i Gruppi bolognesi romagnoli

alpini e artiglieri da montagna a cui sono intitolati i Gruppi e soci a cui sono intitolate le Sedi sociali dei Gruppi

di Giuseppe Martelli

pubblicato il 1° giugno 2010
pagina aggiornata il 1° luglio 2024
con inserimento delle biografie e l'icona dei ruoli matricolari

E’ consuetudine che i Gruppi o le loro sedi sociali siano intitolati ad alpini, artiglieri da montagna o artiglieri alpini dei quali se ne onora il ricordo:

Le notizie anagrafiche e militari sono tratte da una non facile ed impegnativa ricerca, che continua da diversi anni, con divieto di utilizzo dei singoli dati presenti in questa pagina senza mia autorizzazione come autore dei testi, delle ricerche biografiche e proprietario del sito.

Alto Bidente
(Forlì/Cesena)
sede a Santa Sofia -
(1ª costituzione 1996)

 

 

intitolato a:

Dino Bertini

(1908-1998)

 

Capitano medico cpl. 8° Rgt. Alpini

 

 

 



il ruolo matricolare

Dino Bertini
nasce il 20 agosto 1908 a Rocca San Casciano, Forlì, oggi Forlì-Cesena. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 9 febbraio 1928 e lasciato in congedo viene indicata come professione studente. Il 29 marzo viene confermato il ritardo alla presentazione alle armi in attesa del congedamento del fratello Vincenzo. Chiamato alle armi il 23 aprile 1930 è ammesso nuovamente a ritardare in tempo di pace la presentazione alle armi quale studente universitario all'Università di Firenze nella facoltà di Medicina. Ammesso ancora al ritardo il 7 aprile 1931 ed il 10 marzo 1932 con obbligo di frequentare il 1° corso d'istruzione premilitare universitario. Chiamato alle armi il 20 luglio 1932 viene ammesso alla Scuola allievi ufficiali di Milano arma Alpini. Il 27 settembre è promosso Appuntato ed il 15 ottobre viene inviato in congedo provvisorio con obbligo di frequentare il secondo periodo di istruzione. Concluso anche il secondo periodo e laureato in Medicina e Chirurgia, viene richiamato alle armi il 28 luglio 1933 per completare il corso per ufficiali di complemnento. Con la nomina a Sottotenente conseguita il 30 novembre 1933, viene assegnato al 9° Rgt. Alpini per il previsto servizio di prima nomina fino al 1° luglio 1934, quindi ricollocato in congedo. Richiamato alle armi nel 1940 ed assegnato come Tenente medico all'8° Rgt. Alpini, nel periodo 1942-1943 è promosso Capitano medico in servizio sui treni in partenza per la Russia e di rientro da quel fronte con i feriti. Trasferito negli anni '30 a Santa Sofia (Forlì), dove contrae anche matrimonio, ne diventa il medico condotto fino al pensionamento avvenuto nel 1975. Stimato per la professionalità e l'umanità, era conosciuto da tutti con il nomignolo di "dottorone" per l'imponente figura. Deceduto il 10 novembre 1998, a lui è intitolato il locale Gruppo di Santa Sofia.

Bagnacavallo
(Ravenna)
(1ª costituzione 1936)

intitolato a:

Antonio Zanotti

(1916-1970)

artigliere alpino, 3° Rgt. Art. Alpina, Gruppo "Belluno", rifondatore del Gruppo nel 1960

 



il ruolo matricolare

Antonio Zanotti
nasce il 19 aprile 1916 a Bagnacavallo, Ravenna. Chiamato alla visita di leva il 14 settembre 1936 e lasciato in congedo, viene indicata come professione ciclista corridore. Chiamato alle armi il 15 maggio 1937 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Promosso Appuntato il 1° marzo 1938, viene mandato in congedo il 17 agosto. Richiamato alle armi per mobilitazione il 29 agosto 1939, rientra al Gruppo "Belluno" assegnato alla 22ª batteria. Con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940 perte per il fronte francese dal quale rientra a Belluno il 30 luglio. Mobilitato il 28 novembre parte per il fronte greco-albanese dal quale rientra in Italia per rimpatrio del reggimento il 31 ottobre 1942. Nuovamente mobilitato il 19 novembre, parte per le operazioni in Francia. Sbandatosi a seguito de gli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 rientra a casa. Il 21 dicembre 1944 si presenta al Distretto militare di Ravenna dal quale viene esentato alla ripresentazione alle armi in attesa di disposizioni, continuando a rimanere considerato in licenza illimitata. Viene collocato in congedo illimitato il 15 settembre 1945. Rifondatore ed animatore del Gruppo nel 1960 prematuramente scomparso nel 1970, ne da notizia anche L'ALPINO di ottobre, gli viene intitolato il Gruppo.

Bertinoro
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1932)

intitolato a:

Luigi Ugolini

(1895-1936)

Capitano cpl., 4° Rgt. Alpini, Btg. "Monterosa", medaglia di bronzo 1917, archeologo di fama internazionale, deceduto per malattia nel giugno 1936

 

 



lo stato di servizio

Luigi Maria Ugolini
nasce l'8 settembre del 1895 a Bertinoro, Forlì, oggi Forlì-Cesena, è ancora oggi ricordato fra i più importanti archeologi italiani. Il giovane Luigi Maria Ugolini completati gli studi ginnasiali a Forli si iscrive all’Università di Bologna nella facoltà di archeologia. Il 14 novembre 1914 viene chiamato alla visita di leva e classificato di prima categoria. All’indomani dell’entrata in guerra dell’Italia nel maggio 1915 il 1° giugno viene chiamato alle armi e giunto in territorio dichiarato in stato di guerra come soldato semplice nel 58° Reggimento Fanteria. Dopo appena 15 giorni viene mandato in licenza straordinaria di convalescenza per 4 mesi (non viene specificato la causa). Rientra volontariamente in anticipo al Corpo. Dopo periodi alterni di trincea e licenze di convalescenza, il 15 giugno 1917, per il suo titolo di studio, viene inviato al corso ufficiali e con il grado di Aspirante ufficiale di complemento, il 10 settembre è assegnato al 7° Reggimento Alpini. Con la nomina a Sottotenente il 18 ottobre viene trasferito al battaglione “Monte Rosa ” del 4° Alpini. Nel novembre 1917 e precisamente nei giorni 12 e 13, quale comandante di plotone, partecipa ai sanguinosi combattimenti che il Btg. “Monte Rosa” sostiene sul massiccio del Monte Grappa in località Le Fontanelle di Tezze (Primolano). Qui durante un ennesimo contrattacco rimane gravemente ferito, ferita che gli causa l’asportazione di un rene e, dopo lunghi mesi di ospedale, viene esonerato dal servizio attivo per due anni. Per l’azione di cui si era reso protagonista viene decorato di medaglia di bronzo al valor militare. Rientrato al 4° Rgt. Alpini il 21 luglio 1919, con la promozione a Tenente di complemento il 16 maggio 1920 è trasferito al 7° Rgt. Alpini, ed un mese dopo viene inviato in congedo assoluto perchè riconosciuto inabile al servizio militare ed iscritto nella forza in congedo. Vine promosso Capitano nella forza in congedo il 1° gennaio 1932....ecc...

apri la biografia in : Ugolini Luigi

Brisighella
(Ravenna)
(1ª costituzione 1927)

intitolato a:

Sirio Baldi

(1894-1945)

alpino, 5° Rgt. Alpini, socio fondatore del Gruppo nel 1927, deceduto per bombardamento aereo nel marzo 1945



il ruolo matricolare

Sirio Baldi
nasce
a Brisighella, Ravenna, il 18 gennaio 1894, residente in via Naldini 17. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva l'8 aprile 1916 e lasciato in congedo viene indicata come professione manovale. Chiamato alle armi il 1° maggio viene assegnato al 7° Rgt. Alpini. Il 16 maggio transita al 2° Rgt. Alpini di marcia. Il 19 giugno è assegnato al 5° Rgt. Alpini Btg. "Valtellina". Trattenuto alle armi, viene congedato il 14 settembre 1919 e gli viene conferita la croce al merito di guerra. Il 12 gennaio 1926 passa effettivo, in caso di richiamo, al magazzino del Btg. Alpini "Belluno" in Belluno. Per alcuni anni si trasferisce per lavoro a Piovega di Gemona ed il 30 settembre 1929 viene iscritto nella forza in congedo dell'8° Rgt. Alpini Btg. "Tolmezzo". Deceduto il 7 marzo 1945 a Brisighella per scheggia di granata.

