curiosità varie sugli alpini bolognesi romagnoli

nati all'estero poi rientrati "per dovere" ed iscritti di leva ai nostri Distretti militari
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° maggio 2023
aggiornati il 1° gennaio 2024

Rileggendo e catalogando gli oltre 9.000 ruoli matricolari rintracciati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, mi sono accorto che vi sono dei bolognesi romagnoli nati all'estero, poi rientrati in Italia per scelta come "dovere" verso la Patria ed iscritti ai nostri Distretti militari e che hanno svolto servizio militare negli alpini o in artiglieria da montagna o artiglieria alpina. Mi è venuta così l'idea, ed ho ritenuto interessante dedicare ed inserire questa curiosità, per ricordarne l'italianità, rinnovandone di tutti il ricordo “per non dimenticare”.

 

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di leva nella 2ª guerra mondiale : 10 giugno 1940-8 settembre 1943

ARCANGELI ARMANDO
nasce a Lilla (o Lille), Francia, il 5 luglio 1924, di Domenico e Alfonsa Peroni originari di Gaggio Montano, Bologna. Rientrato in Italia nel corso del 1942, prende residenza a Gaggio Montano, ed è iscritto al Distretto militare di Bologna. Chiamato alla visita di leva il 21 settembre 1942 e lasciato in congedo viene indicata come professione operaio miniere. Chiamato alle armi il 16 agosto 1943 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Trento". Coinvolto dagli avvenimenti politici legato all'8 settembre 1943, il giorno dopo viene catturato da tedeschi ed internato in un campo di prigionia in Germania. Viene liberato dalle truppe inglesi il 1° maggio 1945 ed il 16 agosto viene rimpatriato ed inviato in licenza di 60 giorni per rimpatrio. Rientrato il 18 ottobre al Deposito di Trento, viene inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di reimpiego. Il 1° aprile 1946 gli viene comunicato che è stato rinviata la chiamata a tempo da determinarsi. L'8 marzo 1948 viene dispensato dal compiere la ferma di leva ed è collocato in congedo illimitato.

BUCCIOLI ACHILLE
nasce a Stechelberg, Svizzera, il 16 gennaio 1913, di Giulio e Emilia Guerdi originari di Forlì. Rientrato in Italia, ma non è indicato l'anno, prende residenza a Forlì ed è iscritto al Distretto militare di Forlì. Chiamato alla visita di leva il 16 maggio aio 1933 e lasciato in congedo viene indicata come professione impiegato. Il 20 novembre viene assegnato d'ufficio alla ferma minore di 3 mesi e lasciato in congedo provvisorio. Il 21 settembre 1934 è dispensato dal compiere la ferma, senza indicarne il motivo. Chiamato alle armi il 24 settembre 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Udine". Viene collocato in congedo il 1° luglio 1936. Richiamato alle armi il 12 aprile 1939 viene ricollocato in congedo il 22 agosto. Due giorni dopo è nuovamente richiamato alle armi e mobilitato con il 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Udine", il 1° ottobre parte per l'Albania. Rientra in Italia per licenza illimitata il 3 gennaio 1940. Richiamato dalla licenza il 4 giugno ed assegnato al Gruppo "Val Isonzo" 3° Rgt. Art. Alpina con la dichiarazione di guerra dell'Italia il 10 giugno è inviato sul fronte francese. Rientra al Deposito il 24 ottobre e viene ricollocato in congedo. Richiamato alle armi il 1° marzo 1941 viene assegnato alla 39ª batteria del Gruppo "Val Piave" mobilitato. Il 15 ottobre è promosso Caporale. Il 1° maggio 1942 transita al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" in Belluno. Il 1° agosto rientra alla 39ª batteria mobilitata ed assegnato al Gruppo "Val Piave" del 3° Rgt. Art. Alpina, il 15 novembre parte per la Russia. Coinvolto nel tragico ripiegamento del gennaio 1943, riesce a superare quei tragici giorni nonostante il congelamento di 2° grado ai piedi. Il 27 gennaio, "finalmente" fuori dalla sacca russa, viene ricoverato all'ospedale da campo. Il 29 è trasferito all'ospedale tedesco n° 16 e dimesso l'8 marzo viene ricoverato all'ospedale di riserva italiano n° 10. Il 22 marzo parte per rimpatrio con il treno ospedale n° 18 e ricoverato all'ospedale militare di Piacenza quindi, dimesso il 31 è inviato in licenza di convalescenza. L'8 maggio rientra al corpo al Gruppo "Val Piave". Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 rientra a casa a Forlì. Considerato in licenza straordinaria senza assegni, l'11 luglio 1945 viene collocato in congedo illimitato.

