIE d’ORO al Valor Militare
conferite a militari, già in servizio nelle Truppe Alpine, ma inquadrati
e combattenti in altre Armi o Corpi all’atto del fatto d’armi (dal 1896 al 1945)
ricerca e archivio di Giuseppe Martelli
aggiornato il 15 novembre 2005

Zanfarino Maurizio

nato nel 1895 a Sassari
Tenente in servizio permanente effettivo
9° Corpo d’Armata
6° Reparto d’Assalto

già in servizio nelle Truppe Alpine quale:
Sottotenente in servizio permanente effettivo
6° Gruppo Alpini
nel 1917

Motivazione della Medaglia d’Oro al valor militare – alla memoria - :

Ufficiale di altissimo rendimento, già distintosi in precedenti fatti d’arme, troncò volontariamente la licenza di cui stava fruendo quando seppe che il battaglione era sul punto di iniziare una nuova azione offensiva, e da ufficiale di vettovagliamento insisté per essere portato sulla linea di fuoco. In fiero vittorioso combattimento, funzionando da aiutante maggiore di battaglione di assalto, diede prove luminose del più puro eroismo. Acceso dal Sacro entusiasmo, fieramente percorse più volte il terreno di combattimento, spazzato in modo micidiale dal fuoco di artiglieria e di numerose mitragliatrici, per dirigere reparti e consigliare ed incitare i combattenti. Con un pugno di prodi si slanciò contro il nemico minaccioso, impegnando fierissima lotta corpo a corpo e riuscendo a spezzare l’impeto. Ferito gravemente il porta stendardo del reparto, impugnò il tricolore, sollevandolo, nel fragore della battaglia, ad incitamento, come simbolo della vittoria. Colpito a morte da una pallottola di mitragliatrice, che gli trapassava la gola, si abbatté di colpo, ma, facendo appello alle sue ultime forze, si rizzò sulle ginocchia, e, con voce rantolante, in faccia al nemico lanciò l’ultimo grido “Viva l’Italia!”

Monte Asolone-Col della Beretta, 29 ottobre 1918

Note biografiche:

(Altre decorazioni: 2 Medaglie Argento (Col Fenilon, Col Moschin, 15-16 giugno 1918 ; Monte Asolone, 24 giugno 1918))

Dal Collegio Militare di Roma, dove conseguì la licenza liceale il 27 giugno 1915, passò subito alla Scuola Militare di Modena, dalla quale uscì sottotenente in servizio attivo permanente il 27 gennaio 1916 assegnato al 210° reggimento Fanteria (brigata “Bisagno”) di nuova formazione. Il 17 febbraio 1916 entrò in guerra col 46° reggimento Fanteria (brigata “Reggio”) venendo poi aggregato al VI Gruppo Alpini. Il 1° ottobre 1917 in seguito a sua domanda venne trasferito nei Reparti d’Assalto allora formatisi. Nel 6° battaglione di assalto del IX Corpo d’Armata protesse colle sue indomite “fiamme nere” la nostra ritirata sul Piave distinguendosi. Il 21 dicembre 1917 venne promosso tenente e rimase negli arditi, coi quali si distinse l’anno dopo guadagnandosi due Medaglie d’Argento ed una Medaglia d’Oro. Sventolando quello stendardo che quattro giorni prima era stato portato superbamente nel fragore della battaglia da un altro decorato di Medaglia d’Oro (sottotenente Dario Vitali) cadde gravemente ferito. Morì poco dopo, nello stesso giorno, presso il 218° reparto someggiato della 18ª sezione di Sanità.

(la motivazione e le note biografiche sono trascritte dal libro – le Medaglie d’Oro al valor militare – Gruppo Medaglie d’Oro al valor militare d’Italia, Torino 1925)