Casalecchio di Reno/Sasso Marconi
(Bologna)
sede a Casalecchio di Reno

(1ª costituzione 1935)

intitolato a:

Pietro Ventura

(1913-1942)

artigliere alpino, 6° Rgt. Art. Alpina, Gruppo “Val d’Adige”, croce di guerra, “alla memoria”, caduto in Montenegro l'8 maggio 1942, era socio del Gruppo

 



il ruolo matricolare

Pietro Ventura
nasce a Casalecchio di Reno, Bologna, il 29 giugno 1913. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 25 settembre 1933 e lasciato in congedo, viene indicata come professione contadino. Chiamato alle armi il 4 aprile 1934 ed assegnato alla ferma minore di secondo grado di sei mesi, viene assegnato al 2° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Vicenza" e mandato in congedo il 30 agosto. Richiamato alle armi il 12 maggio 1935 rientra al 2° Rgt. Art. Alpina. Il 28 dicembre transita assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Divisione "Pusteria". Mobilitato per l'Africa Orientale il 9 gennaio parte da Napoli con tutto il Reggimento. Conclusa la guerra con la conquista dell’Etiopia, rientra i Italia il 12 aprile 1937 e ricollocato in congedo il 17 aprile si iscrive come socio del Gruppo. Richiamato alle armi prer istruzione il 31 agosto 1939 rientra al 2° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Vicenza" ed è ricollocato in congedo il 12 dicembre. Richiamato per mobilitazione il 3 giugno 1940 pochi giorni dopo con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno, parte per il fronte occidentale francese dal quale rientra al Deposito il 13 ottobre. Con la parziale smobilitazione di diversi reparti decisa dal governo, il 20 ottobre viene ricollocato in congedo. Il 12 febbraio 1941 è richiamato ed assegnato al Gruppo di Art. Alpina “Val d’Adige” del 3° Gruppo alpini “Valle” poi transitato al 6° Rgt. Art. Alpina impegnato nella campagna in Jugoslavia. L’8 maggio 1942 con incarico di mitragliere a difesa della propria batteria attaccata da forze soverchianti in località Niksic, si prodiga per respingere l’attacco. Incurante del pericolo, nell’atto di lanciare l’ennesima bomba a mano, viene colpito da una pallottola alla testa e muore sul posto. Per l’eroico comportamento gli viene conferita la croce di guerra al valor militare “alla memoria”. Con la ricostituzione del Gruppo nel 1963 a lui viene intitolato.

Casola Valsenio
(Ravenna)
(1ª costituzione 1935)

intitolato a:

Antonio Berti Ceroni

(1895-1971)

Sottotenente cpl., 6° Rgt. Alpini Btg. "Bassano", medaglia di bronzo nel 1916. Socio fondatore della Sezione il 18 novembre 1922



il ruolo matricolare

Antonio Berti Ceroni
nasce
a Bologna il 5 luglio 1895, laureato in Agraria il 15 dicembre 1922, di professione di agronomo presso la Camera di Commercio di Bologna. Iscritto di leva al Distretto Militare di Ravenna essendo la famiglia originaria di Casola Valsenio, il 3 gennaio 1914 è chiamato alla visita di leva e lasciato in congedo e indicato studente. Chiamato alle armi il 13 gennaio 1915 viene ammesso al ritardo perché studente all’Università. Richiamato alle armi per mobilitazione il 13 giugno, è assegnato per istruzione al 77° Rgt. di Fanteria ed il 1° settembre, in considerazione del titolo di studio, è inviato al corso allievi ufficiali nella Scuola Militare di Modena. Con la promozione a Sottotenente il 12 novembre 1915 è assegnato al 6° Rgt. Alpini Btg. "Bassano", dove rimane per tutto il periodo della guerra. Decorato al valor militare di medaglia di bronzo il 10 giugno 1916 a Monte Cukla, ne dà notizia anche "il Resto del Carlino" del 16 agosto 1917 con il titolo : ALTRI STRENUI COMBATTENTI BOLOGNESI. Congedato Tenente nel febbraio 1919, promosso poi Capitano nel 1932. Nell’ambito associativo era notoriamente conosciuto, anche negli atti ufficiali, come “Nino”. Nel 1940 con il grado di Maggiore, è richiamato in servizio con la Divisione alpina Julia. Non si hanno notizie se abbia effettivamente partecipato ad operazioni di guerra nel 1940-1943. Deceduto a Bologna il 22 aprile 1971, è sepolto a Casola Valsenio (Ravenna), località di origine della famiglia. Con appropriata cerimonia ed alla presenza dei nipoti, domenica 4 giugno 2017 a lui è stato intitolato il locale Gruppo.

Castel San Pietro Terme
(Bologna)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Roberto Ghetti

(1956-1976)

artigliere da montagna, 3° Rgt. Art. Montagna, Gruppo “Udine”, deceduto il 6 maggio 1976 a Gemona, Friuli, per terremoto

Roberto Ghetti
nasce a Castel San Pietro Terme, Bologna, il 13 dicembre 1955. Diplomato all'Istituto Magistrale, insegna al doposcuola nella frazione di Gainana. Chiamato alle armi nel febbraio 1976 è inviato al C.A.R. (centro addestramento reclute) a Tolmezzo, Udine, e concluso il periodo addestrativo, ai primi di aprile viene assegnato al 3° Rgt. Art. Montagna Gruppo “Udine” 18ª batteria, nella Caserma "Goi-Pantanali" di Gemona. (La fotografia riprodotta era stata scattata il giorno del giuramento ed ha ancora il fregio da alpino, la nappina rossa e le fiamme verdi, poi i tre emblemi verranno sostituiti con quelli dell'artiglieria da montagna). Alle 21,06 nella sera di giovedì 6 maggio 1976 un terribile terremoto devasta il Friuli. Purtroppo muore travolto dalle macerie della caserma. Venti minuti prima aveva telefonato a casa per rassicurare che stava bene, che era un po' stanco e rimaneva in caserma in camerata. Si salvano invece gli altri due commilitoni di Castel San Pietro. (Claudio Cioni era di servizio alle scuderie muli e Giuseppe Menetti era allo spaccio truppa. Etrambi sono oggi, 2024, soci del Gruppo. n.d.r.). Rientrata la salma a Castel San Pietro Terme, mercoledì 13 maggio si svolgono i funerali. Con la ricostituzione del Gruppo nel 2000 ed inaugurato il 29 aprile 2001 a lui viene intitolato.
(i ruoli matricolari all'Archivio di Stato sono consultabili fino alla classe 1945)

Castrocaro Terme/Terra del Sole
(Forlì/Cesena)
sede a Castrocaro Terme

(1ª costituzione 1977)

intitolato a:

Carlo Bandini

(1898-1917)

artigliere da montagna, 2° Rgt. Art. Montagna, caduto sul Carso il 30 settembre 1917

Carlo Bandini
nasce a Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, oggi Forlì-Cesena, il 15 maggio 1898, artigliere del 2° Rgt. Art. da Montagna, morto all'ospedaletto da campo n° 91 per ferite in combattimento sul Carso il 30 settembre 1917.