DARDI ORESTE
nasce a Moncel Luneville, Francia, il 27 ottobre 1924, di Donato e Leopolda Castagnoli, originari di Castel di Casio, Bologna. Rientrato in Italia, ma non è indicato l'anno, prende residenza a Castel di Casio, ed è iscritto al Distretto militare di Bologna. Chiamato alla visita di leva il 19 settembre 1942 e lasciato in congedo viene indicata come professione colono. Chiamato alle armi il 19 agosto 1943 viene assegnato all'11° Rgt. Alpini Btg. "Trento". Coinvolto dagli avvenimenti politici legato all'8 settembre 1943, riese a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi e rientra in famiglia. Con la conclusione della guerra in Italia il 25 aprile 1945, viene chiamato alle armi il 21 marzo 1946 ed avviato al 6° centro addestramento reclute di Pesaro, specialità Alpini. Il 30 luglio, concluso l'addestramento, non è inviato in un reparto alpino ma destinato al 10° Rgt. Fanteria in Cosenza 1° Btg. Il 31 marzo 1947 viene trasferito al 18° Btg. Servizi in Caserta ed assegnato alla 113ª compagnia servizi. Viene mandato in congedo il 10 maggio 1947.

FERRARI GASTONE
nasce a Monêtier Allemont, Francia il 25 marzo 1908, da genitori emigrati poi rientrati e residenti a Bologna in via Irnerio 21. Chiamato alla visita di leva il 20 marzo 1928 con obbligo di frequentare il corso ufficiali essendo iscritto all'Università nella facoltà di Medicina e Chirurgia. Chiamato alle armi il 17 marzo 1929 viene inviato al corso ufficiali presso la scuola di Brà (Cuneo). Promosso Sergente allievo ufficiale il 17 giugno 1929 quindi promosso Sottotenente di complemento, viene assegnato per il servizio di prima nomina al 9° Rgt. Alpini. Ancora in servizio si iscrive alla Sezione. Mandato in congedo e laureato in Medicina e chirurgia il 17 novembre 1932, esercita la professione di medico condotto a MalaIbergo nella bassa pianura bolognese. Nel 1943 con gli eventi legati all'8 settembre si trasferisce con la famiglia a Granaglione nel'alto Appennino bolognese-toscano dove esercita la professione di medico condotto. Il 1° marzo 1944 entra nella formazione partigiana nel 1° battaglione della brigata Toni Matteotti Montagna con la quale rimane fino all'8 ottobre 1944. Già il mese precedente, con la liberazione di Granaglione il 30 settembre 1944, ne viene nominato sindaco. Riconosciuto partigiano dall’1 marzo 1944 all’8 ottobre 1944.

JORIO ALDO
nasce nella Repubblica di San Marino, il 17 dicembre 1911, di Domenico e Iole Briganti. Rimasto orfano del padre e trasferita la residenza a Rimini, dopo il Liceo si iscrive nella facoltà di Giurisprudenza all'Università di Catania, ma non ho trovato il motivo di questa scelta. Chiamato alla visita di leva il 15 luglio 1931 dal Distretto militare di Forlì, dal quale dipende Rimini, presenta domanda di arruolamento volontario con ferma di tre anni ed è ammesso alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Milano. Il 20 luglio 1932 entra alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Milano e completato il corso, con la nomina a Sottotenente di complemento (Alpini), il 17 novembre 1932 viene assegnato al 9° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" a Gorizia dove presta servzio fino al 31 gennaio 1934 per il completamento dei tre anni sottoscritti, ecc.......
vedi biografia nel sito : Jorio Aldo

