albo d’oro degli alpini bolognesi romagnoli

8 settembre 1943-25 aprile 1945 : "gli alpini e artiglieri da montagna CADUTI su fronti opposti"

l'alpino Amato Possenti
di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° luglio 2019

Rileggendo e catalogando gli oltre 5.000 ruoli matricolari ritrovati nelle continue ricerche dedicate al nostro territorio, sono stato particolarmente colpito dalla figura di Amato Possenti, del quale ho "scoperto l'inedita notizia" che era stato alpino combattente e reduce della Grande Guerra. Coinvolto nella lotta partigiana fino al sacrificio della vita, è purtroppo fra le numerose vittime innocenti caduti per mano dei nazi-fascisti, che desidero onorare rinnovandone il ricordo “per non dimenticare”.

 

Amato Possenti nasce il 22 aprile 1898 a Grizzana, Bologna.


il ruolo matricolare rintracciato

Chiamato dal Distretto Militare alla visita di leva il 16 febbaio 1917 è lasciato in congedo e indicata come professione carrettiere.

Chiamato alle armi per mobilitazione il 3 marzo viene assegnato al 2° Rgt. Alpini Btg. “Borgo San Dalmazzo”. Il 2 luglio transita al 3° Rgt. Alpini Btg. "Assietta". Purtroppo viene coinvolto con la "rotta di Caporetto" ed il 9 novembre viene fatto prigioniero in località Longarone, Belluno.

Con la conclusione della guerra (4 novembre 1918), il 9 novembre viene liberato. Dopo breve licenza di rimpatrio, il 31 dicembre rientra al Deposito del 2° Rgt. Alpini Btg. “Borgo San Dalmazzo”.

Il 15 agosto 1919 viene mobilitato ed inviato via mare per le operazioni in Albania e si imbarca da Taranto. Rientra in patria per grave malattia il 6 gennaio 1920 e dopo il ricovero all'ospedale militare e le opportune cure, il 16 settembre 1920 viene inviato in congedo assoluto (con assegno rinnovabile per anni due a decorrere dal 22 luglio 1921) perchè riconosciuto permanentemente inabile al servizio militare.

Sul ruolo matricolare viene annotato : concessa dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore.

Sicuramente di idee sempre più contrastanti a quelle politiche del momento, con gli avvenimenti del 25 luglio 1943 che vedono la caduta del fascismo e l'arresto di Mussolini, si rafforzano ancora di più dopo l'8 settembre con lo sbandamento generale (anche del Regio Esercito) e "l'occupazione" dell'Italia da parte degli ex alleati tedeschi ora divenuti nemici, ma nuovamente alleati con il rinato partito fascista della Repubblica Sociale Italiana, "sente il dovere di ribellarsi".

Catturato il 7 ottobre 1944 dai tedesci durante un rastrellamento di civili, nello stesso giorno viene fucilato per rappresaglia in località Molino Torricelli di Prada (Grizzana), Bologna.

E' ricordato nel Sacrario di Piazza Nettuno a Bologna dedicato ai partigiani caduti e alle vittime dei nazi-fascisti.