Alla costituzione del Gruppo nell'ottobre 1977 a lui viene intitolato.

Purtroppo il Distretto militare di Forlì è stato oggetto di quattro bombardamenti aerei nel maggio ed agosto 1944 che hanno distrutto quasi tutti gli archivi dei ruoli matricolari delle classi dal 1870 al 1900, pertanto non è stato possibile reperire il ruolo con le notizie militari.

Cento
(Ferrara
)
(1ª costituzione 1983)

intitolato a:

Massimo Ranzani

(1974-2011

Capitano s.p.e. 5° Rgt. Alpini, caduto in missione di pace nell'Afganistan il 27 febbraio 2011

Massimo Ranzani
nasce (per ragioni pratiche di vicinanza territoriale) presso la clinica ginecologica di Ferrara il 24 marzo 1974 da genitori residente nella vicina frazione di Santa Maria Maddalena del comune di Occhiobello in provincia di Rovigo. Residente con la famiglia a Santa Maria Maddalena fino alle scuole superiori ed attratto dalla vita militare, raggiunta la maggiore età si arruola volontario nell'Esercito Italiano nel ruolo dei sottufficiali. Con la nomina a Sergente presta servizio nel 7° Rgt. Alpini in Belluno. Nel 2004 si rafferma ed ottiene di essere trasferito nel ruolo Ufficiali nel servizio permanente effettivo e, promosso Sottotenente, viene trasferito in forza al 5° Rgt. Alpini in Vipiteno, Bolzano. Promosso poi Tenente, partecipa a numerose pericolose "missioni di pace all'estero" ultima delle quali in Afghanistan dove il 28 febbraio 2011 mentre sta ritornando alla base dopo una missione a Shindand, nell’ovest del Paese, il suo blindato subisce un attentato terroristico nel quale rimane ucciso.....ecc..
apri altre notizie in : Ranzani Massimo
Dal 2014 a lui viene intitolato il Gruppo.
note : Il 23 marzo 2023 a Ferrara, città di nascita, per iniziativa dell'amministrazione comunale, deliberata all'unanimità, gli è stata initolata una via.

Cesena
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Carlo Mazzoli

(1879-1928)

Colonnello s.p.e. , 5° e 8° Rgt. Alpini, 2 medaglie d’argento, Libia 1912 e 1917, deceduto per malattia in Cirenaica nel 1928

 

 

 

Carlo Mazzoli
nasce a Cesena, Forlì,
oggi Forlì-Cesena, il 31 agosto 1879. Nel 1901 entra in Accademia. Al termine del corso con il grado di Sottotenente viene assegnato nel settembre 1905 in servizio di prima nomina nei Granatieri e pochi mesi dopo transita negli Alpini assegnato al Battaglione “Edolo” del 5° Reggimento Alpini. Con questo reparto partecipa dall’ottobre 1911, come Tenente fresco di nomina, alla campagna di Libia dove si distingue nei combattimenti di Derna dell’11 e 12 febbraio 1912 guadagnando una medaglia d’argento, ed in quelli successivi del 17 settembre in località “Rudero” e dell’8-10 ottobre a Bu Msofer, guadagnando due medaglie di bronzo. Con la conclusione della guerra italo-turca, dal gennaio 1913 viene inviato in Albania quale componente della commissione internazionale per la riorganizzazione di quello Stato. Richiamato in patria nel gennaio 1915 e promosso Capitano, transita nell’8° Rgt. Alpini. Con l’entrata in guerra dell’Italia gli viene affidato il comando della 97ª compagnia del Btg. “Gemona” ed inviato a presidiare la Val Dogne in Carnia. Prestante nel fisico, al pari degli alpini friulani che compongono quasi esclusivamente la compagnia, ha un forte ascendente sui suoi uomini che guida nelle varie azioni ponendosi sempre alla testa. Ai soldati piace anche la sua spregiudicatezza e l’anticonformismo. Spesso li comanda in pattuglia di notte nelle retrovie per razziare legname o altro materiale al comando del Genio “sordo” alle richieste del fabbisogno. Per il suo aspetto decisamente anticonformista, porta i capelli lunghi fino alle spalle e una folta barba, è presto soprannominato il "Garibaldi della Val Dogne"....ecc..
Purtroppo il Distretto militare di Forlì è stato oggetto di quattro bombardamenti aerei nel maggio ed agosto 1944 che hanno distrutto quasi tutti gli archivi dei ruoli matricolari delle classi dal 1870 al 1900, pertanto non è stato possibile reperire il ruolo con le notizie militari.
apri la biografia in : Mazzoli Carlo

Cotignola
(Ravenna)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Enrico Svegli

(1911-2007)

Capitano cpl. 7° Rgt. Alpini, Capogruppo dal 1938 al 1943, Capogruppo di Lugo dal 1965 al 1987, Presidente di Sezione nel 1986.



il ruolo matricolare

Enrico Svegli
nasce a Cotignola, Ravenna, il 25 giugno 1911
. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 12 ottobre 1931 e lasciato in congedo viene indicata come professione agricoltore. Assegnato alla ferma minore e dispensato dalla ferma fino al 4 gennaio 1937. Nominato d'ufficio Sottotenente di fanteria il 4 gennaio 1937 viene assegnato in servizio di prima nomina di un mese al 28° reggimento fanteria. Richiamato e trasferito negli Alpini presta servizio in tre brevi periodi, nel 1938, nel 1941 e nel 1942 prima nel Btg. "Belluno" quindi nel Btg. "Monte Antelao" e viene congedato Capitano del 7° Rgt. Alpini nel 1943. Nel 1938 e fino al 1943 viene nominato Capogruppo (Capo Plotone) del Plotone (Gruppo) di Cotignola. Nel dopoguerra con la ricostituzione del Gruppo di Lugo di Romagna, dove si è trasferito, ne viene eletto Capogruppo dal 1965 al 1987. Nel 1975 viene anche eletto nel consiglio sezionale come vice presidente per la Romagna. Nel 1986 è eletto Presidente di Sezione, carica che deve lasciare dopo pochi mesi per sopraggiunti problemi personali. Deceduto a Lugo di Romagna il 4 aprile 2007 con il grado onorifico di Ten. Col. (ruolo d'onore) ed a lui viene intitolato nel 2011 il Gruppo di Cotignola.