MARCHESI LUIGI
nasce a Aarau, Svizzera, il 14 luglio 1913, di Giuseppe e Maria Rebeggiani, originari di Imola, Bologna. Rientrato in Italia, ma non è indicato l'anno, prende residenza a Imola ed è iscritto al Distretto militare di Ravenna dal quale dipende il mandamento di Imola e comuni limitrofi. Chiamato alla visita di leva il 3 agosto 1933 e lasciato in congedo viene indicata come professione bracciante. Viene inoltre annotato che pur avendo diritto alla ferma minore viene assegnato alla ferma ordinaria perchè manca del requisito dell'istruzione premilitare. Chiamato alle armi il 5 aprile 1934 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia. Il 18 marzo 1936 è inviato in licenza straordinaria in attesa del congedo. Viene collocato in congedo il 1° luglio. Richiamato alle armi il 6 gennaio 1941 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" in Belluno. Il 2 febbraio viene ricoverato all'ospedale militare di Padova per visita colleggiale dalla quale risulta che ha problemi di masticazione per mancanza di numerosi denti. Dimesso il giorno dopo e riconosciuto idoneo ai soli servizi sedentari in modo permanente rientra al Deposito di Belluno. Il giorno successivo 4 luglio viene mandato in congedo illimitato.

ROVERSI MARIO GUERRINO
nasce a Berfelden, Svizzera, il 23 aprile 1914, di Giuseppe e Maria Novelli, originari di Cesena, Forlì. Rientrato in Italia, ma non è indicato l'anno, prende residenza a Cesena ed è iscritto al Distretto militare di Forlì. Chiamato alla visita di leva il 10 ottobre 1934 e lasciato in congedo viene indicata come professione maniscalco. Chiamato alle armi il 4 aprile 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina "Gruppo "Udine" e viene mandato in congedo il 4 settembre 1936. Richiamato alle armi per istruzione il 2 settembre 1939 rientra al 3° Rgt. Art. Alpina. Il 16 marzo 1940 viene inviato in licenza straordinaria illimitata. Richiamato alle armi il 25 marzo, il 4 giugno transita al Gruppo "Val Isonzo" 3° Rgt. Art. Alpina e con la dichiarazione di guerra dell'Italia il 10 giugno è inviato sul fronte francese. Rientra al Deposito il 7 novembre ed il giorno dopo è ricollocato in congedo. Nuovamente richiamato il 1° marzo 1941 è assegnato alla 39ª batteria del Gruppo "Val Piave" mobilitato. Il 15 lugliio 1942 transita al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" in Belluno. Il 1° agosto rientra alla 39ª batteria mobilitata ed assegnato al Gruppo "Val Piave" del 3° Rgt. Art. Alpina, il 17 novembre parte per la Russia. Coinvolto nel tragico ripiegamento del gennaio 1943, viene dichiarato disperso nel corso dei combattimenti del 16 gennaio a Oligowka ed il 12 luglio viene rilasciata dichiarazione di irreperibilità dal comando del 3° Rgt. Art. Alpina. In data 6 maggio 1993 viene aggiornato il ruolo con un nuovo aggiornamento : Già dichiarato disperso, è stato catturato dalle Forze Armate Russe, internato nel campo n° 56 di Uciostoje, Regione Tambov, ove è deceduto il 28 marzo 1943. Nel 1956 gli era stata decretata e concessa la croce di guerra al valor militare "alla memoria" .....partecipava a sanguinose lotte per aprirsi un varco. Fronte Russo, Don, Oligowka, 16 gennaio 1943.
vedi fotografia nel sito : Roversi Mario