Dozza
(Bologna)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Virgilio Costa

(1915-1975)

Tenente medico cpl., 11° Rgt. Alpini, Btg. “Bolzano”, rifondatore del Gruppo nel 1954 e Capogruppo fino al 1975, anno in cui muore

 

 



il ruolo matricolare

Virgilio Costa
nasce a Bologna il 17 ottobre 1915. Chiamato alle armi il 7 settembre 1935 è lasciato in congedo con obbligo di frequentare il corso ufficiali. Essendo studente universitario, viene ammesso a ritardare il servizio ed a frequentare il corso premilitare allievi ufficiali presso l'Università. Chiamato alle armi il 14 luglio 1938 viene inviato al corso applicativo presso la Scuola allievi ufficiali di Bassano del Grappa, specialità Alpini. Promosso Sottotenente di complemento il 22 dicembre, viene assegnato al 4° Rgt. Alpini per il servizio di prima nomina. Trattenuto alle armi per mobilitazione ed assegnato in servizio all'11° Rgt. Alpini Btg. "Bolzano" 92ª compagnia, con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940 parte per il fronte francese dal quale rientra al deposito alla fine di luglio. Nuovamente mobilitato per il fronte greco-albanese, il 2 dicembre parte per quel fronte con la 141ª compagnia. Rientra in Italia a seguito dell'armistizio con la Grecia, il 16 aprile 1941. Congedato e rirentrato a Bologna, si laurea in Medicina e chirurgia il 15 dicembre 1943. Nel 1945 apre un ambulatorio medico ad Imola. Il 26 febbraio 1953 vince il concorso di medico condotto nel vicino comune di Dozza (a quei tempi era spesso impropriamente indicata Dozza Imolese n.d.r.). Già iscritto alla Sezione, si attiva per ricostituire il locale Gruppo alpini. Raccoglie i vecchi e nuovi iscritti e viene eletto 1° Capogruppo del dopoguerra. L'anno successivo 1954 si svolge la cerimonia di benedizione consegna "ufficiale" del Gagliardetto. Nel biennio 1968-1969 è anche eletto consigliere sezionale. Deceduto precocemente nel 1975. Ne da notizia anche il giornale L'ALPINO del marzo 1976.

Ferrara
(1ª costituzione 1930)

intitolato a:

Ivo Simoni

(1917-1942)

Sottotenente cpl., Div. “Alpi Graie”, Btg. “Val d’Orco”, medaglia di bronzo, “alla memoria”, caduto in Montenegro il 17 gennaio 1942



il ruolo matricolare

Ivo Simoni
nasce il 6 febbraio 1917 a Ferrara. Chiamato alla visita di leva il 30 maggio 1937 e lasciato in congedo, viene indicata come professione studente con obbligo di frequentare i corsi allievi ufficiali di complemento. Chiamato alle armi il 26 maggio 1938 viene ammesso a ritardare in tempo di pace la presentazione alle artmi quale studente universitario nella Facoltà di Economia e Commercio. Il 4 aprile 1939 viene ancora ammesso al ritardo fino al 20 marzo 1940. Rinuncia a successivo ritardo ed il 2 settembre 1940 viene ammesso al corso allievi ufficiali alpini nella Scuola di Bassano del Grappa. Promosso Sottotenente il 1° dicembre è assegnato al 4° Rgt. Alpini per il servizio di prima nomina nel Battaglione Val d'Orco" (Divisione ALPI GRAIE). Mobilitato nell'ottobre 1941 raggiunge il fronte in Montenegro. Nell corso della battaglia in località Danilovgrad del 17 gennaio 1942, trova la morte in battaglia meritando la medaglia di bronzo al valor militare - alla memoria -. Quale studente caduto in guerra l'Università di Bologna, in data 5 novembre 1942, gli conferì la laurea "honoris causa" proclamandolo dottore in Economia e Commercio. Il Gruppo di Ferrara è intitolato dal 24 aprile 1999.
apri la biografia in : Simoni Ivo

Forlì
(1ª costituzione 1932)

intitolato a:

Pio Zavatti

(1917-2005)

Sottotenente cpl. 5° Rgt. Art. Alpina, Gruppo "Belluno" (1939-1943), Capogruppo dal 1974 al 1994 ed anche Presidente di Sezione dal 1981 al 1986.

 

 



il ruolo matricolare

Pio Zavatti
nasce a Forlì, oggi Forlì-Cesena, il 18 maggio 1917. All'atto dell'arruolamento risulta trasferito con domicilio a Dalmine, Bergamo, dove svolge la professione di giovane geometra presso un cantiere edile. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 15 maggio 1937 e lasciato in congedo viene indicata come professione geometra con obbligo di ferquentare il corso allievi ufficiali di complemento. Chiamato alle armi il 13 settembre 1938 viene inviato alla Scuola allievi ufficiali di Artiglieria Alpina di Bra. Conseguita la promozione a Sottotenente il 12 marzo 1939 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno" per il servizio di prima nomina. Con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 giugno 1940 viene inviato sul fronte francese, quindi sul fronte greco-albanese. Nell'agosto 1941 e fino all'estate 1942 è in Montenegro dove gli giunge l'ordine di trasferimento in Francia, nell'Alta Savoia, promosso Tenente comandante del reparto comando. Con gli eventi politici legati all'8 settembre 1943 viene fatto prigioniero dai tedeschi e caricato su un treno per essere inviato in Germania. Eludendo la sorveglianza riesce a fuggire e raggiunge i reparti francesi della resistenza di De Gaulle con i quali collabora fino alla conclusione della guerra nell'aprile 1945. Rientrato in Italia a Forlì riprende la professione di geometra realizzando una propria azienda e nel 1955 si iscrive alla Sezione bolognese romagnola. Nel novembre 1974 è fra i promotori per la ricostituzione del Gruppo del quale viene eletto Capogruppo dal 1974 al 1994. Dal 1975 al 1981 viene eletto anche nel consiglio direttivo sezionale. Nel 1981 assume la carica di Presidente di Sezione, incarico che mantiene fino al 1986 e nel 1982 affronta l'organizzazione dell'adunata nazionale alpini che si svolge a Bologna nei giorni 8 e 9 maggio. Deceduto a Forlì il 1° dicembre 2005 con il grado di 1° Capitano (ruolo d'onore).

Imola / Val Santerno
(Bologna)
sede a Imola
(1ª costituzione 1924)

intitolato a:

Stefanino Curti

(1895-1917)

Capitano s.p.e., 2° Rgt. Alpini, Btg. “Val Varaita”, C.te la 221ª compagnia, medaglia d’Oro, “alla memoria”, caduto a Vidor, (Piave) il 10 novembre1917

 

 

 

Stefanino Curti
nasce ad Imola, Bologna, il 12 novembre 1895 da genitori di origini piemontesi della Provincia di Cuneo
. Nel 1896 a sette mesi si trasferisce con la famiglia a Parma, quindi a Genova. Nel biennio 1908-1909 viene ricordato un suo breve rientro a Parma dove frequenta il ginnasio "Gian Domenico Romagnosi" ed infine nuovamente e definitivamente a Genova dove nel quinquennio 1909-1914 frequenta il liceo "Andrea D'Oria". Attratto dalla vita militare, il 5 novembre 1914 entra quale allievo ufficiale nella Scuola Militare di Modena e già durante il corso chiede insistentemente di essere ammesso negli alpini. Con la nomina il 30 maggio 1915 a Sottotenente nel servizio permanente effettivo viene assegnato al 1° Reggimento Alpini. Il 14 giugno 1915 raggiunge la zona di operazioni in Carnia destinato al battaglione “Val d’Arroscia”. Nel gennaio-marzo 1916 frequenta a Caserta un corso di mitragliere quindi, promosso Tenente, nei primi di giugno è nuovamente con il proprio reparto in zona di guerra. Posto a difesa di Monte Cucco durante l’offensiva austriaca nel Trentino, a Cucco di Pozze pochi giorni dopo si offre volontario per comandare una pattuglia incaricata di tagliare i reticolati nemici ed assumere informazioni per il contrattacco. Nel corso di queste azioni del 7 e 8 luglio viene ferito gravemente alla gamba destra ed è costretto a trascorrere un anno di degenza negli ospedali di Brescia e Genova. Per questo suo comportamento gli viene conferita la medaglia di bronzo al valore militare. Dimesso dall’ospedale rientra nel giugno 1917 al fronte. Promosso Capitano il 23 agosto è assegnato al 2° Reggimento Alpini battaglione “Val Varaita” e dal 1° novembre assume il comando della 221ª compagnia.......ecc....
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Curti Stefanino