STÖHR PIETRO - nuovo inserito il 1° gennaio 2024
Peter poi italianizzato in Pietro, nasce a a Vienna, Austria, il 22 dicembre 1905, di Riccardo (Richard, poi italianizzato in Riccardo) e Lusika Pavulan-Pahlen. Nella città felsinea il giovane Pietro frequenta il liceo classico e viene iscritto di leva per residenza al Distretto militare di Bologna.Nel 1923 si iscrive al 1° anno del corso di laurea in Fisica presso la Facoltà di Scienze matematiche. Chiamato, in ritardo, alla visita di leva il 14 gennaio 1926 e lasciato in congedo, viene indicata come professione studente con diploma liceale con obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento ed ammesso a ritardare in tempo di pace il servizio alle armi quale studente universitario all'Università di Bologna nella facoltà di Fisica pura.....ecc.....
STÖHR PAOLO - nuovo inserito il 1° gennaio 2024
Paul poi italianizzato in Paolo, nasce a a Vienna, Austria, il 2 gennaio 1907, di Riccardo (Richard, poi italianizzato in Riccardo) e Lusika Pavulan-Pahlen. Nella città felsinea il giovane Pietro frequenta il liceo classico e viene iscritto di leva per residenza al Distretto militare di Bologna.Chiamato alla visita di leva il 30 settembre 1926 e lasciato in congedo, viene indicata come professione studente con licenza liceale con obbligo di frequentare il corso allievi ufficiali di complemento ed ammesso a ritardare in tempo di pace il servizio alle armi quale iscritto al secondo anno della Regia Università di Bologna nella facoltà di Lettere.....ecc....
vedi fotografia nel sito : i fratelli Stöhr

TURCI GINO ETTORE
nasce in Germania (non è indicata la località), il 16 maggio 1914, di Ugo Carlo e Giulia Drudi, originari di Cesena, Forlì. Rientrato in Italia, nel corso del 1920, prende residenza a Cesena ed iscritto al Distretto militare di Forlì. Chiamato alla visita di leva l'11 ottobre 1934 e lasciato in congedo, viene indicata come professione meccanico in genere. Chiamato alle armi il 4 aprile 1935 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Udine" in Gorizia. Il 15 giugno è promosso soldato scelto e l'11 gennaio 1936 Caporale. Viene mandato in congedo il 4 settembre 1936. Richiamato alle armi per istruzione il 30 agosto 1939 viene inviato in licenza straordinaria il 18 dicembre. Il 18 gennaio 1940 rientra al reparto. Il 16 marzo viene nuovamente inviato in licenza straordinaria ed il 31 marzo è ricollocato in congedo. Richiamato alle armi il 24 maggio 1940 transita al Gruppo "Val Isonzo" 3° Rgt. Art. Alpina e con la dichiarazione di guerra dell'Italia il 10 giugno è inviato sul fronte francese. Rientra al Deposito il 6 novembre ed il giorno dopo viene ricollocato in congedo. Richiamato il 1° marzo 1941 viene assegnato alla 39ª batteria del Gruppo "Val Piave" mobilitato. Il 15 ottobre 1941 è promosso Caporale Maggiore. Trattenuto alle armi e mobilitato, il 16 novembre 1942 parte per il fronte russo con incarico di graduato addetto alle salmerie del Gruppo. Coinvolto nel tragico ripiegamento del gennaio 1943, riesce a superare quei tragici giorni nonostante aver contratto una ernia inguinale per congelamento, ed il 27 gennaio, "finalmente" fuori dalla sacca russa, viene ricoverato all'ospedale da campo n° 6 ed il 1° febbraio trasferito all'ospedale militare da campo di Blest, in Polonia. L'8 febbraio viene rimpatriato con un treno ospedale e ricoverato all'ospedale militare di Rimini. Dimesso il 1° marzo gli viene concessa una licenza di convalescenza in famiglia di 40 giorni. Il 10 aprile rientra al reparto a cui è stato assegnato, il 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" in Belluno. Il 30 agosto 1943 viene ricoverato all'ospedale militare di Ravenna per accertamenti sullo stato di salute e nello stesso giorno inviato in licenza illimitata. Il 20 luglio 1945 viene collocato in congedo. Nel 1956 gli viene decretata e concessa la croce di guerra al valor militare......dando eccezionali prove di coraggio. Fronte russo, 19-26 gennaio 1943.
Deceduto a Cesena, Forlì, il 24 febbraio 2003. Nel 2008 il nipote avv. Roberto Manzo gli ha dedicato un libro di memorie.
vedi fotografia nel sito : Turci Gino