Lugo di Romagna
(Ravenna)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Francesco Dosi

(1916-1997)

Caporale, 5° Rgt. Art. Alpina, Gruppo “Belluno”, medaglia d’argento, Balcania 1941, socio benemerito per la fattiva attività nel Gruppo

 



il ruolo matricolare

Francesco Dosi
nasce a Lugo, Ravenna, (Lugo di Romagna) il 27 febbraio 1916. Chiamato alla visita di leva il 3 settembre 1936 e lasciato in congedo, viene indicata come professione fornaio. Chiamato alle armi il 10 maggio 1938 viene assegnato al 5° Rgt. Art. Alpina Gruppo "Belluno". Trattenuto alle armi dal 10 novembre 1939, il 30 gennaio 1940 viene mobilitato ed assegnato al Gruppo "Val Piave", il 10 giugno, con l'entrata in guerra dell'Italia raggiunge il fronte occidentale francese dal quale rientra al Deposito in Belluno il 23 ottobre. Nuovamente mobilitato il 3 febbraio 1941 parte per il fronte greco-albanese con il Gruppo "Belluno" quindi sul fronte in Balcania. Nel corso dei combattimenti in località Pljevlje del 2 dicembre, per l'eroico comportamento viene decorato di medaglia d'argento "sul campo". Il 20 maggio 1942 viene promosso soldato scelto ed il 1° luglio Caporale. Rientra in Italia per rimpatrio l'8 settembre 1942. Nuovamente mobilitato il 20 novembre, parte per le operazioni in Francia. Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943, cade prigioniero dei tedeschi ed internato in un campo di concentramento in Francia. Viene liberato dagli Alleati il 10 settembre 1944 e rientra in Italia "via mare" imbarcato a Tolone viene sbarcato a Napoli il 17 ottobre e restituito alle Autorità Italiane inquadrato nel 504° Btg. S.G. (Scots Guards , Guardie Scozzesi). Il 1° luglio 1945 si presenta al Distretto militare di Ravenna e viene inviato in licenza di rimpatrio di 60 giorni. Il 15 settembre viene collocato in congedo.

Mercato Saraceno
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1995)

intitolato a :

Fabio Toni

(1960-2021)

alpino, socio benemerito per la fattiva attività nel Gruppo e per l'impegno associativo anche come consigliere sezionale, prematuramente scomparso.

 

 

 

 

(i ruoli matricolari all'Archivio di Stato di Forlì sono consultabili fino alla classe 1945)

Modigliana
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1936)

intitolato a:

Aldo Ravaglioli

(1896-1978)

Tenente 8° Rgt. Alpini, medaglia d'argento 1917 e croce 1918.

 

 

 

 

 

Aldo Ravaglioli
nasce a Modigliana, Forlì, oggi Forlì-Cesena, il 6 agosto 1896. Chiamato dal Distretto alla visita di leva il 5 settembre 1915 e lasciato in congedo, viene indicata la professione di studente. Chiamato alle armi il 7 ottobre ed inviato al corso allievi ufficiali nella Scuola di Modena, ne esce Sottotenente assegnato all'8° Rgt. Alpini. Nel 1916 è promosso Tenente continuando il servizio nell'8° Rgt. Alpini. Nei combattimenti a Monte Solarolo (Grappa) dell'11-14 dicembre 1917 per l'eroico comportamento viene decorato di medaglia d'argento. Ed ancora nei combattimento in località Rovereto-Volano del 2-3 novembre 1918 viene decorato della croce al valor militare. Collocato in congedo nella primavera del 1919 e completati gli studi universitari si trasferisce poi per ragioni professionali a Ferrara. Sulla Gazzetta Ufficiale del 6 novembre 1934 compare la notizia che al Dott. Aldo Ravaglioli, quale Direttore del Consorzio agrario, gli è stata conferita l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia. Richiamato alle armi nel 1940 con la promozione a Capitano, viene assegnato in servizio al Btg. "Edolo" del 5° Rgt. Alpini. Questa notizia si deduce da L'ALPINO del 15 agosto 1940 dove compare nella rubrica PRO-ALPINO che ha versato lire 50 in memoria degli indimenticabili alpini (ferraresi) Italo e Lino Balbo. Ed ancora su L'ALPINO del 15 dicembre 1940 compare nella rubrica PRO-ALPINO che Ravaglioli Aldo di Ferrara ha versato altre lire 20. Ed ancora su L'ALPINO del 15 febbraio 1941 compare nella rubrica PRO-MUSEO DEGLI ALPINI che Dott. Aldo Rovaglioli di Ferrara ha versato lire 100. Raggiunta l'età della pensione rientra a Modigliana con il grado onorifico di Ten. Colonnello (ruolo d'onore) . Con il decesso nel 1978 a lui viene intitolato il Gruppo.

Purtroppo il Distretto militare di Forlì è stato oggetto di quattro bombardamenti aerei nel maggio ed agosto 1944 che hanno distrutto quasi tutti gli archivi dei ruoli matricolari delle classi dal 1870 al 1900, pertanto non è stato possibile reperire il ruolo con le notizie militari.

Monghidoro
(Bologna)
(1ª costituzione 1934)

intitolato a:

Luigi Campari

(1886-1953)

Colonnello in s.p.e. 7° Rgt. Alpini. Socio fondatore della Sezione il 18 novembre 1922

 



il ruolo matricolare

Ettore Luigi Campari
nasce
a Monghidoro, Bologna, il 3 ottobre 1886, residente a Monghidoro. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 5 giugno 1906 e lasciato in congedo viene indicato come professione studente. Il 2 febbraio 1907 chiamato per il servizio militare viene assegnato alla 6ª compagnia di Sanità a Bologna. L’11 maggio 1915 viene richiamato per mobilitazione e, promosso d’ufficio a Sottotenente della Milizia Territoriale, è inviato per il prescritto corso accelerato e servizio di prima nomina presso il 7° Rgt. Alpini a Belluno dove giunge il 3 giugno. Sottotenente effettivo nel 7° Rgt. Alpini Btg. "Val Cismon" poi Tenente, il 29 ottobre 1916 è promosso nel servizio permanente effettivo, quindi nel 1918 Capitano in s.p.e. Componente del comitato promotore, viene eletto consigliere nel primo direttivo sezionale del 1922 e riconfermato fino al 1924 quando si trasferisce definitivamente a Pieve di Cadore per ragioni di servizio. Dal 1927 al 1936 è consigliere della Sezione “Cadore” a Calalzo di Cadore e nel biennio 1927-1928 ne è vice Presidente. Posto in congedo nel marzo 1942 per grave malattia, con il grado di Colonnello rientra nel suo paese natale di Monghidoro. Deceduto a Monghidoro il 30 novembre 1953, a lui è intitolato il locale Gruppo. Del decesso ne dà notizia anche L'ALPINO di febbraio 1954.
* nome di battesimo e anagrafico Ettore Luigi, ma si firmava Luigi.

Ozzano dell'Emilia
(Bologna)
(1ª costituzione 1935)

intitolato a:

Graziano Bandini

(1941-2016)

alpino, 7° Rgt. Alpini, benemerito Capogruppo dal 1987 al 2015 prematuramente scomparso nel 2016



il ruolo matricolare

Graziano Bandini
nasce a Riolo Bagni (Riolo Terme), Ravenna, il 4 dicembre 1941 poi si trasferisce a Borgo Tossignano, Bologna. Iscritto al Distretto militare di Bologna dal quale dipende, dalla classe 1939, il mandamento di Imola e comuni limitrofi, è chiamato alla visita di leva il 12 settembre 1962 e lasciato in congedo viene indicata come professione contadino. Chiamato alle armi il 4 novembre viene inviato al 12° C.A.R. (centro addestramento reclute) di Montorio Veronese. Concluso il corso addestrativo il 14 febbraio 1963, viene assegnato al 7° Rgt. Alpini Btg. "Pieve di Cadore" con la qualifica di mitragliere. Viene collocato in congedo il 5 aprile 1964. Per aver partecipato alle operazioni di soccorso nell'ottobre 1963 a seguito del "disastro del Vajont" gli viene conferito un'attestato di benemerenza e una medaglia di bronzo a ricordo. Trasferitto ad Ozzano dell'Emilia, Bologna, si impiega nell'industria. Nel 1987 viene eletto Capogruppo prima del Gruppo Comuni a Est di Bologna (costituito ad Ozzano nel 1985) e rimane in carica ininterrottamente dal 1987 al 2015. (Nel 1998 il Gruppo Comuni a Est di Bologna eredita il gagliardetto ed il nome di Gruppo di Ozzano dell'Emilia). Ricopre anche dal 1992 la carica di consigliere sezionale e negli ultimi anni (dal 2004) di vice presidente sezionale. Il 2 giugno 1992 viene insignito dell'onorificenza di Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana. Nel 2015 per una grave malattia lascia la guida del "suo" Gruppo. Deceduto prematuramente il 1° maggio 2016. Nel maggio 2017 con partecipata cerimonia gli viene intitolato il Gruppo. La moglie Angiola è la madrina del Gruppo.

Premilcuore
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1978)

intitolato a:

Caduti e Dispersi di Russia
1942-1943

 

dal luglio 1942 al gennaio 1943 sono presenti sul fronte russo tre Divisioni Alpine la "Cuneense", la "Julia" e la "Tridentina" che formano l'organico o "l'ordine di Battaglia" del Corpo d'Armata Alpino. Coinvolte dal tragico ripiegamento del gennaio 1943 per evitare l'accerchiamento dei reparti russi, fra congelati, morti nei combattenti e prigionieri, le tre Divisioni sono drammaticamente decimate nonostante l'eroico comportamento ed i sacrifici individuali e di interi reparti, nella caparbia speranza di rientrare in Italia. Valore e sacrificio che viene riconosciuto ancora oggi......


(il monumento eretto dal Gruppo a loro memoria...)

Ravenna
(1ª costituzione 1929)

intitolato a :

Mario Pasi

(1913-1945)

Tenente medico cpl., Divisione Alpina “Pusteria” 643° Ospedale da campo (nel 1941), partigiano combattente medaglia d'Oro "alla memoria"

 

 

 



il ruolo matricolare

Mario Pasi
nasce a Ravenna il 21 luglio 1913. Nella città frequenta gli studi fino al liceo quindi si trasferisce a Bologna per frequentare l’università dove nel 1936 si laurea in medicina e nel gennaio 1937 ottiene a Perugia l’attestato alla professione di medico chirurgo. Il mese successivo, chiamato alle armi, viene destinato alla Scuola di applicazione di Sanità Militare a Firenze e in luglio, quale aspirante ufficiale medico, assegnato all’infermeria presidiaria di Ravenna del 28° Reggimento Fanteria Divisione “Pavia”. Promosso Sottotenente ed espletato il servizio di prima nomina viene congedato nel settembre 1938. Dopo un breve periodo trascorso a Ravenna nel quale si prepara ad un concorso indetto dall’Ospedale Civile Santa Chiara di Trento, lo vince ed è assunto come assistente nella sezione chirurgia e ostetricia. Con l’imminente entrata in guerra dell’Italia viene richiamato alle armi nel maggio 1940 assegnato al 7° Reggimento Alpini e in giugno partecipa alle operazioni sul fronte occidentale. Dal 6 dicembre passa in forza al 643° ospedale da campo della Divisione Alpina “Pusteria” inviata sul fronte greco-albanese. Promosso Tenente nel gennaio 1941, a maggio viene rimpatriato per malattia e convalescenza. Dichiarato inabile al servizio militare a fine anno viene definitivamente congedato. Riprende la sua professione medica a Trento e si avvicina sempre più all’ideale di una attività politica contro il Regime. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 si prodiga nel medicare e soprattutto nascondere i soldati italiani feriti dal colpo di mano dei tedeschi che hanno occupato Trento. Ormai sospettato dalla polizia tedesca lascia l’ospedale ed entra nel movimento clandestino partigiano....ecc..
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in : Pasi Mario

Rimini
(1
ª costituzione 1932)

intitolato a :

Aldo Jorio

(1911-1943)

Tenente cpl., 9° Rgt. Alpini, Btg. "Vicenza", medaglia di bronzo 21 gennaio 1943 (Russia), poi Capitano disperso in prigionia il 28 febbraio 1943

 

 

 



il ruolo matricolare

Aldo Jorio
nasce nella Repubblica di San Marino il 17 dicembre 1911
. Rimasto orfano del padre e trasferita la residenza a Rimini, dopo il Liceo si iscrive all'Università di Catania, ma non si conosce il motivo di questa scelta, mentre sappiamo che la facoltà è quella di Giurisprudenza. Chiamato il 15 luglio 1931 alla visita di leva dal Distretto militare di Forlì, dal quale dipende Rimini, presenta domanda di arruolamento volontario con ferma di tre anni ed è ammesso alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Milano. Il 20 luglio 1932 entra alla Scuola Allievi Ufficiali di complemento di Milano e completato il corso, con la nomina a Sottotenente di complemento (Alpini) e dopo una breve licenza, il 17 novembre 1932 viene assegnato al 9° Rgt. Alpini Btg. "Bassano" a Gorizia dove presta servzio fino al 31 gennaio 1934 per il completamento dei tre anni sottoscritti. Il 28 marzo 1935 viene richiamato alle armi per mobilitazione ed assegnato all'11° Rgt. Fanteria a Forlì (chiamato anche il reggimento dei forlivesi n.d.r.) e viene ricollocato in congedo il 12 marzo 1936. Promosso Tenente il 5 novembre 1937, con questo grado viene nuovamente richiamato alle armi il 22 gennaio 1941 ed assegnato al 9° Rgt. Alpini Btg. "Vicenza" mobilitato. Il 13 febbraio parte da Foggia, via aerea, per l'Albania con l'11° Btg. Complementi Alpini. Giunto a Tirana viene assegnato alla compagnia comando del Btg. "Vicenza" del 9° Rgt. Alpini. Il 27 aprile 1942 rientra in Italia, via terra, per rimpatrio del Reggimento in previsione dell'invio del Corpo d'Armata Alpino in Russia. Il 15 agosto parte per il fronte russo con il 9° Rgt. Alpini Btg. "Vicenza" ed è assegnato nuovamente in servizio nella compagnia comando... ecc....
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Riolo Terme
(Ravenna)
(1ª costituzione 1935)

intitolato a:

Angelo Maltoni

(1890-1940)

alpino 7° Rgt. Alpini, socio fondatore del Gruppo nel 1935, deceduto per malattia nel maggio 1940



il ruolo matricolare

Angelo Maltoni
nasce a Cotignola, Ravenna, il 30 marzo 1887 poi trasferito a Riolo dei Bagni (dal 1957 Riolo Terme) residente in via dei Bagni 87. Chiamato
dal Distretto Militare alla visita di leva il 4 aprile 1916 e lasciato in congedo, viene indicata come professione muratore. Chiamato alle armi il 1° maggio viene assegnato al 7° Rgt. Alpini per tutto il periodo della guerra. Con l'armistizio del 4 novembre 1918 rientra a Belluno ed il 4 aprile 1919 viene inviato in licenza illimitata. Viene provvisto di congedo il 16 agosto. Il 7 lugliio 1924 passa effettivo, in caso di richiamo, al magazzino del Btg. Alpini "Belluno" in Belluno. Socio fondatore del Gruppo nel 1935, deceduto per malattia l'8 maggio 1940. Alla ricostituzione del Gruppo nel 1963 gli viene intitolato e la figlia Gina era la madrina del Gagliardetto fino al suo decesso.

San Benedetto in Alpe
(Forlì/Cesena)

(1ª costituzione 1975)

intitolato a:

Luciano Pagliai

(1923-1944)

artigliere alpino, 3° Rgt. Art. Alpina, Gruppo “Udine”, caduto il 16 aprile 1944 nella Resistenza

 

 



il ruolo matricolare

Luciano Pagliai
nasce a Portico San Benedetto, Forlì, oggi Forlì-Cesena, il 3 aprile 1923.
Chiamato dal Distretto Militare alla visita di leva il 29 maggio 1942 è lasciato in congedo e viene indicato quale professione manovale. Chiamato alle armi il 7 settembre 1942 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina ed inviato al Deposito di Gorizia. Il 30 novembre viene aggregato al Deposito del Rgt. Cavalleggeri "Alessandria" in Codroipo, Udine, per frequentare il 2° corso "spolettatori" (specializzati nel tarare le spolette dei proietti di artiglieria n.d.r.). Il 19 dicembre, concluso il corso rientra a Gorizia nel 3° Rgt. Art. Alpina. Il 1° gennaio 1943 viene assegnato al 3° Gruppo Complementi mobilitato. Il 16 maggio 1943 viene assegnato al Gruppo "Udine" mobilitato, presso il quale rimane fino all'8 settembre 1943. A seguito degli eventi politici legati all'8 settembre, viene indicato sul ruolo matricolare : sbandatosi in seguito agli eventi sopravvenuto all’armistizio. Rientrato "con il tutti a casa", il 23 gennaio 1944 entra a far parte della formazione partigiana 8ª brigata Garibaldi che opera nell'Appennino tosco-emiliano. Catturato nel corso di un grande rastrellamento organizzato nella seconda settimana dell'aprile 1944 dai tedeschi e fascisti nella zona di Santa Sofia, viene riconosciuto partigiano e fucilato dai fascisti a Santa Sofia il 16 aprile 1944. All'atto di costituzione del Gruppo nel 1975 a lui viene intitolato.
apri biografia in : Pagliai Luciano

San Giovanni in Persiceto - BO
(Bologna)
(1ª costituzione 1931)

intitolato a:

Romano Rusticelli

(1898-1946)

artigliere 2° Rgt. Art. da montagna, socio fondatore del Gruppo nel 1931 e primo Capogruppo



il ruolo matricolare

Romano Rusticelli
nasce a Persiceto (poi dal 1927 San Giovanni in Persiceto), Bologna, il 9 agosto 1898. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 24 febbraio 1917 e lasciato in congedo viene indicata la professione di automobilista. Chiamato alle armi il 1° maggio viene assegnato al 2° Rgt. Art. da Montagna. Il 1° settembre, dichiarato idoneo ai soli servizi sedentari, transita alla 209ª batteria antiarea del Rgt. Art. a Cavallo. Con la conclusione della guerra il 4 novembre 1918, il giorno dopo viene definitivamente riformato ed il 5 dicembre è inviato in congedo e concessa la dichiarazione di aver tenuto buona condotta e di aver servito con fedeltà ed onore. Nel biennio 1931-1932 viene nominato Capogruppo ed ancora dal 1935 al 1943 nuovamente nominato Capogruppo. Deceduto a San Giovanni in Persiceto il 22 dicembre 1946. Con la ricostituzione del Gruppo nel 1960 a lui viene intitolato.

Tredozio
(Forlì/Cesena)
(1ª costituzione 1938)

intitolato a:

Domenico Versari

(1918-1943)

Sergente Maggiore cpl., 3° Rgt. Art. Alpina, Gruppo “Udine”, “disperso" in Russia, gennaio 1943

 

 

 

 

 



il ruolo matricolare

Domenico Versari
nasce a Tredozio, Forlì, oggi Forlì-Cesena, il 7 maggio 1918.
Chiamato alla visita di leva il 10 agosto 1938 e lasciato in congedo viene indicata come professione carbonaio. Chiamato alle armi il 31 marzo 1939 viene assegnato al 3° Rgt. Art. Alpina in Gorizia. Il 1° giugno viene già promosso artigliere scelto. Il 13 luglio è trasferito alla compagnia Artiglieri del laboratorio caricamento proiettili per frequentare il 25° corso artiglieri. Rientrato al reparto a fine corso l'11 settembre, il 15 novembre viene promosso Caporale. Il 5 gennaio 1940 è ammesso a frequentare il corso straordinario allievi sottufficiali. Il 6 maggio è promosso Sergente con anzianità ed assegni a decorrere da tale data e con obblico di rimanere alle armi. Dal 5 giugno rientra al 3° Rgt. Art. Alpina e viene assegnato alla 17ª batteria del Gruppo "Udine" mobilitato ed il 22 giugno parte per l'Albania via mare imbarcandosi a Bari ed il giorno dopo sbarca a Durazzo destinato alle operazioni sul fronte greco-albanese. Il 28 ottobre con l'attacco dell'Italia alla Grecia, durante l'avvicinamento alla prima linea, si rende protagonista di una ardita azione per la quale viene decorato di medaglia di bronzo. Il 12 dicembre gli viene concessa la licenza ordinaria di trenta giorni imbarcandosi a Petrasso e sbarcando il giorno dopo a Bari. Ottiene poi per ragioni di famiglia due proroghe di 20 più 16 giorni fino al 30 marzo 1942. In tale data rientra al Deposito di Gorizia per essere poi trasferito dal 6 aprile alla 17ª batteria del Gruppo "Udine" mobilitato. Trattenuto in patria, l'11 agosto 1942 viene promosso Sergente Maggiore. Il 18 agosto parte per il fronte russo. Nel mese di gennaio 1943, sopportando privazioni e gravi disagi, percorre tutta la ritirata e partecipa alle numerose battaglie per sfuggire all'accerchiamento dei russi. La sera del 21 gennaio il Gruppo "Udine" non esiste più come reparto organico, quasi tutti sono caduti prigionieri dopo accanita battaglia contro soverchianti reparti russi in località Nowo Postepolewka o forse il giorno dopo 22 in località Novo Geogiewskij. ecc...
Con la ricostituzione del Gruppo nel 1977 a lui viene intitolato.
apri biografia in : Versari Domenico






alpini a cui sono intitolate le Sedi dei Gruppi




Casalecchio di Reno/Sasso Marconi
(Bologna)
sede a Casalecchio di Reno

(1ª costituzione 1935)

Sede intitolata a:

Nereo Piccinelli

(1954-2003)

alpino 7° Rgt. Alpini, socio benemerito per la fattiva attività nel Gruppo, prematuramente scomparso nel 2003

 

 

 



(i ruoli matricolari all'Archivio di Stato sono consultabili fino alla classe 1945)

Cento
(Ferrara)

Sede intotolata a :

Massimiliano Ottani

(1937-2011)

Capogruppo fondatore il 17 aprile 1983 fino al 2002



il ruolo matricolare

Massimiliano Ottani,
nasce a Cento, Ferrara, il 12 maggio 1937. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 16 aprile 1957 e lasciato in congedo viene indicata come professione studente elettricista. Dopo aver conseguito il diploma di perito radiotecnico, il 6 settembre 1958 viene ammesso al 14° corso allievi Sergenti di complemento presso la Scuola Militare Alpina di Aosta dove vi giunge il 3 novembre. Promosso Caporale il 9 febbraio 1959 e Caporale Maggiore il 30 aprile, nello stesso giorno viene assegnato per il servizio attitudinale al 4° Rgt. Alpini Btg. "Aosta". Superato il periodo, dal 1° ottobre è promosso Sergente con incarico di comandante di squadra mortai da 81 continuando il servizio nel Btg. Alpini "Aosta". Viene collocato in congedo il 10 aprile 1960. Nel 1983 è fra i promotori e fondatori del Gruppo del quale ne viene eletto Capogruppo, con rinnovo triennale, fino al 2002. Oltre a guidare il Gruppo alpini, aveva anche fondato, con meritorio impegno civico, l'Associazione Astrofili Centese ai quali era affidato l'osservatorio astronomico del Comune, ed il Gruppo Scientifico Centese. Deceduto il 21 novembre 2011. Con la realizzazione della "Baita", inaugurata il 17 aprile 2023, riconoscenti per il dinamismo ed il grande impegno profuso, a lui viene intitolata.

Forlimpopoli
(Forlì)

Sede intitolata a :

Domenico Zoli

nel 2007 in occasione del raduno sezionale a Forlimpopoli, con l'inaugurazione della nuova sede sociale a lui viene intitolata. Ma ne il Capogruppo di allora ne il Capogruppo di oggi non sanno chi sia. Sul sito web del Gruppo viene indicato come il padre del primo Capogruppo storico Antonio Zoli che mi ha smentito tale affermazione. Contattati tutti e tre i Capogruppo, mi hanno promesso di svolgere ricerche per sapere esattamente chi era ed il motivo dell'intitolazione della sede sociale....

Gaggio Montano
(Bologna)
(1ª costituzione 1958)

Sede intitolata a:

Luigi Brasa

(1949-1997)

Sergente cpl., C.do Brig. Alpina Orobica, socio benemerito del Gruppo, deceduto per malattia nel 1997

 

 

 

 

(i ruoli matricolari all'Archivio di Stato sono consultabili fino alla classe 1945)

Monzuno
(Bologna)
(1ª costituzione 1958)

Sede intitolata a:

Dante Salomoni

(1946-1967)

Caporale Maggiore, 7° Rgt. Alpini, deceduto in servizio nel 1967

Dante Salomoni
nasce a Monzuno, Bologna, il 7 maggio 1946. Chiamato alle armi nell'ottobre 1966 e dopo il periodo di addestramento al C.A.R. (centro addestramento reclute) della Brigata alpina "Cadore", viene assegnato al 7° Rgt. Alpini Btg. "Val Cismon" a Tai di Cadore, dove raggiunge il grado di Caporale Maggiore. Nel mese di ottobre 1967, durante un periodo di servizio di sorvegliana armata ad obbiettivi sensibili per "il terrorismo altoatesino", capo-posto di una casermetta nei pressi di Dobbiaco, la sera del 17 ottobre per cause accidentali, parte un colpo dal fucile di un compagno che lo ferisce gravemente (si svolgeva servizio armato con il colpo in canna!.n.d.r.). Nonostante un difficile intervento chirurgico all'ospedale di San Candido, decede alcuni giorni dopo, il mercoledì 24. Rientrata la salma il giorno dopo gioverdì 25 a Monzuno, si svolgono i funerali. Ai primi di dicembre avrebbe finito il servizio militare. Con la realizzazione della sede sociale del Gruppo, inaugurata il 24 luglio 1994, a lui è intitolata.

(i ruoli matricolari all'Archivio di Stato sono consultabili fino alla classe 1945)

Riolo Terme
(Ravenna)
(1ª costituzione 1935)

Sede intitolata a:

Francesco Lullini

(1919-1993)

artigliere scelto, 47° Rgt. Art. per Div. di Fanteria, Capogruppo rifondatore del Gruppo nel 1963, in carica fino al 1968, poi di nuovo dal 1982 al 1993


che indossa
impropriamente
il cappello alpino


il ruolo matricolare

Francesco Lullini
nasce a Bologna il 13 maggio 1919. Chiamato dal Distretto militare alla visita di leva il 19 aprile 1939 e lasciato in congedo viene indicata come professione barista. Chiamato alle armi il 15 marzo 1940 viene assegnato al 18° Rgt. Art. per Div. di Fanteria in Chieti. Il 1° giugno è promosso artigliere scelto. Mobilitato con l'entrata in guerra dell'Italia il 10 maggio, raggiunge la zona di guerra sul fronte francese dal quale rientra al Deposito di Chieti il 20 luglio. Il 20 ottobre, nuovamente mobilitato, transita al 47° Rgt. Art. per Div. di Fanteria e parte per il fronte greco-albanese. Rientra in Italia per rimpatrio il 5 giugno 1941ed è inviato in licenza di rimpatrio di 30 giorni. Conclusa la licenza rientra al Deposito del 47° Rgt. Art. per Div. di Fanteria. Trattenuto alle armi, frequenta il corso di marconista d'artiglieria con nomina effettiva dal 13 marzo 1942 e prosegue il servizio in patria. Coinvolto dagli avvenimenti politici legati all'8 settembre 1943 e lo sbandamento generale, rientra a Bologna. Considerato in servizio dal 9 settembre 1943 al 21 aprile 1945, viene prima inviato in licenza straordinaria senza assegni in attesa di disposizioni, quindi collocato in congedo dal 27 settembre. Nel frattempo ha trasferito la residenza a Riolo Terme, Ravenna, in via Oriani 21 dove, con mansioni varie, collabora all'indomani della Liberazione del 18 aprile con il Commissario prefettizio Angelo Egidio. Conclusa la guerra viene assunto come impiegato in Comune. Nei primi anni '60 si fa promotore per la rinascita del Gruppo e, in buona fede dei soci, sulla base di quanto dichiarato all'atto di iscrizione, viene eletto Capogruppo dal 1963 al 1968. Nel triennio 1963-1965 è anche consigliere sezionale rappresentante di Gruppo. Nel corso del 1968 si conclude il secondo periodo di vita del Gruppo. Nel 1982 assume nuovamente l'iniziativa di ricostituire il Gruppo e ne viene di nuovo eletto Capogruppo dal 1982 al 1993. Deceduto il 15 febbraio 1993. Con la realizzazione della nuova sede del Gruppo inaugurata nel settembre 2002, riconoscenti per il dinamismo ed il grande impegno profuso, a lui viene intitolata.



Note :
La fotografia di Carlo Bandini mi è pervenuta da Lamberto Stramiello, segretario del Gruppo Castrocaro Terme/Terra del Sole, che ringrazio per la collaborazione.

Il Gruppo Rimini è stato ricostituito nel 2014. Rimini divenuta provincia nel 1992, era un Comune appartenente al Distretto militare di Forlì.